Jesper Lindell non ha avuto quella che si dice una vita facile. Giovane promessa del calcio svedese (lui è originario della contea di Dalarma) ha dovuto fare i conti con un grave incidente di gioco che ha messo fine alla sua carriera sportiva. Dedicatosi anima e corpo alla musica, grazie anche all’interesse del fratello maggiore, la sua ascesa artistica è stata frenata dalla pandemia e dal lockdown, e poi, più o meno nello stesso periodo, una grave malattia renale congenita l’ha costretto a un anno di dialisi e successivo trapianto. Sembrerebbe una frase banale e retorica, ma nel suo caso suona, invece, quanto mai sincera: la musica salva la vita. Perché i suoi sogni e la sua passione sono state la forza propellente che gli ha permesso di superare tutto, di uscire dal pantano delle depressione e scrivere canzoni bellissime, come quelle contenute in questo suo terzo album, intitolato Before The Sun.
Lindell,
dicevamo, è svedese, ma davvero, ad ascoltare la sua musica, non lo
diresti mai; sembra semmai un musicista cresciuto nei dintorni di Muscle
Shoals, e che ha passato tutta la vita ad ascoltare i dischi di Van
Morrison, della Band e, perché no, di Paolo Nutini. Before The Sun si sviluppa sulla scia del precedente Twilights,
un disco di divertente e solare rock soul (con un tocco di country e un
altro di pop), in cui il musicista svedese e la sua band sono
fiancheggiati dalla Brunnsvik Horns, sezione fiati che prende il nome
dal luogo in cui l’album è stato registrato.
La scaletta si apre con il singolo "One Of These Rainy Days", una canzone che guarda al futuro con speranza, dopo tutto il dolore e i problemi affrontati: chitarra acustica, fantastica linea di basso, organo vorticoso, pianoforte, arrangiamento di fiati e ottimo lavoro alla chitarra. Si sentono echi di Van Morrison, si sentono echi della Band (altra evidente fonte d’ispirazione), ma si sente soprattutto la gioia di un gruppo che si diverte a suonare col sorriso sulle labbra.
Non c’è un momento di stanca in queste dieci canzoni cesellate con cura artigianale, sia quando Lindell duetta nella superba "A Strange Goodbye" con Kassi Valazza, giovane promessa country americana, o omaggia i Thin Lizzy con appassionata rilettura di "Honesty Is No Excuse", sia quando si abbandona allo swing giocoso di "Good Evening", trainata di uno straordinario assolo di pianoforte ad opera di Carl Lindvall.
Dopo una vita travagliata, ora Jesper Lindell è un musicista in ascesa, se ne sono accorti in Svezia e, probabilmente, se ne accorgeranno anche negli Stati Uniti, patria putativa di questo straordinario musicista, che ha messo i propri affanni esistenziali al servizio di canzoni vibranti, intense e, prevalentemente, divertenti, a dispetto del buio che ha preceduto l’arrivo del sole. L’ascolto è consigliatissimo: difficile trovare in giro tanta sincera passione e consapevolezza nel rileggere una musica dal nobile pedigree, che mai come in Before The Sun suona ancora fresca e ancora indispensabile.
Voto: 8
Genere: Rock, Soul
Blackswan, lunedì 15/04/2024
Nessun commento:
Posta un commento