L’indubbio merito dei Blackberry Smoke è quello di fare sempre lo stesso album, senza tuttavia mai annoiare. Ripetersi, ma con brillantezza, grazie a un sognwriting sempre a fuoco e a una line up affiatatissima, vera e propria macchina da guerra che tratta una materia risaputa con vibrante trasporto.
Dopo aver registrato il loro settimo disco, You Hear Georgia, durante il periodo più intenso e restrittivo della pandemia da Covid, i ragazzi georgiani avevano scelto di rimandare la pubblicazione di quell’album finché non fosse stato sicuro tornare a suonare dal vivo. Un approccio simile è stato utilizzato anche per questo nuovo Be Right Here, la cui scaletta è stata completata quasi un anno fa, ma tenuta nel cassetto fino a ora, a causa del tumore al cervello che ha colpito il batterista Brit Turner, ancora in cura, ma comunque membro stabile della band.
Prodotto come il suo predecessore da Dave Cobb, e registrato principalmente al leggendario RCA Studio A di Nashville, Be Right Here
è la naturale appendice del suo predecessore, un disco, cioè, di
southern rock, con una forte impronta blues, che suona famigliare e al
contempo fresco, confermando i Blackberry Smoke tra i migliori
interpreti del genere oggi in circolazione.
Il marchio di fabbrica è immediatamente evidente nei tre brani di apertura: "Dig A Hole" apre le danze con un pesante riff psichedelico che fa da contrappunto alla voce aspra di Charlie Starr, sulla base di una ritmica quadratissima, il tiro di "Hammer And The Nail" è maledettamente blue collar, mentre un favoloso suono slide leviga la melodia piaciona di "Like It Was Yesterday". Un inizio che crea un contesto classicissimo e famigliare, tratteggiato da un quintetto che, tuttavia, plasma il suono southern con una consapevolezza superiore.
Con la quarta traccia, "Be So Lucky", il ritmo vertiginoso della prima parte rallenta, confluendo in un rock melodico in stile Tom Petty, echi vagamente psichedelici, ritornello orecchiabilissimo e un intrigante suono di chitarra. La successiva "Azalea", uno degli high light del disco, è una morbida ballata acustica che evoca il ricordo degli Allman Brothers, mentre sapienti tocchi di mandolino aggiungono colore e nostalgia al brano.
Il disco prosegue sulle note del country rock vibrante "Don't Mind If I Do", autentico divertissement trascinato da un ritornello contagioso, mentre in "Watchu Know Good" la band si immerge fino alle ginocchia in acque paludose, il groove è lento ma ficcante, la slide pigra ed evocativa. Chitarra slide che è protagonista anche della successiva "Other Side Of The Light", altra perla melodica, mentre la seguente "Little Bit Crazy" sfoggia un profondo retroterra gospel prima che parta un riff sudatissimo che sembra preso dal repertorio di Keith Richards.
La
ballata "Barefoot Angel" chiude la scaletta con un tocco di malinconia
soul, e mette in luce le ottime doti vocali di Starr, che insuffla
pathos in un brano tutto sommato prevedibile.
Be Right Here è un album che mette in mostra orgogliosamente le radici southern dei Blackberry Smoke, non vuole innovare né rivoluzionare, semmai cerca, riuscendoci, di dare brillantezza a un genere risaputo, ma che la band originaria della Georgia riesce a proporre con incredibile efficacia. Si, è vero, è sempre lo stesso disco, ma grazie anche alla manina santa di Cobb, queste canzoni rifulgono di luce propria, collocandosi in un limbo senza tempo, in cui passato e presente si fondono in un connubio di suggestiva bellezza.
Voto: 7,5
Genere: Southern Rock
Blackswan, giovedì 11/04/2024
Nessun commento:
Posta un commento