lunedì 4 luglio 2011

LA GUERRA AI TEMPI DEL TROTA


 
Spero che nessuno si beva la stronzata che le nostre forze armate siani in giro per il mondo a esportare democrazia e buon umore.Le cosidette "missioni di pace " altro non sono che guerre camuffate in operazioni più politically correct e mediaticamente più accettabili.I nostri carrarmati però non sono di marzapane,i proiettili non sono bon bon,i kamikaze non sono inguaribili mattacchioni che si divertono ad animare noiose feste di paese.In Libia,in Afghanistan e in Libano si muore davvero,tutti i giorni. Con il decesso del caporale Tuccillo,avvenuto due giorni fa, sale a 39 il numero delle vittime italiane dall'inizio della missione, nel 2004.Una carneficina,quindi,di cui non si comprende il motivo, se non giustificandola con i soliti sordidi interessi economici ( e obblighi di servitù nei confronti di alleati più forti ) da cui dipendono tutte,ma proprio tutte,le scelte della nostra politica interna ed estera.
A sentire parlare chi ci governa,si ha l'impressione che i nostri politici siano in balia degli eventi,inconsapevoli di una benchè minima strategia,ondivaghi nello spiegare e nel giustificare,prigionieri di un ingranaggio di cui non conoscono, nemmeno per sentito dire, il funzionamento.L'avevano palesato con sommo splendore già nella gestione della questione libica:Gheddafi è un amico,non lo chiamo per non disturbare,offriamo le nostre basi agli alleati,spariamo anche noi,ma solo missili intelligenti( forgiati ad immagine e somiglianza del cervello di Frattini ),spariamo e basta,forse stiamo spendendo troppo sarebbe meglio ritirarsi.Insomma,un festival dell'incoerenza e del pressapochismo,grazie al quale ci siamo fatti ridere dietro da mezzo mondo,perdendo definitivamente quel poco di faccia che ancora ci restava.A confonderci ulteriormente le idee circa la posizione del nostro governo in merito alle "missioni di pace",basta leggere le ultime dichiarazioni rilasciate da alcuni prestigiosi esponenti della maggioranza alla notizia della morte del caporale Tuccillo:
 
CALDEROLI : " Dobbiamo ripensare il nostro impegno subito, profittando del decreto sul rifinanziamento delle missioni all'estero ( si è dimenticato, Calderoli, che solo l'altro giorno il CdM ha approvato un nuovo finanziamento di 700 mln di euro fino a fine 2011 ? )
LA RUSSA : " Esprimo profondo cordoglio " ( La Russa è il ministro più contrito d'Italia,un uomo per cui la guerra vive solo nella retorica dei tricolori poggiati sulle bare ) " ma sulla missione non faremo passi indietro " ( D'altra parte non sono i tuoi figlia a rischiare la pelle ).
FRATTINI :" Il nostro compito, anche in momenti così duri, è di mantenere ferma la rotta, per portare a termine il nostro lavoro". ( rotta ? nostro ? lavoro ? Per favore,qualcuno spieghi a Frattini che non si sta parlando di panfili e regate a Porto Cervo )
BOSSI : "Le guerre finiscono sempre quando finiscono i soldi, questa è la verità, e soldi non ce ne sono". ( Bugia.I soldi ci sarebbero,ma tu ti diverti a buttarli dalla finestra,visto che fino ad oggi le guerre le hai finanziate anche tu,hai sostenuto gli sprechi per la TAV,hai affossato l'Election Day e consenti ai tuoi amici allevatori di evadere il fisco ) "Poi ci sono troppi uomini in giro. Costano troppi soldi e non vedo quale principio stiamo difendendo" ( come mai te ne accorgi solo ora ? Sono parecchi anni che andiamo a sparacchiare in giro per il globo ).
 
Dichiarazioni quindi che, come gli occhi di uno strabico, si mandano reciprocamente affanculo,e sono espressione di una maggioranza in cui la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra ( mentre Frattini vive a sua insaputa e non sa un cazzo a prescindere ).
Nulla però al confronto di un'altra dichiarazione di Bossi,per la quale ancora non so se scompisciarmi dalle risate o farmi gelare il sangue nelle vene : "Berlusconi ha parlato all'inviata americana ( Hillary Clinton,ndr ), io lo so per certo perchè mio figlio c'era, e le ha chiesto per la prima volta di portare a casa gli uomini dall'Afghanistan".Il Trota,quindi,ha fatto da mediatore fra Berlusconi e la Clinton.Non Frattini ( era a lezioni di sci ), ma Renzo Bossi.Un primate che ha impiegato tre anni a conseguire la maturità viene trasformato in un novello Metternich.Che cazzo ci facesse un idrocefalo ad un meeting internazionale è un mistero per il quale non vedo una soluzione plausibile se non nel mondo dei fumetti.Immagino però il Trota alle prese con la lingua inglese e con concetti un filo più astratti del tempo di cottura della cassoela.Immagino quello che avrà capito la povera Clinton,nonostante abbia speso la propria vita a fianco di un coglione e quindi in un certo senso sia allenata.Ma a tutto c'è un limite.Se tanto mi da tanto,tempo due anni e le camicie verdi invaderanno Cuba.Altro che Afghanistan.
 
Blackswan, lunedì 04/07/2011

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