giovedì 24 febbraio 2011

GIA'. PERCHE' NON CI INDIGNIAMO...? (1)

La domanda, che dà il titolo al post, mi tormenta da parecchio, dando spesso vita e forma a pensieri un pò tristini su questo Paese, su chi lo popola e soprattutto sul futuro che ci possiamo attendere... su chi lo governa (ed intendo riferirmi alla classe politica in generale) e sul presente stendo un velo pietoso... per intristirsi di fronte al degrado ed alla pochezza che quotidianamente riempiono le nostre cronache basta provare ad informarsi un pò... basta un pò di realismo, senza scomodare il pessimismo...
ATTENZIONE: ho scritto informarsi, che non equivale a mettere il cervello in stand by, poggiare il sedere su una sedia e bersi come degli idioti privi di un autonomo pensiero ciò che l'estabilishment prova a spacciare per la realtà dei fatti, attraverso la televisione (e state accorti, non solo tramiti i telegiornali) o i propri giornali...questo è uno sciocco e pigro modo di farsi prima lobotomizzare e poi condizionare, nulla di più lontano dall'informazione.
Cercare di informarsi comporta un pò di fatica in più, ma dovrebbe dare anche maggiore soddisfazione, oltre che esiti finali più confortanti...come dice lo stesso vocabolo, di cui fornisco un'esegesi "di grano grosso", informarsi significa dare a se stessi una forma, una formazione, "dare forma alla mente"...in sequenza, bisogna cercare di raccogliere più dati (o notizie, chiamatele come vi pare) da più fonti, accendere il cervello (o ciò che ne rimane, perchè come tutti gli organi, a forza di non utilizzarli, si atrofizzano, perdono potenziale) e pensare, per giungere al proprio convincimento...PROPRIO, è importante: ogni persona che si informa ha un proprio convincimento, proprio perchè si è informata, letteralmente: ha dato una forma al proprio pensiero...indubbiamente, per quante volte l'ho ripetuto, PROPRIO è importante!!!
Quest'attività di informarsi è innegabilmente facilitata da alcune condizioni o propensioni: vivere in un Paese con libertà di stampa (non è il nostro caso), poter godere di mirabili e valenti operatori nel settore dell'informazione, giornalisti e assimilati (e non è il nostro caso), provare piacere nel dedicare tempo alla lettura, addirittura di oggetti chiamati "libri" (e guarda un pò, non è ancora il nostro caso: siamo il Paese occidentale con il minor numero di libri venduti e letti all'anno pro capite...si potrebbe obiettare che non è la quantità a fare la differenza, ma la qualità...e' giusto, la qualità fa la differenza: best seller da mesi in Italia è il ricettario della Parodi...........................non aggiungo altro perchè mi sono asciugato una lacrimuccia...piccola piccola...)
Ergo, per volontà del paradossale impero politico mediatico in cui viviamo, e molto per colpa della nostra pigrizia e negligenza, non siamo informati, e non ci informiamo: piuttosto, ci INFORNIAMO, ci mettiamo autonomamente nella condizione, invidiabile ed auspicata da qualsiasi regime o aspirante tale, di essere "cotti"..........
Ed un popolo cotto, non si indigna...........si mangia................
Questo potrebbe essere un primo motivo............
Alla prossima

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