Una debolezza intrinseca alla sinistra risiede nell’incapacità di comunicare al cittadino.Si possono sostenere i principi più nobili,perorare le cause più giuste,condannare e mettere alla berlina le nefandezze del potere,ma se non usi le parole adatte il messaggio evapora a metà strada,la gente non comprende e soprattutto non memorizza.L’uso del politichese,di un linguaggio tecnico ( o fumoso ) espresso con moderazione,rende incomprensibile anche i concetti più semplici.E annoia,soprattutto.Anche la politica è ormai imprigionata nei tempi convulsi universalizzati dalla televisione:i messaggi da veicolare centrano il bersaglio solo se hanno il ritmo di uno spot.Se si cerca di analizzare,approfondire,riflettere,la gente non ti segue più.Fate attenzione a come si esprime la destra populista che ci governa:poche fregnacce,quasi sempre urlate,e linguaggio da suburra.Reiterazione alla nausea del medesimo concetto,sul presupposto che se anche una cosa è falsa ( ad es:i magistrati sono tutti comunisti ) a furia di ripeterla diventa una verità.E’ un sistema vergognoso fin quando si vuole,ma efficace,perché fa proseliti.Quando invece ascolti Bersani e Veltroni ti viene da dormire.Perchè parlano bene,usano i congiuntivi,sono pacati,cercano di spiegare.E non sono mai diretti.La gente ormai non riesce a concentrarsi se non per pochi secondi,tutto viaggia a velocità pazzesche e la lentezza di un ragionamento,per quanto arguto,viene recepita dai più come la litania di una veglia funebre.Due coglioni così.Un paragone fra politica e cinema rende il concetto più chiaro.Ciò che un politico comunica all’elettore è come un film:se usa il piano sequenza e dilata i tempi,magari gira un capolavoro,ma di sicuro lo andranno a vedere in quattro gatti e tutti cinefili;se invece usi il montaggio,i tempi diventano adrenalinici,la gente riempie le sale e resta incollata allo schermo a palpitare,nonostante i contenuti modesti.A sinistra continuano a fioccare piani sequenza e le sale restano vuote.La gente non capisce il messaggio.C’è un avversario temibilissimo da battere che ha fatto della comunicazione ( peraltro in posizione monopolistica ) il suo punto di forza,la sua arma vincente.La sinistra si ostina a combatterlo con le armi,ormai desuete,del confronto,del ragionamento,dell’approfondimento.Abbassiamo i toni,per carità,se no qualcuno si convince per davvero che facciamo opposizione.Questa la logica anacronistica che sottende il dibattito politico interpretato dalla gauche nostrana.Con il risultato finale di comunicare solo a chi si vuole sentir dire esattamente quelle cose.Per vincere le elezioni,per scacciare Berlusconi,bisogna conquistare voti,occorre acquisire alla propria causa anche chi non vuole o non è in grado di approfondire.E’ triste,ma logico.Se vogliamo cambiare le cose, bisogna aver ben chiaro il fatto che questi nostri tempi e la società in cui viviamo ci impongono l’utilizzo di un linguaggio che si rivolga soprattutto alla caserma,e non solo a preclari consessi.Occorre comunicare per spot,che siano diretti ed efficaci,e impoverire e schematizzare i contenuti.Se si critica Berlusconi,perché non è in Parlamento a relazionare sulla guerra contro Gheddafi,usando un frase del tipo : << E’ inaccettabile la posizione attendistica e defilata del governo sotto la quale si celano interessi strettamente connessi alle dinamiche di quello che sarà lo sviluppo post-bellico della Libia>>,abbiamo capito in tre,e nemmeno molto bene.Ma se,come ha fatto ieri Di Pietro, si dice a chiare lettere che Berlusconi non si presenta nell'emiciclo perchè è un coniglio,stai certo che tutti capiscono.E non dimenticano.
Blackswan, venerdì 25/03/2011
1 commento:
Ho sempre pensato anch'io che la sinistra sia carente nell'"arte" della comunicazione. Leggendo sopra mi è venuta in mente la sfida televisiva di qualche anno fa tra il Berlusca e il buon Prodi, in cui il nanone all'ultimo secondo prometteva l'abolizione dell'ICI sulla prima casa......!!
Ma come!!!!!????
Già il governo Prodi aveva praticamente abolito l'ICI sulla prima casa aumentando la detrazione sull'abitazione principale in modo tale da abbattere l'imposta. Quindi cosa cazzo ha abolito il berlusca?!! Proprio un bel niente. La cosa che mi fece piu' rabbia fu che nessun esponente della sinistra con qualche rudimento di diritto tributario puntualizzò con forza questo aspetto e il risultato fu quello che Il liberista Berlusconi ha abolito una tassa odiosa e impopolare come l'ICI sulla prima casa.
Infine mi dispiace pensare che urlare e ripetere fino alla noia possa servire per conquistare elettorato.....
ci terrei a ricordare che il "soporifero" Romano Prodi nonostante la sua flemma riuscì a battere per ben due volte la destra e i suoi urlatori, quindi devo concludere che manca oggi a sinistra una personalità importante in grado di raccogliere intorno a se tutto quell'elettorato che si definisce ormai malinconicamente "orfano della sinistra" !!!
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