giovedì 7 aprile 2011

ATELIER GIUSTIZIA

E' uno splendore vedere all'opera questa maggioranza di governo,che quando è alle prese con la giustizia,si rende capace di una duttilità interdisciplinare sorprendente.Discettano di diritto con rigore bizantino,e nonostante ciò sono capaci di creare arditi quanto illuminanti collegamenti con la fisica e la geometria.Prendono il processo e lo tirano come un elastico,con l'intento di asseverare quella legge della fisica che esclude l'elasticità perfetta.Lo allungano da una parte,lo accorciano dall'altra,lo misurano con certosina precisione.E visto che masticano anche di alta moda,ecco che,una sforbiciata a manca e una a destra,confezionano un vestitino processuale di fine qualità sartoriale per il loro unico e danaroso committente.Così l'Atelier Ghedinì & Alfanò produce un solo abito su misura( rigorosamente gessato e doppio petto ) che però in poco tempo le regole del mercato trasformeranno in un fenomeno di massa da moda pret a porter :il modello è Al Nanone,ma ad usufruirne sono tutti i delinquenti d'Italia,a cui non par vero di passare dallo stile fai da te dell' Upim al capo d'abbigliamento firmato.Senza spendere una lira peraltro,dato che la stoffa per questi sarti dall'amnistia ad personam la paghiamo noi.Da giorni,gli stilisti della giustizia targata PDL e Lega stanno lavorando ( si fa per dire ) a quel capolavoro di legalità chiamato processo breve :un salvacondotto di impunità per migliaia di criminali che torneranno a farci compagnia nelle strade delle nostre città.Ladri,spacciatori,stupratori e picchiatori,tutti con lo sponsor Berlusconi nel cuore e tante strane idee per la testa,come ad esempio,vendicarsi di chi li ha denunciati o finire quel piacevole stupro lasciato a metà.Quanto ci costerà lo scherzetto ? In termini economici sarà un bagno di sangue che ricorda molto da vicino,ma in peggio,quello della legge 251 del 2005,detta legge " ex Cirielli "grazie alla quale l'Avv.Previti son sei anni che festeggia stappando magnum di Dom Perignon.Una vera delizia per le nostre tasche e la nostra sicurezza,insomma.Ma siccome non vogliono farsi mancare proprio nulla,questi Coco Chanel dell'ordinamento giuridico,con un colpo di teatro passato quasi sotto silenzio,si inventano anche il processo lungo.Non si sa mai.Così ieri la Commissione Giustizia del Senato ha approvato l'emendamento presentato dal capogruppo PDL Mugnai che allunga a dismisura i tempi del processo facendoli diventare chilometrici,quasi biblici.Sembrerebbe una contraddizione,ma non lo è.E' il tocco dell'artista,l'intuizione del genio,la sforbiciata finale del capo atelier.La norma,in buona sostanza,consente alla difesa di portare a deporre a proprio favore anche i testimoni ritenuti inutili,superflui.Con la conseguenza che nel processo Mills,che è quello che interessa nello specifico,dovranno ad esempio essere riascoltati tutti i testimoni già sentiti nel primo troncone del procedimento.Il combinato disposto fra processo breve e quello lungo diventa così una pietra tombale sui guai giudiziari del premier.Detto in soldoni solo per capire meglio:se un processo si prescrive in tre anni e l'avvocato della difesa porta come testi a discarico tutti coloro che compaiono sull'elenco telefonico di Pizzighettone,ciao ciao sentenza.Olè! 
Blackswan, giovedì 07/04/2011

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