lunedì 30 maggio 2011

FRANCIA CONNECTION

La buona notizia è di qualche ora fa.La Germania sarà la prima potenza industriale a rinunciare definitivamente al nucleare,che allo stato copre il 22% del suo fabbisogno energetico.Entro il 2022 tutti i reattori tedeschi saranno chiusi.La notizia brutta invece è che in Italia ancora non sappiamo se potremo andare a votare anche ( a favore o )  contro il nucleare nella tornata elettorale prevista per il 12 e il 13 giugno.Tutti sappiamo dello scippo perpetrato dal governo Berlusconi nei confronti del popolo italiano:mettere una moratoria di un anno o due sulla reintroduzione dell'atomo nel nostro paese,per poi poter ripresentare il progetto di legge quando l'emotività scaturita dalla tragedia di Fukushima sarà scemata,significa eliminare l'oggetto che motiva i due quesiti referendari sui quali saremo chiamati ad esprimerci fra poco più di dieci giorni.La decisione circa la validità o meno del referendum spetta alla Cassazione,che si esprimerà entro la giornata di mercoledì.Qualunque sia la decisione della Corte,non potremo però esimerci di andare alle urne per votare sulla privatizzazione dell'acqua pubblica.Se infatti la scelta intrapresa oggi dalla Germania traccia in modo chiarissimo quale sarà il futuro del nucleare nei paesi industrializzati ( non escludo nel prossimo futuro un effetto domino che coinvolgerà inevitabilmente anche il nostro paese ),resta invece aperta e delicatissima la questione dell'acqua,un bene,anche in prospettiva futura,sempre più prezioso.In provincia di Arezzo,dove la privatizzazione è stata introdotta nel 2001 come progetto guida,le bollette nel giro di dieci anni si sono quadruplicate,passando dai circa 200,00 euro all'anno che si pagavano ad inizio progetto fino ai 1.000,00 euro pagati nel 2011.Una risorsa,dunque,che fa gola a molti e che in molti vogliono sfruttare a detrimento economico del popolo italiano.E sapete chi è in prima fila per la privatizzazione dei nosti acquedotti ? La Francia.Qualche giorno fa scrivevo su questa pagina di articolati business fra il governo Berlusconi e la Repubblica Francese ( con tanto di spot pubblicitari annessi ) per la costruzione di centrali atomiche sul territorio nazionale italiano e il conseguente smaltimento delle scorie radioattive.Accordi che vedevano in cabina di regia oltre al nostro premier anche la EDF,Electricitè de France,la maggior azienda francese per la produzione e la distribuzione di energia,capace di un fatturato annuo ( stimato al 2009 ) di 66 miliardi di euro,e con a capo Henri Proglio,nella doppia veste di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato.E la Francia gode di un percorso privilegiato anche per lo sfruttamento della privatizzazione degli acquedotti italiani. Con Veolia,per la precisione,azienda francese di trattamento delle acque,che vanta un fatturato annuo di 33 miliardi di euro,ed è già ben radicata sul nostro territorio tramite Veolia Acqua,che controlla numerose aziende specializzate in quasi tutte le regioni italiane.Chi è presidente di Veolia ? Henri Proglio.La stessa persona cioè è a capo di entrambe le multinazionali francesi che vogliono controllare la nostra energia e la nostra acqua.Qualcosa evidentemente non quadra,qualcosa di losco che deve imporci di non disertare i seggi domenica 12 e lunedì 13 giugno.Che si voti sul nucleare o meno.
 
Blackswan, lunedì 30/05/2011

1 commento:

lozirion ha detto...

Bè, che i tedeschi siano avanti anni luce rispetto a noi è risaputo, quello che però mi stupisce è come ci sia ancora tanta gente che si ostina a sostenere certi progetti semplicemente perchè proposti dal partito.... Il nucleare è una tecnologia in fase calante, nonostante sia ancora una grande risorsa, ma c'è una grossa parte degli italiani che è terrorizzata dal cambiamento, è questo che ci trattiene dal metterci al pari con nazioni come la Germania, l'idea del nuovo, che è la base del progresso, spaventa le persone ottuse, che purtroppo sono ancora molte....

E' possibile che in tutto il resto del mondo si punta su energie rinnovabili e risorse ecocompatibili gestite a livello nazionale e in Italia si parla di centrali nucleari e privatizzazione dell'acqua? Secondo me il problema è politico, perchè i governi, che siano di destra o di sinistra, fanno sempre programmi a breve termine, giusto per poter dire a fine mandato che loro "hanno fatto", mentre invece si dovrebbero fare dei programmi a lungo termine....