giovedì 1 settembre 2011

KAISER CHIEFS - THE FUTURE IS MEDIEVAL



Non è una novità quella di vendere la propria musica on line ( l' avevano già fatto i Radiohead con "In Rainbows" nel 2008 ),ma resta comunque una buona idea.Alle soglie dei dieci anni di attività,ci provano anche i Kaiser Chiefs,mettendo sul proprio sito venti nuove canzoni,e consentendo all'acquirente,per la modica cifra di circa 9 euro,di fare una compilation a scelta delle sue dieci preferite.Naturalmente,"The Future is Medieval",viene venduto anche tramite i convenzionali supporti,ad un prezzo maggiorato,ma con qualche canzone in più. In entrambi i casi,l'acquisto è consigliato,dal momento che era dai tempi di " Employment " che i Kaiser Chiefs non sfornavo un buon disco.Tanto che " The future is Medieval ",dopo i due precedenti, " Yours Truly,Anfry Mob " e "Off with their Heads ",che suonavano in tutta onestà un poco fiacchi,potrebbe essere appellato con l'abusato termine di " disco della maturità".In realtà, queste tredici canzoni non apportano grandi novità ad un canovaccio che il gruppo di Leeds ripropone da sempre con consumata maestria e,nello specifico di quest'album,con maggior brillantezza.Il deja vù è nell'aria,e non c'era da aspettarsi il contrario.Tuttavia è palpabile una sincera ispirazione e una contagiosa voglia di divertimento.Canzoni che si fanno ascoltare senza grosse pretese e che girano dalle parti di un pop rock melodico fortemente derivativo.Si va,infatti,dal brit pop sinuoso del singolo " Little Shocks " ai languori romantici di " Things Change ",che ricorda da vicino " Let's dance" di Bowie, " dal synth-pop fottutamente anni '80 della zuccherina " Man on Mars " al rock convulso e sixties di "Dead on a serious trouble " fino alle citazioni beatlesiane della solare di " When all is quiet ". Un ascolto che non deluderà le attese di quanto cercano canzoni dal ritornello facile e dell'immediata assimilazione.Ma che convincerà anche chi mastica meno il pop: questa musica,seppur priva di pretese di originalità,trova le sue carte vincenti in una seducente ricchezza di suoni e nella scelta felicissima di essere pretenziosamente innocua.


VOTO : 6,5
Blackswan,giovedì 01/09/2011



2 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

carino, ma mi aspettavo qualche pezzone in più..
purtroppo la freschezza dell'esordio sembra essersene ormai andata...

Blackswan ha detto...

Sono d'accordo,Marco.Carino è la definizione corretta.Ma Employment è tutta un'altra musica.