I Tamikrest, anch'esso gruppo originario del Mali, sono i fratelli meno noti ( e più giovani di nascita ) degli ormai celeberrimi Tinariwen,ma non per questo rappresentano una realtà meno interessante.Al secondo disco, dopo l'esordio intitolato " Adagh ",questi otto talentuosi ragazzi, ripropongono la formula vincente della suggestiva commistione fra la musica tradizionale del tuareg e sonorità più tipicamente occidentali.Rispetto ai Tinariwen,però,le influenze blues e rock sono più accentuate,anche se non risultano mai preponderanti o invasive.Nel disco, prodotto con calibrata misura da Chris Eckman, ex componente dei Walkabouts, sono molti infatti gli echi che richiamano alla mente Jimi Hendrix,Bob Marley e una certa psichedelia solenne che potrebbe condurre addirittura dalle parti dei Pink Floyd.Undici i pezzi,tutti levigati da arrangiamenti pulitissimi, che fondono ipnotici scenari desertici a un mood talvolta dal sapore vagamente metropolitano,intriso di funky,blues e reggae,a dimostrazione del fatto che,nonostante le diverse latitudini in cui si sviluppa,molta musica ebbe originariamente i medesimi natali.I quasi quaranticinque minuti di " Toumastin " scorrono piacevolissimi anche per chi non ha grande dimistichezza coi suoni meno convenzionali: si viene proiettati,infatti, in un mondo lontano,nel quale però non ci si sente mai veramente stranieri,grazie alla preponderanza dei riff di chitarra elettrica,strumento cardine della proposta musicale dei Tamikrest.Ciliegina sulla torta,il cd è corredato di un ricchissimo booklet,contenente numerose foto e tutti i testi tradotti anche in francese ed inglese.
VOTO : 7
Blackswan, mercoledì 14/09/2011
5 commenti:
Ma dove li vai a pescare, maledetto, dove?!?
"Fratelli meno noti degli ormai celeberrimi Tinariwen"?
Adesso Charlotte the Harlot legge il tuo post e ovviamente mi scarica subito anche i maliani, così con questo cd ne ho indietro solo dieci da ascoltare.
Che fatica starti dietro!
E ti lamenti,amico mio ? Mettiti il cd sul piatto e goditeli.Sperando che non facciano la fine di Carla Bozulich e dei Dillinger Escape Plain :)
Bella notizia che mi dai! Li ho visti dal vivo l'anno scorso a Faenza insieme a Dirt Music e mi sono piaciuti assai.
Qualche riga e alcune foto che avevo postato: tinyurl.com/6g3bmxh
Sono andato a vedere il tuo post.Serata ricca di suggestioni,immagino.Un pò perchè la contaminazione tra rock e Africa ha per me un fascino incredibile ( splendido il disco dei Dirtmusic,peraltro ) e un pò perchè ho un debole per Hugo Race ( il suo ultimo lavoro solista è uno dei migliori dello scorso anno ).
Jimi Hendrix?
Pink Floyd?
Mio!!!
Ezzelino non è mai contento...
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