Il quadro dell'Italia che si presenta agli occhi del mondo è senza dubbio avvincente,ogni giorno c'è una novità.Un premier,Berlusconi,che si inventa fittizi impegni istituzionali per non dover andare dai giudici ed essere sentito come teste, ma che preferisce poi presentarsi come imputato al processo Mills piuttosto che presenziare ad un vero impegno internazionale ( Onu ),così da evitare colossali figure di merda ( ad aspettarlo infatti c'erano la culona inchiavabile e la fila di quelli che volevano chiedergli se davvero la Merkel sia così inchiavabile ).Si scopre,nel frattempo,che le attività del governo del fare altro non erano che abboccamenti postribolari tra il succitato premier, puttane in carriera,faccendieri di mezza tacca, deputate col carnet degli appuntamenti mignotteschi e manutengoli vari.A Venezia,un vecchio biascicone dal grappino facile,davanti a una marmaglia di trogloditi in camicia verde, prima,con mano tremante, si asperge la miracolosa acqua del Po sulle caviglie,e poi,stizzito perchè convinto di essersi pisciato addosso, invoca la secessione.Il tutto,giova ricordarlo,nel silenzio tombale delle istituzioni preposte all'ordine pubblico ( presenti in loco nella figura del pirletta che gioca a fare il Ministro degli Interni ) e nelle assordanti cariche delle forze di polizia, che preferiscono manganellare quelli che,sventolando il tricolore, si oppongono all'eversivo raduno.Nel frattempo, S&P taglia il rating del debito italiano,declassandoci a pattumiera europea, mentre B. si smarca sgomitando, e attribuisce la responsabilità dello sfracello ai media,alcuni dei quali sarebbero addirittura colpevoli di aver raccontato la verità.Il quadro,già delizioso di suo, è arricchito da una serie di vicende giudiziarie che coinvolgono i nostri parlamentari in un tourbillion di corruttele che nemmeno lo Zaire di Mobutu: Penati ( saldo sul suo scranno di Consigliere Regionale ) prende mazzette a destra e manca per concedere appalti; lo splendido Milanese ( arresto negato grazie alla Lega ) regala altri appalti in cambio di orologi e macchinoni di lusso; Scajola,che acquistò una casa a sua insaputa,more Silvio,rifiuta di recarsi dai PM;ed infine il ministro Romano,indagato a Palermo per mafia,vede le sue dubbie frequentazioni asseverate da un collaboratore di giustizia, Stefano Lo Verso,già al servizio di Bernardo Provenzano. La cornice dell'edificante quadretto è infiocchettata dalle persecuzioni censorie dei vertici della Tv di stato che,con piglio bulgaro, fanno fuori la Dandini, promuovono Gianluigi Paragone a meitre a penser di caratura nazionale, sguinzagliano i segugi da tartufo,Minzo e Lingua Ferrara, a difesa del nano, e danno visibilità agli allucinanti deliri di troie idrocefale.Un simile status quo avrebbe creato i presupposti della caduta per implosione persino del regime cambogiano di Pol Pot.In Italia,invece,ogni volta che il governo traballa,c'è un pezzo di opposizione che fa da stampella.Casini,Giano Bifronte,salta da una scarpa all'altra con un opportunismo tale da far sembrare Berlusconi un uomo dai radicati principi etici.Fli è spaccata a metà: il 50% del partito cerca di trombarsi Sabina Began,la regina delle notti arcoriane,mentre Fini, e cioè il restante 50% dei futuristi,delira di governi di responsabilità nazionale e "passi indietro".Il meglio però ce lo regala sempre il PD.Di Pietro,non si sa come,riesce finalmente a strappare un appuntamento pubblico a Vendola e Bersani.Sembra tanto rumore per nulla,ma è un successone.Già si parla del "Patto di Vasto",esplode il tripudio popolare perchè finalmente la fine del tunnel,dopo tanti tentennamenti,pare vicina,ed è immediata l'impennata di gradimento della coalizione di centro-sinistra nei sondaggi.Non passano,però,ventiquattro ore, e arriva lui,Ualter Veltroni,l'uomo che in due anni di segretariato era riuscito a ridurre i democratici alla canna del gas."Con l'Unione abbiamo già dato ","Dobbiamo guardare a Casini "," Si rischia una radicalizzazione del partito ", sono più o meno queste le illuminanti dichiarazioni di Topo Gigio e del suo entourage di topo-geni.Dichiarazioni,grazie alle quali,in men che non si dica,viene ridimensionata ad un tepore barzotto, la turgida ed improvvisa erezione che aveva ringalluzzito le sonnachiose forze della sinistra.La domanda sorge allora spontanea:perchè Berlusconi si ostina a manovrare televisioni e giornali, pagare avvocati,corrompere giudici e testimoni,quando in circolazione ci sono D'alema e Veltroni ?Basta far parlare questi due e si campa sereni fino al 2013.Forse,oltre.E mentre Ualter pontifica,l'Italia affonda,la patonza gira e Napolitano dorme.
Blackswan, martedì 20/09/2011
8 commenti:
Con incomprensibile ritardo,ma stasera Napolitano si è svegliato.
E' più corretto dire che ci sono anche D'Alema e Veltroni. Non è da oggi che ci faccio caso (dal '97, Bicamerale), ma tutte le volte che B. è in difficoltà arriva Baffino o l'altro pirla a dargli una mano (e se non ci pensano loro ci pensa Di Pietro).
Personalmente ho votato alle politiche una sola volta Pd e banda, e giuro, mai più. Piuttosto voto Sud Tirol Volkspartei!
non riesco nemmeno a guardarlo Veltroni!
Io lo guardo invece, e lo conosco bene.
E' il volto della sconfitta.
Un personaggio in questo senso analogo a Mariotto Segni, o a Nando Dalla Chiesa.
Lui magari è un po' più furbo perchè riesce a ritagliarsi quel "tepore barzotto" cui bene si riferisce il nostro Blackswan, ma poca roba.
Che guardi a Casini non mi stupisce affatto: tra democristiani si intendono al volo.
@ Rouge : faccio outing anche io.Pure a me una volta è toccato votare quella banda di sfigati.Per disperazione,più che altro.Dopo,non ho dormito per due notti di fila...
@Ernest : con topo Gigio ho seri problemi di connessione visiva anche io :)
@ Ezze : non solo.è il volto dell'Italia immutabile e,come soggiungi corretamente,democristiana.
Superba analisi del nostro parterre politico e quel Casini- Giano Bifronte mi è piaciuto molto.
Cristiana
In fondo in quel che dicono i pochi Berluscones rimasti c'è del vero.... Ci sono personaggi come D'Alema e Veltroni che vedono in Berlusconi l'unico appiglio alla vita politica, e allo stesso tempo la scusa per non proporre mai davvero niente. Basterebbe proporre qualcosa, seriamente con numeri e programmi alla mano, e sarebbe un successo mostruoso, ma poi sarebbero costretti a lavorare davvero, perchè l'elettore di sinistra non è come quello di destra, se non fai quel che dici si incazza....
E allora meglio tenere in piedi il nano con la scusa delle maggioranze allargate, dietro lo spettro di una virata verso l'estremismo politico, alias lo stesso comunismo estremo di cui ha paura Berlusconi, che, ci tengo a sottolinearlo, in Italia non c'è mai stato.... Su Casini nemmeno mi esprimo perchè ancora non mi capacito che qualcuno escluso lui stesso lo abbia votato....
@ Cristiana : nelle autocritiche noi siamo bravissimi...Sarà per questo che non vinciamo mai ?
@ Lozirion : parole sante,amico mio !In questo manca la sinistra:un programma chiaro,chiare alleanze,la capacità di confrontarsi in privato,prima di agire.
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