Il Messico crudele e violento dei narcotrafficanti. E la California accogliente e libertaria della marijuana e del vivi e lascia vivere. I due mondi che Don Winslow conosce e ha saputo raccontare come nessun altro, in un solo, affascinante, adrenalinico noir. Ben e Chon sono amici per la pelle: un genio delle economie di scala e un prodigio di forza fisica e addestramento militare. Diversi, complementari, accomunati dalla stessa filosofia - vivi e lascia vivere - condividono tutto, inclusa Ophelia, la ragazza dei loro sogni. In California hanno creato un piccolo regno coltivando e smerciando un prodotto speciale: la miglior marijuana degli Stati Uniti. Ora, però, la loro remunerativa attività è finita nel mirino dei cartelli messicani. Che hanno un modo tutto loro di comunicare le proprie intenzioni: spedire un video nel quale mostrano la sorte riservata a chiunque non si conformi alla loro volontà. A Ben e Chon non restano che due alternative: incassare i dividendi e ritirarsi in buon ordine o accettare la sfida in campo aperto e prepararsi a una battaglia senza esclusione di colpi, nella quale a essere in gioco non sarà solamente la loro impresa commerciale, ma la loro stessa vita . Una lingua secca, carica di umorismo. Ben e Chon, due personaggi avvolti da un insolito, accattivante alone di romanticismo. Loro due soli contro i grandi cartelli della droga. Una storia dal ritmo implacabile, piena di azione e colpi di scena. Le belve è un nuovo, prezioso tassello della saga di confine inaugurata da Il potere del cane. Da questo romanzo Oliver Stone sta girando quello che si a nnuncia come uno dei film imperdibili della prossima stagione.
Non prendetevela con me se continuo a parlare bene di Don Winslow:non sono affetto da monomania,è lui che è bravo.Mi approcio a questo nuovo " Le Belve " e mi domando: non potrà ripetersi ancora, non può scrivere di nuovo un'altra bomba come Frankie Machine o il Potere del Cane.E invece, Don sta ancora sul pezzo, sta lì a raccontarci epiche pagine sul narcotraffico, sulla California, sul Messico, su piccoli e grandi eroi le cui anime camminano perennemente sull'orlo del precipizio.Devi mantenere saldo l'equilibrio: di qui c'è il bene,ma basta una spintarella e precipiti nell'abisso,nel male assoluto.Funziona così anche per Ben e Chon, anime complementari di un medesimo destino,e O, la punkissima O, una scheggia impazzita di torbida sensualità e sublime amore.Tre protagonisti, le cui psicologie sono intagliate nel legno forse, ma che risultano così nitidi, così ben delineati nella corsa ineluttabile degli eventi, da sentirne palpabile ad ogni pagina la presenza fisica.E poi la California, che non è Peace and Love, Brothers and Sisters, Jefferson Airplaine, falò sulla spiaggia e surf a go-go.C'è del marcio ad Orange County, c'è il vizio, la morte, il dolore, il tradimento.E il rosso che colora i tramonti riguarda il sangue, non certo il sole.Winslow frammenta la propria prosa in capitoli brevissimi,epigrafici,scarni come congiunzioni o definitivi come lapidi, e li unice fra loro con un ritmo serratissimo,quasi adrenalinico.La letteratura diventa cinema,e non solo nel senso di sceneggiatura."Le belve " ha un impatto visivo,è un libro-film,è un action movie di carta, sincronizzato su un montaggio perfetto e nel quale anche i rari piano sequenza paiono vorticosi come una giostra impazzita.Così Ben e Chon diventano Butch Cassidy e Sundance Kid, mentre Winslow è George Roy Hill, che sostituisce la penna alla telecamera.Finale: rallenty, sparatoria, silenzio, plongee sui protagonisti, stacco, titoli di coda.Capolavoro.
Blackswan, martedì 04/10/2011
4 commenti:
Il Potere del Cane l'ho letto e m'è piaciuto molto,mi sa che mi prendo pure questo
@ Massi : ti consiglio anche L'inverno di Frankie Machine.Secondo me è imperdibile.
L'ho letto anche io di recente, ma a me non ha entusiasmato.
Rispetto a Il potere del cane o Satori, decisamente mi è parso un passo indietro.
Ad ogni modo, lo posterò anche io tra non molto! :)
Io l'ho trovato diverso,ma egualmente bello.Attedno di leggere il tuo parere :)
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