Immagino vi  siate accorti tutti del clima  di panico che in questi giorni serpeggia fra le fila della  casta.Ogni volta che si parla di referendum,questi si cagano sotto come neanche  ad una visita fiscale della Guardia  di Finanza.Li guardi in volto e lo capisci subito:sono  terrei, disorientati, balbettano, improvvisano su due piedi qualche cazzata solo per  prendere tempo.E' la paura della gente, del potere della gente, innanzi al  quale, sia i politici di destra che di sinistra si rendono finalmente conto di  quello che sono realmente: i nostri stipendiati.Avevano provato ad affossare il  referendum su acqua e nucleare.Vi ricordate ? Grande battage  pubblicitario con scacchiera farlocca, reclutamento del mondo scientifico che conta ( Testa  e Veronesi ), no election day, estremi e vani tentativi di ricorsi  alla Consulta.Anche il PD, Bersani in testa, aveva snobbato i questiti  referendari,salvo poi gridare ai quattro venti un appoggio che, nel  migliore dei casi,fu tiepidissimo.Alla fine, 27 milioni di italiani hanno  spernacchiato la casta con quattro limpidissimi SI.E loro hanno  tremato.Tutti,nessuno escluso.In questi giorni, poi, arriva la notizia che  la raccolta di firme per il referendum anti-porcellum ha raggiunto quota  1.200.000.Una valanga di adesioni che non avevano previsto, perchè era fine  estate, perchè il tempo a disposizione era poco e perchè questo referendum  fa paura a tutti,a destra e a sinistra.Ancora una volta invece la gente ha  fatto passare un messaggio importante: occhio stipendiati,visto che non fate un  cazzo, ci pensiamo noi.Questo referendum, però, non riguarda l'acqua o il nucleare, ma  direttamente le poltrone, il senso più profondo delle loro esistenza in vita.Se il  quesito verrà ammesso e se si andrà a votare, c'è gente che dal Parlamento  passerà direttamente dietro il banco dei salumi dell'Esselunga o a posteggiare  macchine davanti agli stadi.Il panico quindi la fa da padrone fra parlamentari  di maggioranza e di opposizione.Cogliendoli di sorpresa,per giunta. Nemmeno  il tempo di concordare qualche risposta abborracciata ma plausibile.Il nano  fa addirittura lo gnorri, come se la cosa non lo riguardasse: finge di  lavorare e parla di teatrino della politica.Nella Lega, ci devono aver bevuto  sopra parecchio, se è vero che Maroni ha dato l'ok al referendum ( o alle  elezioni anticipate ), Calderoli ( il porcellum a cui è ispirata la legge )  difende invece la sua creatura, Tosi  fa il progressista de 'sta ceppa e si scorna con chiunque gli passi a tiro, mentre Bossi,in un  raro momento di lucidità, li manda tutti a cagare.I migliori però sono  sempre loro, i pugnettari del PD.Si,no,forse,può essere,è probabile,ho molti  dubbi: questa,in sostanza, la chiarissima linea politica del partito  democratico sull'abrogazione della legge elettorale e relativo referendum.Salvo poi metterci il cappello, rivendicando la presenza di qualche banchetto per la  raccolta firme a quelle che un tempo chiamavano feste dell'Unità.Panino alla  salamella,birra e referendum tutto per 5 euro.Quando si dice star dalla parte  della gente.
Blackswan, martedì 04/10/2011 

2 commenti:
saltano sul carro alla fine come al solito..
Ormai non sanno fare altro...
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