giovedì 11 dicembre 2025

Alan Sparhawk - With Trampled By Turtles (Sub Pop, 2025)

 


Quello di Alan Sparhawk è un nome fondamentale per la musica alternativa statunitense, essendo stato leader, insieme alla moglie Mimi Parker, di una delle più grandi band degli ultimi 30 anni, i Low, i cui dischi (sceglietene uno a caso fra i tredici pubblicati e avrete in mano un gioiellino) hanno riletto con audacia le radici americane, attraverso una commistione sperimentale con slow core, indie rock, dream pop, dai tempi dilatati e arrangiamenti minimalisti.

Il 5 novembre del 2022, la Parker, a soli cinquantacinque anni, ci ha lasciati per un brutto male, mettendo fine inevitabilmente alla storia della band, e lasciando il proprio coniuge in uno stato di dolore e prostrazione ancora in fase di rielaborazione.

Il secondo album solista di Sparhawk, White Roses, My God uscito nel 2024, due anni dopo la morte di Mimi Parker, era un album che cercava lenimento al lutto nell'emozione della creazione sperimentale, evitando per quanto possibile stati d'animo malinconici e crepuscolari, che peraltro sono stati sempre il pane quotidiano dei Low.  

Questo nuovo With Trampled by Turtles, alla luce delle due distinte carriere, sembrerebbe quasi un azzardo. Gli ultimi due album dei Low, in particolare Hey What (2021), hanno esplorato estremi musicali apparentemente inconciliabili con la proposta dei Trampled by Turtles, una jam band di bluegrass e folk, fortemente legata alle radici. Eppure, fra le due realtà, entrambe provenienti dal Minnesota, da tempo si era creato un legame di reciproca ammirazione e collaborazione, e così, dopo un tour del 2023, in cui Sparhawk ha suonato insieme al gruppo, il progetto di poter fare un album insieme è diventato realtà, pare, con un solo giorno di registrazioni.

Per quanto sperimentale possa essere stata la musica dei Low e per quanto più classica quella dei Trampled By Turtles, questo album funziona benissimo. I Turtles non solo esaltano la bellezza delle nove canzoni in scaletta, ma danno respiro al dolore di Sparhawk in modo più diretto rispetto a White Roses, My God, dove l'uso di sintetizzatori ed effetti vocali tendeva a mitigare lo struggimento.

Qui, completamente esposto nella propria fragilità, Sparhawk mette a nudo le sue emozioni senza filtri, mentre banjo, chitarre acustiche e violini lo riconnettono alle radici di un suono. Molto più del disco precedente, queste nove canzoni sono intrise di dolore, di assenza, di desiderio, di oscura devastazione.

Ciò è più che evidente nel lamento straziante di "Not Broken", che vede la partecipazione di Hollis, la figlia di Sparhawk e Parker, la cui voce si sostituisce a quella della madre, e per una frazione di secondo pensi che questa possa essere una canzone perduta dei Low, invece che una nuova. E’inevitabile il groppo in gola, inevitabile percepire la perdita, anche se si insinua nell’ascolto un refolo di speranza e di luce.

Forse nulla parla più apertamente del dolore della nuova versione di Heaven, originariamente registrata su White Roses, My God. Invece di sintetizzatori e vocoder, la resa acustica porta le emozioni di Sparhawk in superficie, come sangue rappreso sui lembi di una ferita ancora aperta. Mentre canta "Heaven, It's a lonely place if you're alone, I wanna be there with the people I love", si raggruma nel suono del banjo un incredibile senso di malinconia che si sposa con la percezione di caducità del brano, allontanandolo dalla fredda e distaccata versione originale e conferendogli un tono più sorprendentemente spirituale.

I Trampled by Turtles sono una scelta perfetta per l’atmosfera che avvolge questa raccolta di canzoni, sanno come lasciare spazio a Sparhawk come all'inizio di Screaming Song, in cui il musicista mette a nudo le sue emozioni ("Quando sei volata fuori dalla finestra e verso il tramonto, Pensavo che non avrei mai smesso di urlare, Pensavo che non avrei mai smesso di urlare il tuo nome"), salvo poi accendere l’anima di disperazione con il corrosivo assolo di violino di Ryan Young, un vero e proprio urlo nel buio del dolore, un grido straziante che mette a nudo i fili scoperti di un inconsolabile crepacuore.

E poi c'è la traccia finale, "Torn & in Ashes", un’altra pagina che parla di dire addio, a chi, però, non si è ancora pronti a lasciare andare del tutto. È una canzone al contempo triste e tenera, eppure trabocca di una comprensibile rabbia per l'ingiustizia della prematura morte della compagna.

With Trampled by Turtles è un disco che, a poco a poco, ti contagia, ti cattura in una ragnatela, ti rende partecipe delle emozioni così esplicitamente esposte, da intrappolarti in mezz’ora di musica in cui amore e dolore diventano la quint’essenza della malinconia. Una musica che è ricordo agrodolce, un tributo sincero e toccante a una vita e a un amore che il fato insensibile ha portato via per sempre. E troppo presto.

Voto: 7,5

Genere: Country

 


 


Blackswan, giovedì 11/12/2025

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