martedì 23 dicembre 2025

Wucan - Axioms (Long Branch Records, 2025)


 

Tutto nasce dalla grande passione per il classic rock della cantante, chitarrista e flautista Francis Tobolsky, che nel dicembre del 2011, pubblicò un annuncio su una rivista studentesca intitolato "Cercasi Blues Brothers", con l'intenzione di formare una band. Risposero all’annuncio il chitarrista Tim George e il batterista "Pätz", che iniziano a suonare insieme per tutto il 2012, anno in cui la formazione fu completata quando il bassista Patrik Dröge si unì alla line up a novembre. Nel 2013, con un bagaglio di canzoni già pronte per l’uso, i Wucan iniziano a suonare nei locali di Dresda, loro città di origine, trovando lentamente riscontri positivi anche su tutto il territorio nazionale.

Svariati cambi di formazione, non hanno fermato l’ascesa del progetto, sempre saldamente in mano alla frontwoman Tobolsky e arrivato oggi al quarto album in studio, intitolato Axioms, cioè assiomi. Principi indiscutibili come quelli su cui si è sempre basata la musica del gruppo tedesco, i cui piedi son ben piantati nell’hard rock di derivazione settantiana, riletto però con accenti che vanno dal prog, allo stoner e al doom. Eppure, questo nuovo album, alla faccia degli assioni, pur mantenendo invariate le fonti d’ispirazione, esce dalla comfort zone proponendo eleganti e incisive variazioni sul tema.

La proposta è, dunque, stratificata e richiede tempo per essere esplorata, i brani si fanno strutturalmente più complessi avvicinandosi parecchio al mondo progressive, senza che tuttavia vengano meno le sciabolate hard e la consueta dose di melodia.

Il brano di apertura, "Spectres of Fear", offre un primo entusiasmante assaggio dell'album, è una cavalcata rapida, quasi rabbiosa, la voce della Tobolsky è tirata al limite e quel flauto che imperversa ovunque rimanda inevitabilmente ai Jethro Tull, ma a dei Jethro Tull strafatti di anfetamine.

Una bella botta, seguita dall’incandescente derapata intitolata "Irons in the Fire" in quota NWOBHM, con una parte centrale sostenuta da un basso impetuoso su cui si muovono vertiginose le scorribande della sei corde.

L'inizio del funky "Wicked, Sick and Twisted" è caratterizzato dalla volontà della band di sperimentare con l'elettronica, il groove è contagioso e mette in mostra la versatilità del gruppo tedesco, che gira intorno alla linea di basso con eleganti tessiture jazzy.

La volontà di uscire dai soliti schemi è ben evidente anche nella successiva e sorprendente "KTNSAX", in cui l’elettronica è messa al servizio di una sezione ritmica quadrata e di una melodia ipnotica, le cui chitarre nervose chiamano in causa addirittura i Blondie.

"Holz auf Holz", cantata in tedesco, è uno dei brani più complessi dell'album, sottolineando le qualità tecniche della band e la volontà di uscire dall’ovvio, il piede sempre pigiato sull’acceleratore, ma in direzione prog rock.

L'inizio evocativo di "Pipe Dreams" è solo uno specchietto per le allodole, perché la canzone parte poi rapidissima tirando fuori una propensione quasi metal e mettendo in evidenza la strabiliante estensione della Tobolsky, la cui voce si eleva altissima in mezzo a uno sferragliare di chitarre agguerrite. Una corsa a rotta di collo che evapora di fronte alle iniziali trame evanescenti e ai colori pastello della title track, che si immerge lentamente nel prog rock anni ’70, richiamando ancora alla mente i Jethro Tull.  

Chiude la scaletta "Fountain of Youth", arpeggio di chitarra, la voce straordinaria della frontwoman, traboccante soul, e un’improvvisa accelerazione che aumenta l’intensità di un brano sempre più vibrante e travolgente. In un certo senso, "Fountain of Youth" riunisce in sette minuti tutti gli elementi della musica dei Wucan, formando un capitolo finale in cui convivono rock, folk, prog e propensione alla jam, declinati con la consueta eleganza tecnica e dirompente energia.

Con Axioms, i Wucan, pur non rinnegando completamente le proprie fonti d’ispirazione, prendono una direzione diversa, rendono la loro musica più versatile e, in certi casi, meno immediata, guadagnandone però in fascino e, dopo quasi tre lustri, aprendo a una seconda fase di carriera decisamente intrigante.

Voto: 8

Genere: Hard rock, Prog Rock

 


 


Blackswan, martedì 23/12/2025

 

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