Non
faccio merenda più o meno dai primi anni ottanta, e quelle poche volte che
mangio fuori pasto ( in realtà bevo come una spugna e non mangio nulla ) succede
in quei contesti merdosissimi di pasta scotta e biberoni annacquati che oggi va
di moda chiamare happy hour. D’altra parte, passo la maggior parte dei miei
pomeriggi chiuso in un maleodorante ufficio a fare un lavoro da mentecatto,
mentre un tempo, quando ero piccino picciò, le mie giornate trascorrevano
cadenzate da attività di un certo spessore: epiche partite a pallone della
durata minima di tre ore, assatanatissime battaglie a guardie e ladri,
interminabili sfide a nascondino ( interminabili perché a volte mi nascondevo
così bene che per trovarmi i miei dovevano chiamare i carabinieri ). Insomma per affontare le
cinque ore di divertimento pomeridiano ( il cartellino si timbrava alle 14.00
in entrata e alle 19.00 in uscita ) era necessario un adeguato sostentamento
energetico. In quei mitici anni ( siamo nella seconda metà degli anni ’70 ), di
merendine in giro ce ne erano pochine e ancora non era arrivata la moda
esiziale degli hamburger americani ripieni di carne all’ammoniaca.
Insomma, il
momento della merenda era ancora connotato da una certa tradizione contadina,
che prevedeva di riempirsi la pancia con alimenti sani e nutrienti che la
generazione dei nostri padri, reduce dal conflitto mondiale, aveva visto, forse, solo il
giorno di Natale. Il panino, a Milano c’era la michetta punto e basta, deteneva il ruolo incontrastato di re del
pomeriggio. Il menù prevedeva classiconi senza tempo come : pane e burro, pane
burro e marmellata, pane burro e zucchero, pane e marmellata, pane e margarina (
alimento che si riteneva più sano del burro e che ora è bandita da tutte le
tavole perché pare che dopo averla assaggiata diventi scemo ), pane e zucchero,
pane e basta. Quando in cucina era di corvè mio nonno, grande mezzala sinistra dai
piedi dolci ma dai modi un tantino ruvidi e che aveva militato per anni nella
mitica Pro Patria, il panino che veniva servito era più adatto alle esigenze di
un camionista piuttosto che a quelle di un bambino che sbocconcella qualcosa tra
un gioco e l’altro : pane olio e cipolla, pane e lardo, pane salame e burro,
pane e gorgonzola,e talvolta anche pane e sugna, che per la salute equivale più
o meno a tirarsi un decina di martellate sul fegato.
L'ovetto sbattuto con lo zucchero |
Mia nonna, invece, era un’adepta
dell’uovo sbattuto, versione proletaria del più noto zabaione. Iniziava a sbattere
sei uova e mezzo chilo di zucchero alle tre del pomeriggio, per servirti poi l’appetitosa crema alle cinque. L’anziana
donna, pace all’anima sua, non si limitava solamente a proporti le tremila calorie in ciotola, ma
allungava il ferale intruglio con un bicchierino di marsala ( a volte anche di
barbera ), col risultato che un’ora dopo sfrinquellavo in giardino in uno stato
perniciosissimo di ebbrezza alcolica ( se oggi sono un alcolista all’ultimo
stadio , la colpa è solo sua ). A volte, tuttavia, veniva voglia di mangiare
anche qualche “schifezza”, termine con cui i miei genitori chiamavano qualunque
cosa fosse venduta confezionata e fosse di produzione industriale.
La regina di
tutte le schifezze era la Nutella ( pane e Nutella era, ed è, un autentico must
) ma siccome costava troppo, si ovviava per il più economico Ciao Crem, surrogato
da cortina di ferro della celebre concorrente. A merendine allora si
scarseggiava, ma quelle poche in commercio erano di quanto più godurioso
potesse desiderare un bambino. Vi ricordate ? “La morale è sempre quella, fai
merenda con… Girella ! “. La Girella, il nirvana di tutte le merende, un
impasto morbidoso e buonissimo di pan di spagna e crema al cioccolato,
pubblicizzata su Topolino tramite le avventure di Toro Farcito. Mentre, per
una merenda più sobria e salutare ecco spuntare dalla dispensa il Buondì Motta
( “Buondì Motta, Buondì mio! Scusa sai ma l’atleta chi lo fa !” ), perfetto per
la colazione del mattino, ma straordinario anche al pomeriggio, soprattutto se riempito
in modo indecente di Nutella e similari.
Fra i mitici snack pomeridiani è
giusto ricordare anche alcuni prodotti appartenenti alla famiglia dei c.d. “coloranti
altamente cancerogeni “ ( se ne accorsero dopo un decennio che colorare i cibi con la vernice non fosse
particolarmente salubre ) : il ghiacciolo al bitter, talmente rosso che il
colore te lo dovevi togliere dalla lingua con la pietra pomice, e le
terrificanti Big Babol, a proposito delle quali circolava una serie inquietante
di leggende metropolitane ( chi diceva che erano composte di ossa, chi
di topi tritati ). E a chiosare questo nostalgico revival, un ricordo e una
prece vanno anche alle più buone ( e pare facessero anche bene ) caramelle di
cui abbia memoria : le inarrivabili Zigulì, palline di vera frutta, vendute in comode
listarelle, che tenevo sempre in tasca insieme alle biglie e al coltellino
svizzero.
Blackswan, sabato 09/06/2012
37 commenti:
Oggi sono psicolabile, per piangere sui tempi andati mi è bastato il titolo.
(Pane e pomodoro spiaccicato e un pizzico di sale, senza alternative)
Ma... E la cedrata dove l'hai messa?? :)
w la merenda e viva il bombolone con il buco!!!!
Madonna che meraviglia senza pari, sono stato preso da un vortice di amarcord alimentare. Applausi a scena aperta.
quanti ricordi... la crema di mia nonna e le merende a suon di pane burro e zucchero... ancora oggi quando faccio colazione in qualche albergo mi concerdo una fetta di pane condita in questo modo
Le Zigulì erano buonissime, dalle mia parte le vedevamo ben poco però. I Big Babol erano fatti di pelle di topo (e non di tutto il topo tritato), almeno così si diceva a Torino. Andavano parecchio anche i cicles degli animali (se trovavi la figurina del leone vincevi un'altra gomma). Il buondì invece mi risultava un po' indigesto, stopposo diciamo. Che tempi!
Il gelato della Pantera Rosa! Che tempi!
Vado a buttare la pasta, ciao!
Zabaione: cielo, ma purtroppo senza marsala (con il risultato che non sono riuscito a diventare un alcolista a tutti gli effetti, ma mi sono cariato i denti).
Ciao crem: cielo.
Zigulì: mamanca.
Girella: cielo (ma mica tante, visti i tempi).
Partita di pallone: cielo (noi l'Olanda e voi la Germania)
Guardie e ladri: mamanca. in compenso però si facevano vere battaglie tra ragazzi di quartieri diversi. Erano ammessi i bastoni e qualcuno si portava pure il Flobert. Alla fine però tutte parole e nessun fatto (fortunatamente, visto che io ero tra i più piccoli).
Mamma che chiama dalla finestra per la merenda: cielo, vacca boia se cielo. Una testa così.
Gran bei ricordi i tuoi, come i miei; i nostri.
Porco cazzo che ricordi. Le pubblicità poi! Quella della Girella definirla "oribbbile" è un complimento. Non so come ho fatto a non pesare 150 kg a 12 anni. Miracoli.
Wow, che tuffo nel passato :))
Non facevo granché merenda, nel senso che non ho mai avuto l'abitudine fissa di farla. Mi capitava in alcune circostanze. In realtà la merenda più buona che ricordo era quella che mi preparava mia nonna in estate, quando passavo da lei circa due mesi :) Pane, pomodoro, olio, sale e origano :)
Merendine e schifezze varie le ho viste poco. Mia madre era una salutista, e mi razionava anche le big babol : mezza al giorno !
In realtà mia madre mi razionava tutto ( anche la TV ).
Io sapevo che nelle big babol c'era il grasso di balena e di topo :) Che cazzate !
Le merendine le mangiavo quando mi capitava di andare a giocare dagli amichetti, anche io amavo la girella, ma avevo una passione segreta per la fiesta. Ogni tanto mi torna la voglia di riassaggiarla. Dalla mia amica Barbara si mangiava pane, burro e zucchero, una bontà ! Quando mia mamma aveva qualche riunione ( era insegnante ) e mi capitava di fermarmi a scuola fino a tardi nel pomeriggio, ricordo che ci davano la michetta con una barretta di cioccolato fondente. Che mi sia venuta per questo motivo la dipendenza “maniacale” nei confronti del cioccolato ? Il ghiacciolo che più mi è rimasto impresso è il Dalek ( che poi è sparito di punto in bianco ). Aveva la forma del lemonissimo, ma fuori era viola-blu, e dentro rossastro, mi faceva impazzire :) Anche con questo la lingua diventava talmente rossa che dovevi lavarla con la candeggina per farla tornare normale :)
Le zigulì le compro ancora oggi :) Mi piacciono quelle alla banana :)
Mi hai fatto ricordare una cosa : lo zabaione non me lo preparava nessuno, però, mia nonna ( quella del pane e pomodoro ) teneva sempre una bottiglia di Zabov..e io, andavo a berlo di nascosto :)
Bellissimo post :)
La merenda mi è sempre piaciuta di più della colazione. Il mio must dell'epoca? Zabaione... che buono! Oggi non so se posso fidarmi delle uova crude, ma d'altronde mangiamo così tante schifezze e OGM che un bell'ovetto sbattuto al massimo comporterebbe una salmonellosi
Mai smesso di fare merenda. (Fra i tanti nomignoli che mi affibbia mio padre spicca El Merendero... :D)
Fin da piccolo ho raramente avuto a che fare con le merendine confezionate, anche se mi piacevano i Mars, la Fiesta e i deliziosi pandorini Paluani (ma ricordo anche il Buondì, che infatti mi è servito da ispirazione per il mio Buondio Motta).
Il mio preferito era semplicissimo pane e burro, che accompagnavo con lettura di Tex o Topolini. A volte con marmellata o nutella, ma più spesso solamente burro. Troppo buono.
ciao crem....l'avevo dimenticato!!!
Post incantevole. Ti faccio compagnia nell'alcolismo in età adulta, credo nel mio caso dovuto a un uso diverso del marsala da parte di mia nonna, ovvero per cucinare le scaloppine ;-)
Per il resto ok pane+burro+marmellata, pane+nutella, girella, zigulì, chewing gum vari (quelli più belli avevano una figu dentro che era un tatuaggio di animale che si trasferiva dalla carta sulla pelle con semplice acqua, ricordi?). Ciao!
Quanti ricordi mi hai fatto tornare alla mente :,)
Ero una divoratrice assidua di uova sbattute...poi, da quando ho preso una sorta di salmonella non ne ho mangiati più...cosa non darei per tornare a mangiarli come da piccolina!!!
La girella e il buondì gnam gnam.
E la nutella...io la mettevo sempre in alcune briosche locali, le Barletta...un'azzeccata perfetta!
Le zigulì le ho rimangiate recentemente...troppo troppo buone.
E le leggende sulle big bubble? Ahahaha! Da me si diceva fossero le budelle dei topi!
Bellissimo post Nick!!!
l'uovo sbattuto compariva ogni tanto a colazione con un goccino-ino-ino di caffè a far schiumetta. ma eravamo già adolescenti.
la cosa che più ci piaceva era il pane appena fatto di mia nonna. ancora bollente, micidiale, ma così bbbbono con la crosta che faceva scrunc, che un filone durava veramente poco.
cmq:
ciao crem °
nutella ***
girella **
ricordo della girella ****
buondì °
ghiacciolo al bitter np
bigbàbol **
zigulì non ricordo se le ho mai mangiate.
appello: oh, genitori, liberate i vostri figli dai corsi di calciochitarrapattinaggionuotoginnasticartisticabatteriadanza ecc... e permettete loro di tornare al sano gioco libero pomeridiano cosicché io non mi debba sentire in colpa se do loro un compito in più :-)
Che post meraviglioso... sembra facile, ma ricordare con tanta precisione e dolcezza il tutto, è solo da super eroi....Anch'io , come zio Scriba, non rinuncio alla merenda e tantomeno alla prima colazione, che deve essere dolce , salata , fragante e abbondante con tanto tanto capuccino... torno subito... vado a fare merenda, è irresistibile!!!!!
Sembra che io da piccola mangiassi poco ed ero anche intollerante al latte. Dunque,per tirarmi su, uova/zucchero/marsala
(e siamo in due con la dipendenza alcolica da infanzia)a iosa. Per il resto pane,che sia col pomodoro, marmellata,nutella o solo pane acqua(se non ricordo male)e zucchero ma sempre pane. Non ricordo di aver fatto più merenda da allora,nè mangiato più uno zabaione. Anzi al solo pensarci mi viene la nausea,odio le cose estremamente dolci ;)
Ciao Black.
Francesca
Ma guarda! Ci sono passato anch'io! Con due varianti, legate al mio periodo. Almeno 15 anni prima di te. Niente Girella, ecc, non ancora pervenuti. E tanti pomodori secchi sott'olio, con aggiunta di aglio e di basilico... :))
E' un bel post...sei sempre piacevole da leggere:)
ho ricordi tremendi sulle mie merende per tanti motivi...ma uno lo posso dire " cotognata". Magari per qualcuno era una bontà, per me un vero incubo...
E' vero!!! Nella cioccolata, nelle girelle, nei cremini, nei grassi idrogenati ci sono le ossa!!!Vicino a dove abito, cè la ditta che lavora e produce questi grassi da mettere nei prodotti dolciari e nei prodotti da forno. Ogni volta che ho provato ad avvicinarmi, il senso di vomito dalla puzza orribile di carne marcia, mi faceva desistere. Mio suocero, vigile sanitario ora in pensione, ha 90 anni, mi racconta sempre di quando andava a fare i campionamenti per l'analisi igienica. Mi diceva che doveva mettere dei calzari speciali e che ai margini dei cumuli di ossa spolpate provenienti da tutti i macelli d'italia, si formava un cordone in movimento brulicante di vermi. Ma il grasso prodotto era la cosa più pulita che ci fosse: carica batterica ZERO. Ma le ossa c'erano! Io con venti anni in più di te, non ho fatto merende con coloranti e porcherie varie, mamma ci dava una fetta di pane un cartoccino con dentro il sale e ci mandava nell'orto a mangiarci la verdura appena colta. Piselli, crudi, pomodori carote con ancora la terra attorno, si sfregavano un po nel grembiulino e via a masticarle. La prima crema di cioccolato che io ricordi, si chiamava Cremalba. Metà nera e metà bianca con qualcosa di rosa. Rimaneva impastata fra i denti e la ligua diventava vischiosa, ma che buona!!E d'inverno per merenda si facevano i ditalini. Si riempiva il ditale di mamma con la farina di castagne e lo si metteva sulla stufa per cuocerlo. si faceva poi uscire un bocconcino di farina di castagna a forma di ditale, e lo si mangiava in un sol colpo. Per mangiarne tre ci mettevi tutto il pomeriggio. Che tempi!! E che fame!!! Grazie Nick per il ricordo e complimentri per il post mi sono divertita a leggerlo. Un abbraccio.
@ Elle : pane e pomodoro spiaccicato è una merenda fantastica :)
@ Domani : farò anche un post sulle bevande vintage :)
@ Face : W il bombolone a prescindere !
@Roadtel :Le indimenticabili merende di quesgli anni ci hanno nutrito e fatto diventare grandi.E una gioia averle recuperate dall'oblio :)
@ Slowhand : mannaggia, io invece non faccio più nemmeno colazione...:(
@ Firma : le cicche con le figu !!!! E' vero ! E c'erano anche quelle di zio paperone, mi sembra di ricordare !
@ Granduca : mi hai fatto ricordare il grido tarzanesco di mia mamma che chiamava dalla finestra.Abitavamo al quinto piano..immaginati gli acuti :)
@ Nick : probabilmente perchè tutto quello che mangiavamo lo bruciavamo giocando.Oggi, se mangio du girelle di fila,mi ricooverano al Sacco per una settimana di analisi :)
@ Mary : minchia il Zabov ! E minchia il Dalek ! Che cazzo di colore avesse non l'ho mai capito.Però era davvero buono :)
@ Coffegirl : Giusto.Con tutte le vaccate che ci propinano che vuoi che sia un ovetto ogni tanto? E poi, qualche contadino che le vende fresche ancora si trova.
@ Zio : pane e burro era un must anche per me. e ricordo sempre con piacere tutte le colazioni e le merende fatte mentre leggevo.Topolino, Tex, Zagor e Comandante Mark :)
@ Cirano : chissà se lo fanno ancora.Dopo,faccio un salto all'esselunga e controllo !
@ Minerva : ricordo le figu con il tatuaggio, eccome ! E le scaloppine al Marsala di mia nonna erano fantastiche ! :)))
@ Melinda : bisognerebbe raccogliere tutte le testimonianze a proposito delle leggende metropolitane sulle Big Babol, ne verrebbe fuori un gran post :)
@ Ciku : mi sa che il problema dei bambini sia più la playstation piuttosto che i vari corsi :) a leggere la descrizione del pane fato da tua nonna mi è venuta una fame...
@ Nella : in realtà non è stato particolarmente difficile: dovresti saperlo ormai che il bambino che abita in me prevale sempre :)
@ Francesca : ho fatto quella fine lì anche io: non mangio più i dolci, mi piacciono davvero poco.Forse perchè mi è sufficiente lo zucchero del bourbon :)
@ Adriano : i pomodorini secchi sono la mia passione.Posso mangiarmene un centinaio di fila e se c'è dentro l'aglio,poi, credo di non avere fondo :)
S. : grazie, S.:) comunque, a me la cotognata piace :)
@ Galadriel : che bei ricordi anche i tuoi ! Anche se, mannaggia, adesso so cosa ho mangiato per tanti anni durante la mia adolescenza:le ossa tritate ! Che schifo !! :))
Quanti ricordi... qui manca solo il toblerone dei mitici Offlaga Disco Pax...
pane e margarina... Sto leggendo "Senza un soldo a Parigi e Londra" di Orwell e George praticamente viveva di merende!
p.s.
Cos'è questa storia dell'alcolista all'ultimo stadio? Mi fai preoccupare! Tengo a te!!!
Dimenticavo la cosa più importante: mi piace tantissimo questo tuo post!
Bellissimo post di ricordi! Anch'io trascorrevo pomeriggi fino quando il sole non andava giu' a giocare al pallone.In quegli anni avevamo la campagna attorno e in estate, con le giornate piu' lunghe, mangiavamo qualche frutto e lungo il sentiero che portava a mare, dove concludevamo la giornata tuffandoci in acqua..giu' tuffi, in tutti gli stili.
'L'uovo sbattuto' lo ricordo perfettamente e poi come merende pane e Nutella in abbondanza, pane e mortadella leggendo fumetti di Alan Ford,l'uomo ragno, poi Linus.. e via di seguito..
Riesci a tenermi attaccato alla lettura del tuo blog anche con un post che parla di pane e marmellata.
Complimenti.
A presto.
carissimo,
il tuo post ha risvegliato in me ricordi che ormai pensavo appartenessero ad un'altra esistenza.....
per me la merenda consisteva in pane e pomodoro e ricordo di memorabili "triplete" dopo un pomeriggio intero a rincorrere una palla e a frantumare vetri col mio gia' allora promettente tiro dalla distanza :)
E' incredibile quanto un ricordo possa essere dolce e amaro allo stesso tempo!!!
Ti abbraccio
by DISAMISTADE.
Ma qualcuno ricorda le bananine Perugina?
Si trovavano al bar, di solito stavano in una ciotola davanti alla cassa.
Erano cioccolatini lunghi circa 5 cm, ricurvi, con un ripieno di banana fondente, eccezionali.
Se ne trovano ancora, in qualche bar, e mi creano gravi scompensi perchè tendo ad acquistarle tutte e il barista non vuole.
Oddio...che meraviglia di post.
Pane e nutella; io ai miei pargoli lo do ancora a colazione.
Pane burro e zucchero, una delizia.
Mio nonno mi portava i mammer, wafer deliziosi e introvabili, al cioccolato e nocciola...quando li trovo per miracolo ancora oggi li compro e li faccio sparire per mangiarli di nascosto dai pupi...lo sò, non sono normale...
Splendido post come sempre bro! ^_^
Pane burro e zucchero è un evergreen quasi come la nutella, anch'io mi sono fatto epiche merende che credo avrebbero potuto farmi morire di infarto a 10 anni.... :P
Io comunque sono sempre stato più per il salato, un panino col salame nostrano non lo batte nessuno.... ^_^
@ Alli : il Toblerone ! Altro mito dei miei anni migliori !
@ Giacy.nta : era un iperbole: tracanno ma non sono all'ultimo stadio :))
@ Mr. Hyde : ogni tanto penso che vorrei prendermi una settimana di ferie e vivere come un bambino : pallone, fumetti, soldatini,macchinine e una bella trafila di schifezze da consumare tra un gioco e l'altro.Non è che prima o poi non lo faccia :)
@ Ezzelino : me li ricordo eccome.Una vera delizia per le carie ma buonissimi !
@ Newmoon : i Mummer non li avevo mai sentiti nominare, ma adesso sto con l'occhio aperto, che se li trovo me li compro e li assaggio :)
@ Lozirion : Ben tornato,bro !Io adesso i dolci non li tocco più perchè non mi piacciono e quindi opto per un più "salato " panino con la salamella :)
Quoto i voti di ciku in tutto e per tutto...e come dice il granduca "celiho" tutti!
Ma i panini del nonno me li sbafo ancora adesso (insieme alla nutella :D )
@ Baol : i panini del nonno me li sbafo pure io, anche se ora me li faccio da solo :)
@ Holyriver : grazie sei gentile.E comunque, è pane e marmellata,mica pizza e fichi :)
@ Disamistade :ma il tuo tiro dalla distanza non è un ricordo, è realtà :)
Se prepari per due io porto le birre :D
Un'immersione nei sapori, colori e coloranti dell'infanzia veramente gradevole!
Quante merende e quanti ricordi...
Un pezzo veramente ben scritto.
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