Nell'ultima edizione del Festival di Cannes è stato presentato un film dal titolo
apparentemente esotico " Paradise : Love " per la regia di Ulrich
Seidl incentrato sul turismo sessuale,un fenomeno in preoccupante espansione ed
un business mondiale.
Non ho visto il film ma ho pensato fosse opportuno riflettere per approfondire un tema,forse,ancora poco conosciuto.
Definire " turismo" una pratica di sfruttamento e di mercificazione di corpi umani,per lo più giovani,è quantomeno aberrante ma per circa 3 milioni di " travelling sex offender " ( questa è la cifra calcolata dall'Organizzazione mondiale del turismo,di cui un sesto a caccia di bambini e adolescenti ) il "brivido" di un'avventura da consumare dietro l'alibi della vacanza è solo la punta dell'iceberg.
Da persona comune ( e,forse, un po' ingenua ) ,ritenevo che viaggiare fosse un'occasione per conoscere un dato luogo,un'opportunità di confronto fra culture e stili di vita diversi non prendendo minimamente in considerazione la possibilità più remota che certi individui possano alterarne e degenerarne il significato precostituendosi,a volte,un appagamento decisamente diverso. Purtroppo,la geografia del sesso coincide con quella della povertà : laddove il sottosviluppo imperversa e i modelli educativi e comportamentali vacillano, il terreno per la crescita del turismo sessuale diventa fertile al punto da diventare una delle nuove forme di colonialismo di paesi economicamente più disagiati e di sfruttamento di donne e minorenni (maschi e femmine) che,sempre più spesso,ne rappresentano le vittime privilegiate.Più giovane è la vittima, minore sarà il rischio di contrarre pericolosi virus come l'aids,ad esempio. Questo turpe traffico è divenuto,oggi,una delle attività più redditizie al mondo al pari di quello degli stupefacenti e delle armi,con un volume di affari di svariati miliardi di dollari ( 100 miliardi,per dare un'idea ),grazie anche al contributo incisivo di internet. Paesi disastrati come il Bangladesh o la Cambogia considera lo sfruttamento sessuale una delle fonti più fruttuose per l'economia dell'intero paese. In aree geografiche come il Sud Est asiatico questo fenomeno è nato in occasione della creazione delle c.d. "case di conforto" nei pressi delle basi militari giapponesi presenti fin dagli anni '30 e durante la seconda guerra mondiale,mentre per l'esercito americano la base di partenza è stata la Thailandia in occasione della guerra del Vietnam negli anni '70. La nascita dei quartieri a luci rosse di Pattaya e Patpong,infatti, è stata conseguente all'affluenza di migliaia di militari americani provenienti dal fronte che con i voli charter si riversavano nel territorio thailandese. Oggi,i turisti sessuali hanno preso il posto dei militari e la crescita di presenze nel mondo sta assumendo connotati sempre più allarmanti : arrivano dall'Europa,Stati Uniti,Canada,Giappone spesso avvalendosi di circuiti del sesso organizzato ( esistono tour operators "ad hoc" che offrono pacchetti all inclusive,prostituta compresa ).Altre volte, si arrangiano da soli in occasione dei soggiorni d'affari.
Non ho visto il film ma ho pensato fosse opportuno riflettere per approfondire un tema,forse,ancora poco conosciuto.
Definire " turismo" una pratica di sfruttamento e di mercificazione di corpi umani,per lo più giovani,è quantomeno aberrante ma per circa 3 milioni di " travelling sex offender " ( questa è la cifra calcolata dall'Organizzazione mondiale del turismo,di cui un sesto a caccia di bambini e adolescenti ) il "brivido" di un'avventura da consumare dietro l'alibi della vacanza è solo la punta dell'iceberg.
Da persona comune ( e,forse, un po' ingenua ) ,ritenevo che viaggiare fosse un'occasione per conoscere un dato luogo,un'opportunità di confronto fra culture e stili di vita diversi non prendendo minimamente in considerazione la possibilità più remota che certi individui possano alterarne e degenerarne il significato precostituendosi,a volte,un appagamento decisamente diverso. Purtroppo,la geografia del sesso coincide con quella della povertà : laddove il sottosviluppo imperversa e i modelli educativi e comportamentali vacillano, il terreno per la crescita del turismo sessuale diventa fertile al punto da diventare una delle nuove forme di colonialismo di paesi economicamente più disagiati e di sfruttamento di donne e minorenni (maschi e femmine) che,sempre più spesso,ne rappresentano le vittime privilegiate.Più giovane è la vittima, minore sarà il rischio di contrarre pericolosi virus come l'aids,ad esempio. Questo turpe traffico è divenuto,oggi,una delle attività più redditizie al mondo al pari di quello degli stupefacenti e delle armi,con un volume di affari di svariati miliardi di dollari ( 100 miliardi,per dare un'idea ),grazie anche al contributo incisivo di internet. Paesi disastrati come il Bangladesh o la Cambogia considera lo sfruttamento sessuale una delle fonti più fruttuose per l'economia dell'intero paese. In aree geografiche come il Sud Est asiatico questo fenomeno è nato in occasione della creazione delle c.d. "case di conforto" nei pressi delle basi militari giapponesi presenti fin dagli anni '30 e durante la seconda guerra mondiale,mentre per l'esercito americano la base di partenza è stata la Thailandia in occasione della guerra del Vietnam negli anni '70. La nascita dei quartieri a luci rosse di Pattaya e Patpong,infatti, è stata conseguente all'affluenza di migliaia di militari americani provenienti dal fronte che con i voli charter si riversavano nel territorio thailandese. Oggi,i turisti sessuali hanno preso il posto dei militari e la crescita di presenze nel mondo sta assumendo connotati sempre più allarmanti : arrivano dall'Europa,Stati Uniti,Canada,Giappone spesso avvalendosi di circuiti del sesso organizzato ( esistono tour operators "ad hoc" che offrono pacchetti all inclusive,prostituta compresa ).Altre volte, si arrangiano da soli in occasione dei soggiorni d'affari.
In Brasile, ad esempio, esistono guide turistiche che mettono in contatto i clienti
con le prostitute o agenzie locali che procacciano ragazze da cui ottengono una
lauta percentuale. La scelta dei "prodotti" avviene attraverso appositi
cataloghi con una netta preferenza nei confronti di minorenni. In Colombia
esistono,addirittura,giovani schiave e schiavi " pre-pay ". La mappa
mondiale del turismo sessuale si evolve continuamente: l'adozione di leggi
rigide in taluni paesi come Thailandia e Filippine ha spinto gli adepti verso
nuove mète come Cambogia,Laos,India,Repubblica Dominicana,Kenya e Costa Rica. Non
pensiamo che il predatore sessuale corrisponda al solito clichè. La realtà è
ancora più agghiacciante : in età compresa tra i 20 e i 40 anni, gli insospettabili
sono professionisti, operai, impiegati. Gente normale, apparentemente. E non
mancano all'appello le donne. Sempre più attratte a emulare il maschio
scimmiottandone gli atteggiamenti più deteriori,sempre più rivolte alla
forsennata ricerca di una parità fra status che nulla ha da spartire con l'emancipazione.
Chi sono le vittime? Spesso minori e giovani di entrambi i sessi,legati dal filo
rosso della povertà che oltre alla motivazione economica attribuisce allo straniero
significati e aspettative che esulano dallo scambio prestazione sessuale-denaro.
Agli occhi di questi sfortunati, credo che il turista rappresenti una
possibilità,se non l'unica,di lasciarsi alle spalle il degrado sociale,un'occasione
per aiutare sè stesso e la propria famiglia ad avere una esistenza economicamente
migliore. E gli Stati come fronteggiano questa emergenza? Sembra assurdo ma
solo attraverso una stretta collaborazione in quanto perseguire il reato di
turismo sessuale pare sia alquanto complesso per la farraginosità e
inadeguatezza delle legislazioni vigenti. E,spesso,la connivenza di certi paesi
con le organizzazioni illecite garantisce un supporto ad un business così
fiorente. Personalmente,ritengo che nessuna sanzione possa essere efficace se
non si modificano certi stili di vita. Spesso,ho l'impressione che manchi una riflessione
sociale e culturale sui fattori che determinano certi comportamenti.
L'alibi è l'istinto,il degrado generalizzato dei valori,la mancanza di punti di riferimento ma,in realtà, è un certo modello di vita che va ripensato.
L'alibi è l'istinto,il degrado generalizzato dei valori,la mancanza di punti di riferimento ma,in realtà, è un certo modello di vita che va ripensato.
CLEOPATRA , Lunedì 17/09/2012
8 commenti:
Quando leggo di certe cose, mi monta una rabbia che non hai idea. Vorrei avere per le mani anche solo cinque minuti quei bastardi che toccano i bambini.
E' aberrante...è questo l'aggettivo più giusto. Io sarei per la castrazione chimica. Che schifo..mi prende lo stomaco e mi monta una rabbia senza confini !
Io disapprovo profondamente...ma la povertà fà si che lo sfruttamento sia ben accetto. Inutile storcere il naso, con il perbenismo, dove c'è povertà puoi fare tutto anche comprare un killer per 100 euro. La riflessione da fare forte è che il sud del mondo in qualche modo dovrebbe svilupparsi economicamente e non avremmo più di questi problemi "etici"
Un orrore tra gli orrori...
La cosa più tragica è che questo obbrobrio è in continuo aumento e come le coscienze della gente sia in continua diminuzione!!!!
Rabbia e rabbia.
Quoto Kyra.
E badate bene che per trovare il sud del mondo non è necessario andare chissà dove.
Un killer a 100 Euro, o una ragazzina a 50, li si trova anche qui da noi.
Quanto al sesso a pagamento, ricordo una bellissima scena di Novecento, di Bernardo Bertolucci, in cui i giovani Olmo Dalcò (Gerard Depardieu) ed Alfredo Berlinghieri (Robert De Niro) vanno a letto insieme con una ragazza.
A un certo punto De Niro tira fuori i quattrini e Depardieu gli chiede perchè la sta pagando.
Lui risponde "Ma non vedi che è una puttana?", e l'altro, buttando via con rabbia i soldi, dice "Sono i tuoi soldi che la fanno puttana".
Dopodichè, per tornare al commento di Kyra, la ragazza si precipita a raccattare le banconote...
leggendo queste cose monta la rabbia e ci si chiede in continuazione come si possano compiere simili atti
Rabbia e disgusto. In galera e gettare via la chiave. E pensare che certe bestie ci camminano a volte di fianco....
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