Sul finire del 1976, Kingston, capitale della Giamaica, è una polveriera sul
punto di esplodere. Incombono le elezioni governative e le opposte fazioni
politiche non se le mandano certo a dire : in città regna la paura e si
susseguono, senza soluzione di continuità, attentati, sparatorie e pestaggi. In
questo clima arroventato, sta per svolgersi il festival reggae Smile Giamaica,
e star della serata sono Bob Marley e i suoi Wailers, invitati a esibirsi dall’uscente
governo giamaicano. Sui manifesti dell’evento infatti è scritto a caratteri
cubitali “ Concerto presentato da Bob Marley in associazione con il
dipartimento culturale del Governo della Giamaica “. Dal momento che in passato
Marley aveva già suonato su invito del PNP, il partito che detiene il potere
nell’isola, l’opposizione attacca senza mezzi termini il cantante, accusandolo
di fare il gioco propagandistico dell’enstablishment. Bob Marley, che per
partecipare al festivval, rientra a Kingston dopo un lungo periodo d’assenza, non
è informato sulla situazione interna, e ritiene che, a prescindere dai fermenti
politici, lui sia comunque considerato un sorta di eroe nazionale super partes,
amato e venerato dal suo popolo. Ma si
sbaglia, si sbaglia di grosso. Il 3 dicembre, poco prima del tramonto, la villa
nella quale Bob Marley risiede in compagnia della propria famiglia e di alcuni
membri del proprio entourage, viene assaltata da un gruppo di facinorosi. Cinque
colpi d’arma da fuoco infrangono una vetrata e quattro colpiscono all’inguine
Don Taylor, agente di Marley, che si accascia a terra in un lago di sangue.
Un
proiettile colpisce Rita, la moglie del cantante, ferendola di striscio alla
testa, mentre un altro proiettile, dopo essere rimbalzato sul muro, si conficca
nel braccio sinistro di Bob, lambendogli il petto. Potrebbe essere
una carneficina, ma interviene la polizia e gli assalitori si dileguano nella
notte. Marley adesso capisce di non essere più un intoccabile e ha paura che l’episodio
possa ripetersi: mancano due giorni all’esibizione e salire su quel
palco comporta un rischio altissimo. Quando la notizia dell’attentato diventa
di dominio pubblico, nessuno infatti si
aspetta che Marley partecipi al Festival, anzi lo danno già in partenza da
Kingston (cosa che peraltro avviene subito dopo l’esibizione). Invece Bob e i suoi
The Wailers decidono egualmente di suonare. Il cantante, nonostante la ferita
al braccio, che gli impedisce di imbracciare la sua mitica Gibson, apre il
concerto con una versione strepitosa di War, tratta da Rastaman Vibration : la
massa di dreadlocks si scuote al ritmo sincopato della canzone, Marley sorride,
parodiando l’atto di sparare, e canta “ That
until the basic human rights are equally guaranteed to all, without regard to
race dis a war !” Quando, qualche
tempo dopo, un giornalista chiese a Marley perché, nonostante tutto quello che
fosse successo, quella sera avesse comunque trovato il coraggio di esibirsi,
Bob rispose : "Perché se le
persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un
giorno libero, come potrei farlo io?!".
PS : esistono sul web filmati di repertorio relativi allo Smile Jamaica festival, ma la qualità audio e video è assai modesta. Godetevi quindi la canzone in questo video risalente a tre anni dopo ( Amandla Festival 1979 ).
Blackswan, lunedì 24/12/2012.
15 commenti:
Black, amico mio,
ho letto il tuo racconto tutto d'un fiaato, come al solito e neanche faccio lo spiritoso.
Ma oggi non ti commento e ti auguro solo di trascorrere ore, giorni sereni con le persone che ami.
Poi verranno le settimane, mesi, stagioni, anni, lustri........
Buon Natale. Che in questi giorni il mondo fermi la sua corsa spasmodica e ci conceda di vivere. Sereni.
A modo l'oro questi artisti sono stati degli eroi. Questo mi piace tantissimo, lo ascolto volentierissimo! Grazie Nick.
Volevo commentare e salutare l'ultimo post del Duca nel granducato di Moletania, ma i commenti mi sono preclusi. Allora se non ti dispiace ne approfitto, visto che il suo commento mi troneggia sulla testa! @ Granduca..at cialut cun tot e cuor! Ti ho letto sempre e mi sono divertita tantissimo. terrò cara la tua poesia d'amore alla zuppa inglese e ti auguro di essere contraccambiato da lei per il resto della tua vita. Ritorna presto..ti auguro serenità sua superiorità. :))
Bleck spero che il Duca lo legga altrimenti fai da tramite per favore ci tengo che riceva i miei saluti Grazie tanto.
Mi accodo anch'io al Granduca e non commento.
Ti abbraccio e ti auguro di trascorrere giorni tranquilli e sereni, fatti di relax buone lletture e prificue scritture...
Poi si vedrá.
Auguri, my Friend :-))))))))))))))))
Un racconto che tiene lì, appesi...
Conosco questi fatti..Bob è stato uno dei miei miti in età adolescenziale, post adolescenziale..e lo è anche ora. E' un uomo che ammiro proprio per i messaggi di pace e speranza che ha donato al mondo. E la sua frase "Perché se le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero, come potrei farlo io?!"..bé, è fantastica, e riassume il senso del suo essere.
Ciao :)
Non conoscevo così bene i fatti...Per il resto in mancanza di "fantasia",
copio e incollo da M4ry
Ciao e Auguri a tutti
Ho sempre ascoltato poco Bob Marley, un tempo frequentavo persone che lo adoravano, e quando sento parlare troppo di qualcuno o di una musica me ne distacco per non essere travolta dalla massa. Alcune canzoni però mi piacciono, questa non la conoscevo. La storia è di quelle che mi fanno sentire piccola e inutile; e allo stesso tempo mi fa ripensare a chi mi aveva martellata con Bob Marley, senza mai raccontarmi una storia del genere, di un impegno che forse sta dietro a tutte le sue canzoni e esibizioni, ma io non lo immaginavo nemmeno.
Cia'
:)
Mitico...
Un abbraccio festoso!
Ne approfitto per augurarti un felicissimo Natale (ma nche dopo, eh).
Mai post poteva essere più indicato per la vigilia del Natale , che questo scelto da te, caro amico.
Mitico il personaggio e mitica la canzone!
Grazie di cuore!
Grande Bob!!!
Impressionante questo episodio, che avevo dimenticato! Quanta strada ancora da fare per dare pace e un po' di speranza all'umanità!
@ Granduca : Mon amì, ricambio con tutto il cuore gli auguri. A prestissimo ! :)
@ Galadriel : lo farò senz'altro carissima. Ti ringrazio per tutte le belle parole e ti auguro un Felice Natale :)
@ Irriverent : tanti, tanti cari auguri di Buon Natale, Irriverent :) Smack!
@ Gioia : A tenerci appesi sono le rastaman vibrations :)
@ Mary : Era un grandissimo musicista e soprattutto un grande uomo di pace.Sono trent'anni che mi manca.
@ Badit : tanti cari auguri di Buon Natale anche a te :)
@ Elle : ci sono cose egregie che sono diventate di massa perchè hanno rappresentato una generazione o un modo di essere. Marley è diventato un'icona, ma la sua musica resta unica.
@ Arianna : ricambio ! :)
@ Firma : tanti carissimi auguri anche a te e famiglia :)
@ Nella : A Natale mi vengono pensieri Peace & Love :)
@ Enly : Grandissimo !
@ Adriano : La strada è lunga, ma l'importante è che qualcuno abbia già cominciato il cammino :)
Un saluto solo per augurarti Buon Natale amico mio.
Posta un commento