Domandatevi quale potrebbe essere il suono di un rock che sgorga
dalle viscere della terra. Primordiale, selvaggio, devastante. Un ruggito nel
cuore della savana, uno schiantarsi di onde sotto un cielo nero come la pece,
il forsennato soffiare della sabbia scatenato da una tempesta nel deserto, l’urlo
del vento tra la pioggia che flagella incessantemente. Un rock terrorizzante e
maestoso, travolgente e definitivo. Volete ascoltarlo ? Allora, mettete nel
lettore Earth Rocker, decimo album in studio degli americani Clutch, eroi in
patria, e sconosciuti, o quasi, dalle nostre parti. A meno che ovviamente non
amiate quel rock costretto alla nicchia dall’italiota inconsapevolezza
musicale. Perché, in questo caso, difficilmente vi saranno sfuggiti alcuni
dischi spettacolari dei nostri eroi come Blast Tyrant del 2004 o From Beale
Street To Oblivion del 2007. Oggi, dopo ormai vent’anni di onoratissima
carriera, i Clutch sfornano il loro disco più bello e quello che, se non
esistessero altri generi e non mancassero ancora parecchi mesi alla fine dell’anno,
sarebbe fin da subito accreditabile come il migliore del 2013. Una sola ballata
in acido, Gone Cold, posta esattamente a metà dell’album, in cui Neil Fallon,
si traforma in un crooner di razza per dimostrarci che i “ragazzi” sanno
rallentare i tempi con la stessa intensità con cui sanno accelerarli. Il resto,
invece, fila via con la furia omicida di un serial killer assetato di sangue. Quindi,
se cercate un attimo di tregua e amate il profumo delle mammole sfiorate dalla
rugiada, girate al largo. Ma se volete farvi travolgere da uno tsunami hard, roba
da farvi venire la permanente se lo ascoltate in cuffia, sono certo che consumerete
il cd, perché in scaletta non c’è una sola canzone che non sia in grado di
tramortire anche il rocker più scafato. Stoner, hard rock e una spruzzata di
blues (la funambolica D.C. Sound Attack !: che goduria quel campanaccio
strapazzato a metà brano!) e un lotto di canzoni da togliere il fiato, come il
trittico iniziale (Earth Rocker, Crucial Velocity e Mr. Fredoom) che vince l’Oscar
per la miglior iniezione di adrenalina in circolazione da mesi a questa parte. Roba
che nemmeno Tarantino in Django Unchained.
VOTO : 8,5
Blackswan, sabato 04/05/2013
7 commenti:
Ultimamente sei fissato con le parrucchiere o sbaglio ? ;)
Io sono in fase rugiada sulle mammole ma un po' di rock serio per le emergenze non lo rifiuto mai. Solo non ho capito il riferimento a Tarantino, parli della colonna sonora 'adrenalinica' o del film in sé?
O della sua interpretazione??
@ Elle : intendevo che il filotto iniziale del disco è adrenalinico come la regia di tarantino in Django :)
Mi ricorda molto il buon vecchio hard rock che mi consegnò, così tanti anni fa, dritta dritta nelle braccia del punk!
E mette voglia di saltare! :)
Ccidenti, da un polo all'altro...tu mai mezze misure, eeeh?
Con il mood ci siamo sicuramente di piú. Roba davvero tosta: da tapis roulant compilation.
Minch.. Mi piace! C'è stato un momento della mia vita che imbracciando un basso lo suonavo come un chitarra...Qui,al contrario, il chitarrista percuote la chitarra come un basso.Grande!
..Avrei ascoltato volentieri il blues..
@ Mist : io ho fatto il percorso inverso. Fu il buon vecchio punk che mi consegnò dritto dritto nelle mani dell'hard rock :)
@ Irriverent : è la musica.Come scrivevi ieri, se è buona non conosce mezze misure :)
@ Mr Hyde : non ho trovato il filmato di quella canzone,ahimè. Pagherei per vederti percuotere il basso come una chitarra :)
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