Segnatevelo
nella vostra wish list, perché questo è uno dei dischi più belli dell’anno : geniale,
anarcoide, completamente folle. Forse sarebbe bastato un rapido sguardo alla
copertina per capire con chi abbiamo a che fare. Gli Hidden Masters, tre
ragazzi scozzesi provenienti da Glasgow, compaiono in foto, elegantemente
agghindati in fogge quasi ottocentesche. Un’ immagine che trasmette l’idea di
accingersi ad ascoltare una musica molto austera oppure un folk rock a stelle e
strisce legatissimo alle radici. Poi, quando si guarda con maggiore attenzione
la cover, si comprende lo sfottò che sovverte ogni aspettativa : Alasdair C
Mitchell, bassista del gruppo, è vestito da donna. Ed è questo il leit motiv,
il filo conduttore di Of This And Other Worlds : spiazzare, sorprendere,
disorientare. La scaletta del disco è infatti composta da dieci canzoni che
sballottano l’ignaro ascoltatore da un genere all’altro, tra iperboli,
intuizioni naif e colpi di scena da teatro dell’assurdo. Il minutaggio diventa
un contenitore, la canzone un recinto entro il quale condensare una miriade di
idee che, seppur legate tra un loro da un filo di lucida follia (immedesimarsi è
il gioco), finiscono per far deragliare dopo pochi metri il treno della nostra
comprensione. Anni ’60 e ’70, psichedelica, pop, prog rock e qualche
spruzzatina di hard sono gli elementi di un collage musicale estremo, che
configura un caravanserraglio di suoni e melodie retrò eccitate da una ritmica
arrembante e obliqua. Uno zibaldone musicale perfettamente centrato dal quale
emergono dal passato spiritelli mattacchioni che amano citare, senza farsi
troppe paranoie, gli Yes di Time And A Word, i Cream di Disraeli Gears e i 13th
Floor Elevators di Psychedelic Sounds. Tuttavia, se dovessi trovare la
definizione più corretta per aiutare l’ascoltatore a districarsi nel mondo
cangiante degli Hidden Masters, oserei dire che Of This And Other Worlds sembra
un disco dei Beatles più psichedelici (Magical Mistery Tour?) suonato dai Nice
di Keith Emerson. Loro, peraltro, sono anche tecnicamente ineccepibili, a
dimostrazione che si può essere folli avendo sotto due palle così. Pertanto, se
la curiosità è per voi pane quotidiano e cercate qualcosa che scalci da tergo
le convenzioni, lasciatevi pure sedurre dall’art-rock degli Hidden Masters :
sarà una goduria totale.
VOTO
: 9
Di
seguito il link per ascoltare un paio di canzoni tratte dal disco :
https://soundcloud.com/hidden-masters
Blackswan, mercoledì 26/06/2013
5 commenti:
Ho ascoltato 2 canzoni che mi sono piaciute parecchio.
L'aggettivo geniale però lo avrei speso se l'album fosse uscito nel 65...ma visto che sono scozzesi diciamo che va bene così ;)
@ Euterpe : il disco è davvero superlativo e ogni singolo brano racchiude delle perle inaspettate. forse hai ragione. Però è anche vero che dischi come questo,quantomeno dischi così eclettici, oggi è proprio difficile ascoltarne.
Della serie «chi non muore si rivede» torno a leggerti. E trovo un consiglio che penso mi piacerà. Ascolterò sicuramente.
@ Nora : Ciao, Nora, ben tornata ! E a questo punto, buon ascolto :)
Adoro tutto del "Magical Mistery Tour"!
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