Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo.
"Le donne di Forza Italia in nero. Berlusconi manco le ha riconosciute da vestite ".
Spinoza, su "Il Fatto Quotidiano"
Il 27 novembre è arrivato e il Cavaliere è decaduto. " Si chiude un altro capitolo, quello della storia dello strapotere giudiziario sulla politica ", argomentava, in difesa del suo padrone, un'accorata Anna Maria Bernini dallo scranno del Senato, con un look vedovile per l'occasione. " Onorevoli colleghi, quello che per voi è un 25 aprile è, in realtà, un 8 settembre del sistema democratico " . E concludeva l'intervento citando, niente meno, che un passo di Bertold Brecht. Vestite in total black, le donne di Forza Italia (a eccezione di Alessandra Mussolini) hanno celebrato la giornata di lutto per la democrazia. Al Senato, non sono mancate note di folclore che hanno visto come protagonista
un'irruente Mussolini scagliarsi contro il Nuovo Centro Destra e in particolare contro il suo fondatore, Angelino Alfano, definendolo " piranha ". " Preferisco chiamarlo Lino, perchè di Angelino non ha proprio nulla !", inveiva l'amazzone Alessandra. E poi, come non citare la rissa tra il sanguigno Sandro Bondi e Roberto Formigoni (compagni di partito, fino a poco tempo fa) che tra un " Vergogna" e l'altro stavano venendo alle mani costringendo l'intervento dei commessi per separarli ? Mentre il Senato votava, il Cavaliere (protetto da giubbotto antiproiettile, pare) durante la manifestazione davanti a Palazzo Grazioli urlava al colpo di stato scandendo stancamente che loro, a differenza dei comunisti, non vivono nell'invidia e nell'odio. Proprio in quella piazza si consumava l'ennesimo teatrino di un manipolo di figuranti che con bandiere e striscioni ripetevano come elefanti ammaestrati "Forza Silvio" senza sapere nemmeno il motivo di quel consesso. E come non citare i titoli di alcune testate di "regime"? "Fine della libertà", titolava " Il Giornale" on line di Sallusti in varie lingue, tra cui in cinese. Sul quotidiano " Il Foglio" di Ferrara, campeggiava :"Decaduto per sentenza politica " mentre " Libero " di Belpietro, in prima pagina, apriva con
"Berlusconi decaduto. Il Parlamento si suicida". E, in tutto ciò, lady Pascale, poteva mai tacere ? "Ma va là", direbbe l'avvocato Ghedini. Il low profile è decisamente out per questi personaggi degni di un reality show. La Jackie Kennedy de noantri, ha avuto la faccia tosta di tirare in ballo, perfino, Papa Francesco. "Lancio un appello al Papa. Un appello, affinchè mi riceva e ascolti la storia di Berlusconi. La grazia ? Avevo pensato di scriverla io la lettera. Avevo pensato di andare al Quirinale da Napolitano". Come non far proprio l'invito di Maurizio Crozza : "Pascale, mangiati un calippo!" ?. E ' inutile ricordare alla tenace ragazzotta che la grazia presuppone il pentimento e l'assenza di carichi pendenti. Suvvia, non sottilizziamo...l'importante è sproloquiare, fare rumore e gettare fumo. E,
soprattutto, l'importante è apparire. In questo, ha imparato bene la lezione dal suo attempato boy friend! In questa cornice dal sapore vagamente fantozziano, l'unico ad aver dimostrato un certo equilibrio e senso della misura è stato il cane Dudù. Con grande amarezza, concludo che nemmeno il " Teatro dell'assurdo " di Eugène Ionesco avrebbe equiparato tanta idiozia. Ma questo è un altro discorso. Francesca Pascale intervistata dal "Corriere della Sera", a proposito del suo fidanzato: "Vorrei portarmelo via, allontanare il mio uomo da chi lo odia per preservarlo dai colpi e dall'umiliazione ingiusta...Da cittadina libera soffro, perchè il Senato ha stracciato la mia scheda...Ci sono 10 milioni di italiani che hanno votato per Berlusconi. Non possono passare tutti per fuorilegge". E sul futuro, aggiunge: "Silvio, ed è la cosa che mi ha fatto innamorare di lui, non è nato per stare solo, per godersi le ricchezze. E' contro la sua natura. Per lui la politica è la forma della sua donazione agli altri ". Innanzitutto, la domanda che mi pongo è perchè i giornalisti la intervistano. In secondo luogo, mi chiedo cosa stia aspettando la Pascale a portarselo via.
Marina Berlusconi, dopo la decadenza del padre: "La politica si pentirà di essersi arresa alla magistratura. Il Paese si vergogni. Mio padre resta leader". Si vergogni tuo padre nei confronti del Paese per avere frodato il fisco.
Antonio Razzi (senatore FI) dopo la decadenza del Cavaliere: "La legge non è più uguale pe' tutti. Mezza Italia ha fatto frote fiscale (cito testualmente) e se la prendono con lui ! Chi non mai fatto frote fiscale?" . Un personaggio da cinepanettone di vanziniana memoria...Qualche giorno fa, aveva dichiarato alla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora" di essere disposto ad andare in carcere al posto di Berlusconi e che tanto in galera c'è la televisione e così il Presidente può lavorare per il bene dell'Italia. Un bell'esempio di cultura italiana.
Il 27 novembre è arrivato e il Cavaliere è decaduto. " Si chiude un altro capitolo, quello della storia dello strapotere giudiziario sulla politica ", argomentava, in difesa del suo padrone, un'accorata Anna Maria Bernini dallo scranno del Senato, con un look vedovile per l'occasione. " Onorevoli colleghi, quello che per voi è un 25 aprile è, in realtà, un 8 settembre del sistema democratico " . E concludeva l'intervento citando, niente meno, che un passo di Bertold Brecht. Vestite in total black, le donne di Forza Italia (a eccezione di Alessandra Mussolini) hanno celebrato la giornata di lutto per la democrazia. Al Senato, non sono mancate note di folclore che hanno visto come protagonista
un'irruente Mussolini scagliarsi contro il Nuovo Centro Destra e in particolare contro il suo fondatore, Angelino Alfano, definendolo " piranha ". " Preferisco chiamarlo Lino, perchè di Angelino non ha proprio nulla !", inveiva l'amazzone Alessandra. E poi, come non citare la rissa tra il sanguigno Sandro Bondi e Roberto Formigoni (compagni di partito, fino a poco tempo fa) che tra un " Vergogna" e l'altro stavano venendo alle mani costringendo l'intervento dei commessi per separarli ? Mentre il Senato votava, il Cavaliere (protetto da giubbotto antiproiettile, pare) durante la manifestazione davanti a Palazzo Grazioli urlava al colpo di stato scandendo stancamente che loro, a differenza dei comunisti, non vivono nell'invidia e nell'odio. Proprio in quella piazza si consumava l'ennesimo teatrino di un manipolo di figuranti che con bandiere e striscioni ripetevano come elefanti ammaestrati "Forza Silvio" senza sapere nemmeno il motivo di quel consesso. E come non citare i titoli di alcune testate di "regime"? "Fine della libertà", titolava " Il Giornale" on line di Sallusti in varie lingue, tra cui in cinese. Sul quotidiano " Il Foglio" di Ferrara, campeggiava :"Decaduto per sentenza politica " mentre " Libero " di Belpietro, in prima pagina, apriva con
"Berlusconi decaduto. Il Parlamento si suicida". E, in tutto ciò, lady Pascale, poteva mai tacere ? "Ma va là", direbbe l'avvocato Ghedini. Il low profile è decisamente out per questi personaggi degni di un reality show. La Jackie Kennedy de noantri, ha avuto la faccia tosta di tirare in ballo, perfino, Papa Francesco. "Lancio un appello al Papa. Un appello, affinchè mi riceva e ascolti la storia di Berlusconi. La grazia ? Avevo pensato di scriverla io la lettera. Avevo pensato di andare al Quirinale da Napolitano". Come non far proprio l'invito di Maurizio Crozza : "Pascale, mangiati un calippo!" ?. E ' inutile ricordare alla tenace ragazzotta che la grazia presuppone il pentimento e l'assenza di carichi pendenti. Suvvia, non sottilizziamo...l'importante è sproloquiare, fare rumore e gettare fumo. E,
soprattutto, l'importante è apparire. In questo, ha imparato bene la lezione dal suo attempato boy friend! In questa cornice dal sapore vagamente fantozziano, l'unico ad aver dimostrato un certo equilibrio e senso della misura è stato il cane Dudù. Con grande amarezza, concludo che nemmeno il " Teatro dell'assurdo " di Eugène Ionesco avrebbe equiparato tanta idiozia. Ma questo è un altro discorso. Francesca Pascale intervistata dal "Corriere della Sera", a proposito del suo fidanzato: "Vorrei portarmelo via, allontanare il mio uomo da chi lo odia per preservarlo dai colpi e dall'umiliazione ingiusta...Da cittadina libera soffro, perchè il Senato ha stracciato la mia scheda...Ci sono 10 milioni di italiani che hanno votato per Berlusconi. Non possono passare tutti per fuorilegge". E sul futuro, aggiunge: "Silvio, ed è la cosa che mi ha fatto innamorare di lui, non è nato per stare solo, per godersi le ricchezze. E' contro la sua natura. Per lui la politica è la forma della sua donazione agli altri ". Innanzitutto, la domanda che mi pongo è perchè i giornalisti la intervistano. In secondo luogo, mi chiedo cosa stia aspettando la Pascale a portarselo via.
Marina Berlusconi, dopo la decadenza del padre: "La politica si pentirà di essersi arresa alla magistratura. Il Paese si vergogni. Mio padre resta leader". Si vergogni tuo padre nei confronti del Paese per avere frodato il fisco.
Antonio Razzi (senatore FI) dopo la decadenza del Cavaliere: "La legge non è più uguale pe' tutti. Mezza Italia ha fatto frote fiscale (cito testualmente) e se la prendono con lui ! Chi non mai fatto frote fiscale?" . Un personaggio da cinepanettone di vanziniana memoria...Qualche giorno fa, aveva dichiarato alla trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora" di essere disposto ad andare in carcere al posto di Berlusconi e che tanto in galera c'è la televisione e così il Presidente può lavorare per il bene dell'Italia. Un bell'esempio di cultura italiana.
Cleopatra, lunedì 02/12/2013
1 commento:
Ecco cosa mi girava in testa e non riuscivo a esprimere a parole: FANTOZZIANO !
Un'anlisi perfetta di quella coppia scoppiata.
Cristiana
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