Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
"Il progetto del Mose potrebbe essere bloccato proprio durante la fase finale dei lavori. Dicevano così anche della P2 (al momento, la sola opera non interessata da episodi di corruzione rimane il tunnel della Gelmini)"
(Spinoza).
Cos'altro deve succedere in questo Paese? Altro che politica, siamo allo psicodramma. Dopo le Europee e il "cappotto elettorale" di Renzi che sventola baldanzosamente il "suo" 40,8% di preferenze (badate bene, il 40,8% corrisponde più o meno ad un quarto della popolazione, se consideriamo un astensionismo del 45%), sembra che la corruzione abbia le ore contate. Sembra. Arriva Raffaele Cantone, di fresca nomina a Presidente dell'Autorità anticorruzione e tutto è a posto. Corrotti e corruttori sono avvisati. La festa è finita. Intanto, i "calci nel sedere" e i "tutti a casa" naufragano sullo scoglio di un emendamento votato alla Camera da Lega, Forza Italia (guarda che caso!) e Pd che prevede il riconoscimento di un risarcimento dei danni patrimoniali a favore di chi è rimasto vittima di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere da un magistrato in caso di
"violazione manifesta del diritto" o con dolo o colpa grave, ovvero per diniego di giustizia. Chi è stato privato della libertà personale può agire, dunque, contro lo Stato e contro il giudicante ritenuto colpevole. In pratica, si profila la responsabilità diretta dei magistrati che, con l'emendamento della Lega, nella persona di Gianluca Pini, non ha eguali in Europa. Immaginate che musica per le orecchie di quei partiti coinvolti in scandali legati alla corruzione e concussione. Il "Mahatma" Roberto Giachetti, noto anche per gli scioperi della fame di pannelliana memoria e renziano "de' fero", ha votato a favore dell'emendamento leghista sulla responsabilità civile dei magistrati.
"Respingo al mittente l'accusa che io abbia assunto una posizione contro le toghe", puntualizza Giachetti. "E' dal 1987, dal primo referendum radicale che mi batto per la responsabilità civile dei magistrati...Ci ho messo la faccia,
facendo pubblica dichiarazione di voto...Faranno benissimo i magistrati a essere più attenti, se dovranno decidere sulla vita delle persone. Non devono esserci più casi Tortora. Nessuno scambio con il centrodestra". Urca, che
tempismo. In pieno scandalo Expo e Mose, la politica pensa bene di rendere più impervio il percorso ai magistrati. Non ti bastava applicare la legge già esistente sulla responsabilità civile, caro Giachetti? "Una tempesta in un
bicchiere d'acqua", minimizza il mandarino Matteo da Pechino. Ne vedremo delle belle quando la parola passerà al Senato. Ma i dolori del giovane Werther- Renzi continuano con la perdita, ai ballottaggi, delle roccaforti rosse come Livorno (passata al M5S) e Perugia (aggiudicata da Forza Italia). Ci si è messo pure quel cattivone di Giorgio Orsoni, l'ex sindaco di Venezia, che ha lanciato strali contro tutti e quel discolo di Corradino Mineo, estromesso dalla
Commissione Affari costituzionali del Senato, reo di aver espresso dure critiche al Governo sul disegno di legge per la riforma del Senato."Maria Elena Boschi è la conseguenza della parità di genere...Matteo è come un ragazzino
autistico: lo vorresti proteggere, perchè tante cose non le sa, però se lo metti a ragionare di politica e di rapporti di forza, suona". Scoppia la bomba e Mineo si scusa per i toni. "Non ho preso il 41% per lasciare il futuro del Paese a Mineo", replica uno stizzito Renzi che, nella coniugazione verbale, sottolinea il connotato personale della vittoria. Matteo il Monarca, quello della "profonda sintonia" con Silvietto, quello dell' "Enricostaisereno", si mostra puntualmente recalcitrante alle critiche e al confronto. E' davvero strano questo paese : quando il protagonista di certe sortite, si chiama Beppe Grillo, l'appellativo di dittatore si spreca. Matteo, invece, è solo un ragazzo fortunato.
Mario Mauro (ex Ministro della Difesa) a proposito della sua sostituzione in Commissione Affari Istituzionali del Senato, secondo lui dovuta alla "manina o manona di Renzi", precisa: "Io voglio da sempre la riforma del Senato del titolo V, ma ho compreso da questa circostanza che se non ci si concepisce come il Dudù di Renzi, difficilmente si può partecipare a questo lavoro".
Diego Della Valle (patron di Tod's) : "Di questo governo ho incontrato 5 ministri: 2 bravi e 3 emeriti deficienti".
Flavio Briatore su Matteo Renzi: "Credo che Berlusconi abbia trovato il suo numero uno: è Renzi. Renzi è un bulldozer. E' uno che va avanti, va avanti, va avanti, speriamo che lo lascino andare avanti avanti avanti".
Federico Coccia (veterinario di Dudù) alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" , rivela che Dudù è malato: "Ha preso gli acari portati da Dudina".
Antonio Razzi (FI) su Renzi: "Ci ho parlato una volta, ci siamo incontrati al gabinetto. Mi piace il suo savar fe'. E' simpatico. Spruzza da tutti i lati la simpatia".
Cleopatra, lunedì 16/06/2014
"Il progetto del Mose potrebbe essere bloccato proprio durante la fase finale dei lavori. Dicevano così anche della P2 (al momento, la sola opera non interessata da episodi di corruzione rimane il tunnel della Gelmini)"
(Spinoza).
Cos'altro deve succedere in questo Paese? Altro che politica, siamo allo psicodramma. Dopo le Europee e il "cappotto elettorale" di Renzi che sventola baldanzosamente il "suo" 40,8% di preferenze (badate bene, il 40,8% corrisponde più o meno ad un quarto della popolazione, se consideriamo un astensionismo del 45%), sembra che la corruzione abbia le ore contate. Sembra. Arriva Raffaele Cantone, di fresca nomina a Presidente dell'Autorità anticorruzione e tutto è a posto. Corrotti e corruttori sono avvisati. La festa è finita. Intanto, i "calci nel sedere" e i "tutti a casa" naufragano sullo scoglio di un emendamento votato alla Camera da Lega, Forza Italia (guarda che caso!) e Pd che prevede il riconoscimento di un risarcimento dei danni patrimoniali a favore di chi è rimasto vittima di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere da un magistrato in caso di
"violazione manifesta del diritto" o con dolo o colpa grave, ovvero per diniego di giustizia. Chi è stato privato della libertà personale può agire, dunque, contro lo Stato e contro il giudicante ritenuto colpevole. In pratica, si profila la responsabilità diretta dei magistrati che, con l'emendamento della Lega, nella persona di Gianluca Pini, non ha eguali in Europa. Immaginate che musica per le orecchie di quei partiti coinvolti in scandali legati alla corruzione e concussione. Il "Mahatma" Roberto Giachetti, noto anche per gli scioperi della fame di pannelliana memoria e renziano "de' fero", ha votato a favore dell'emendamento leghista sulla responsabilità civile dei magistrati.
"Respingo al mittente l'accusa che io abbia assunto una posizione contro le toghe", puntualizza Giachetti. "E' dal 1987, dal primo referendum radicale che mi batto per la responsabilità civile dei magistrati...Ci ho messo la faccia,
facendo pubblica dichiarazione di voto...Faranno benissimo i magistrati a essere più attenti, se dovranno decidere sulla vita delle persone. Non devono esserci più casi Tortora. Nessuno scambio con il centrodestra". Urca, che
tempismo. In pieno scandalo Expo e Mose, la politica pensa bene di rendere più impervio il percorso ai magistrati. Non ti bastava applicare la legge già esistente sulla responsabilità civile, caro Giachetti? "Una tempesta in un
bicchiere d'acqua", minimizza il mandarino Matteo da Pechino. Ne vedremo delle belle quando la parola passerà al Senato. Ma i dolori del giovane Werther- Renzi continuano con la perdita, ai ballottaggi, delle roccaforti rosse come Livorno (passata al M5S) e Perugia (aggiudicata da Forza Italia). Ci si è messo pure quel cattivone di Giorgio Orsoni, l'ex sindaco di Venezia, che ha lanciato strali contro tutti e quel discolo di Corradino Mineo, estromesso dalla
Commissione Affari costituzionali del Senato, reo di aver espresso dure critiche al Governo sul disegno di legge per la riforma del Senato."Maria Elena Boschi è la conseguenza della parità di genere...Matteo è come un ragazzino
autistico: lo vorresti proteggere, perchè tante cose non le sa, però se lo metti a ragionare di politica e di rapporti di forza, suona". Scoppia la bomba e Mineo si scusa per i toni. "Non ho preso il 41% per lasciare il futuro del Paese a Mineo", replica uno stizzito Renzi che, nella coniugazione verbale, sottolinea il connotato personale della vittoria. Matteo il Monarca, quello della "profonda sintonia" con Silvietto, quello dell' "Enricostaisereno", si mostra puntualmente recalcitrante alle critiche e al confronto. E' davvero strano questo paese : quando il protagonista di certe sortite, si chiama Beppe Grillo, l'appellativo di dittatore si spreca. Matteo, invece, è solo un ragazzo fortunato.
Mario Mauro (ex Ministro della Difesa) a proposito della sua sostituzione in Commissione Affari Istituzionali del Senato, secondo lui dovuta alla "manina o manona di Renzi", precisa: "Io voglio da sempre la riforma del Senato del titolo V, ma ho compreso da questa circostanza che se non ci si concepisce come il Dudù di Renzi, difficilmente si può partecipare a questo lavoro".
Diego Della Valle (patron di Tod's) : "Di questo governo ho incontrato 5 ministri: 2 bravi e 3 emeriti deficienti".
Flavio Briatore su Matteo Renzi: "Credo che Berlusconi abbia trovato il suo numero uno: è Renzi. Renzi è un bulldozer. E' uno che va avanti, va avanti, va avanti, speriamo che lo lascino andare avanti avanti avanti".
Federico Coccia (veterinario di Dudù) alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" , rivela che Dudù è malato: "Ha preso gli acari portati da Dudina".
Antonio Razzi (FI) su Renzi: "Ci ho parlato una volta, ci siamo incontrati al gabinetto. Mi piace il suo savar fe'. E' simpatico. Spruzza da tutti i lati la simpatia".
Cleopatra, lunedì 16/06/2014
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