Pubblicato per la prima
volta nel 2000 (quando la valuta italiana era la lira e il cofanetto ne costava
centomila), ristampato nel 2012, questo box set rimane una vera chicca per
quanti amano la musica dello sfortunato chitarrista originario di Dallas (fra
quattro giorni, il 27 agosto, avrebbe compiuto sessant’anni), il blues texano e
più in generale, la chitarra elettrica. Tre cd e un dvd, oltre quattro ore di
musica, quarantanove brani, quasi tutti dal vivo, molti dei quali costituiti da
takes non pubblicati precedentemente e pescati dagli archivi (pare nutritissimi)
della Estate SRV, la fondazione costituita dal fratello Jimmie per custodire la
memoria e divulgare, a distanza di anni dalla morte, il credo chitarristico del
grande Stevie. La confezione è curatissima, a partire dalla copertina, che riproduce
a grandezza naturale il blocco d’inerzia del vibrato della mitica Number One (l’amatissima
e consumatissima Mongrel Strat del 1959 con finitura sunburst, acquistata da
Stevie in un negozio di Austin nel 1976), a cui si aggiunge un booklet di
settanta pagine circa, ricco di materiale fotografico, testimonianze e una
precisa ricostruzione discografica delle opere dell’artista. Per quanto
riguarda il contenuto musicale, non ci sarebbe nemmeno da spendere due righe,
dal momento che è ovvio che ci troviamo davanti a uno dei più grandi talenti
chitarristici di sempre. Ad ogni buon conto, nei tre cd troverete autentiche
rarità (una registrazione degli esordi quando militava nei Cobras di Paul Ray), duetti importanti (Albert King, AC Reed, il fratello Jimmie, etc) e addirittura alcuni brani tratti dall’ultimo concerto di Stevie, quello all’Alpine
Valley di East Troy nel Winsconsin, conclusosi proprio poche ore prima di
salire a bordo dell’elicottero che gli sarà fatale. Anche il Dvd è un’autentica
goduria. Cinque brani registrati durante la trasmissione televisiva Austin City
Limits, programma di culto per tutti gli appassionati di blues. Un cofanetto
prezioso per coloro che vogliono possedere tutto, ma proprio tutto, quello che riguarda Vaughan e uno strumento indispensabile per
i neofiti che vogliono conoscere una delle chitarre più importanti e geniali
del blues moderno.
Blackswan, sabato 23/08/2014
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