Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
Sul ponte sventola balena bianca (non me ne voglia
Franco Battiato).
Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica...e
vissero tutti felici e (s)contenti. Giulivi e festanti tutti i piddini che, tra
applausi scroscianti e lacrimucce di commozione, hanno salutato il nuovo
Presidente in carica. Volti torvi e accigliati quelli del centrodestra. O di
quello che ne è rimasto.
La balena bianca riemerge - ammesso che sia mai
scomparsa dai nostri lidi - e il caimano affonda. Per il momento,
almeno.
Per Silvietto sono davvero tempi di vacche magre. Non
gliene va dritta una, ultimamente. Matteone che, sul più bello, gli ruba la
scena, i giudici che non gli consentono di essere presente a Roma nei giorni
cruciali dell'elezione della più alta carica istituzionale, il Milan che
sprofonda in classifica. E ora ci si mette pure Forza Italia che sembra
seguire, fatalmente, le sorti del club rossonero. Per non parlare di quel
voltagabbana di Angelino Alfano che da scheda bianca ha, poi, ritrattato,
sostenendo la candidatura di Mattarella.
Un pasticciaccio brutto, ma la storia ci insegna che
abbiamo a che fare con un'araba fenice. Certo è che per l'ex Cavaliere il
declino politico sembra ormai ineluttabile.
Quel furbone di Matteo, intanto, si lecca i baffi.
Già, perchè con un colpo di teatro si è ripreso in mano il Pd, dimostrando a
tutti la sua leadership. Abilissimo giocatore, non c'è che dire. Ora, nel Pd
sembra regnare la pace e la fratellanza. Tutti insieme appassionatamente sotto
l'ombrello di Mattarella. E' bastato un nome per mettere in soffitta mal di
pancia, livori e screzi.
Solo quel bischero di Civati ha votato Prodi; poi, al
quarto scrutinio è rientrato nei ranghi, votando Mattarella."Il metodo
non va", precisa il querulo Pippo. D'altronde, è meglio un Pd oggi che
una sinistra domani. Se c'è qualcosa che non va è proprio quella indecente
sequela di schede con voti "targati" per identificare questa o quella
corrente "On. Mattarella", "Mattarella S." oppure
"On.Prof. Sergio Mattarella". Semplicemente vergognoso.
E mentre si archivia definitivamente l'era Napolitano
(la cui "longa manus" si è sentita nella partita per il Colle), il
nuovo inquilino del Quirinale si presenta in una veste minimal, all'insegna di
una sobrietà di stile che, da sempre, lo ha contraddistinto.
E' presto per dare un giudizio. Lo valuteremo sul
campo. Se difenderà la Costituzione, se sarà un fiero oppositore della
corruzione, se contrasterà una legge elettorale che vuole un Parlamento di
nominati ridando voce al popolo, se si adopererà per la difesa del welfare, dei
diritti dei lavoratori e delle classi più deboli, allora Mattarella sarà il mio
presidente. Ma questa, temo, è solo fantapolitica.
Antonio Razzi (FI): "Lo
so che tanti vorrebbero Razzi, Presidente della Repubblica, ma non sono all'
altezza...non perchè sono scemo, ma perchè per fare il Presidente devi essere
conosciuto in tutto il mondo e devi sapere tante tante leggi...e, io, di leggi
non me ne intendo assolutamente..."
Alessandra Mussolini, a proposito
della vittoria di Tsipras: "Siamo tutti contenti per questa vittoria di
Tsipras, che è un bonazzo...diciamolo, è un bonazzone".
Elisa Isoardi, balzata alla
cronaca rosa come probabile fiamma di Matteo Salvini: "Matteo Salvini è
una bella persona. Mi piace la sua grinta da leader giovane. E' uno che parla a
tutti...Matteo è più alto e più magro rispetto a quello che appare in tv. E'
molto meglio dal vivo, davvero. E poi per me, in un uomo, è importante il
cervello".
Roberto Calderoli (Lega): "Siamo passati dal Patto del Nazareno al 'Peto del Nazareno'
".
Cleopatra, lunedì 02/02/2015
2 commenti:
Mai mi era capitato di avvertire un così totale disinteresse per quello che accade in politica.
Questo consenso generalizzato su tutto, questo marciare allineati e coperti verso non si sa dove, ma tutti insieme, per carità, mi sta uccidendo.
A volte rimpiango il passato, ed è tutto dire.
Tutto va bene, tutto procede per il meglio. Nessun imprevisto all'orizzonte.
Comunque per non saper nè leggere, nè scrivere, io me ne resto in Moletania.
P.S.: legare le sorti di FI a quelle della gloriosa squadra (che non nomino, ma che ha la maglia rossonera) è un colpo al "Quore", a cui non so se riuscirò a sopravvivere. Soprattutto perchè è vero.
Un abbraccio.
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