Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo.
"...Avvertiamo il rischio che vengano meno le
condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare
verso una deriva autoritaria" (Silvio Berlusconi).
Per la serie: "il bue dice cornuto
all'asino". Silvietto chiagne e, nel frattempo, fotte. Dopo lo sgambetto
del Quirinale, l'ex Cavaliere alza la voce in una intervista al Tg5. Si sente
pugnalato alle spalle, il Patto del Nazareno è in frantumi. Almeno questo è
quanto vorrebbero farci credere. La verità non è che un'ennesima farsa che si
consuma davanti agli occhi dei cittadini onesti.
Una patetica pantomima dove aleggia la solita visione
manichea. Prima tutti nemici, tutti cospiratori. Poi, come per incanto, il bene
trionfa sul male. E allora, eccoli tutti insieme appassionatamente alla
cerimonia di insediamento del neo Presidente della Repubblica. Un condannato
che sfila tronfio nei salotti del Quirinale. Come se nulla fosse. Sorrisi
d'intesa, pacche sulle spalle. E' stato invitato, si dice, come segno di
pacificazione. Uno squallido teatro di figuranti e imbucati di ogni risma da
fare invidia persino a Cetto Laqualunque. Un redivivo Silvio, in gran spolvero,
truccato a dovere per l'occasione, con in tasca il solito repertorio di
piccinerie di cui non sentivamo la mancanza. Tra un braccio sulla spalla a
Nichi Vendola e un "birichino" rivolto a Renzi non ci ha risparmiato
il solito greve siparietto verso Rosy Bindi, rea di non essere una gnocca del
reame: "Non ci aspettavamo da un uomo, pardon, da una donna, tante
lacrime". Ora, a piangere è Silvio. E' stato tradito. Il partito gli
sfugge dalle mani ma lui lavora per il bene del Paese. Torna all'opposizione.
Voterà solo quello che lo convince (leggete: quello che gli conviene). Stiamo
sereni, dunque. Ma anche Matteo, lavora per noi. Lui è l'uomo della
Provvidenza. Ha ricompattato il Pd, ha messo all'angolo Silvietto, sta
riprendendo quota nei sondaggi e, intanto, si accaparra transfughi da altri
partiti. "Non c'è una campagna acquisti", si affretta a
precisare la Fata Turchina Boschi. Già, proprio lei. Quella che non era
presente al Consiglio dei Ministri, mentre si votava un provvedimento che
trasforma gli istituti di credito popolari in s.p.a. (il padre della ministra,
guarda caso, è vice presidente della Banca Popolare dell'Etruria). E guai a
parlare di conflitto di interessi.
"Questo è un anno felix", assicura
Matteo dall'Hangar Bicocca di Milano. L'unico Felix che ricordo è un gatto ed è
un cartone animato. Questi cialtroni non sono nemmeno la brutta copia del
Pulcino Pio.
Oliviero Toscani: "I veneti? Sono storicamente
un popolo di ubriaconi. Alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri...Basta
sentire l'accento veneto: è da vino".
Giuliano Amato, inizialmente indicato tra i possibili
successori di Giorgio Napolitano: "Dopo di me, Mattarella era il
mio preferito...".
Carlo Giovanardi, a proposito del caso Magherini per
la cui morte sono indagate 7 persone, tra carabinieri e volontari della Croce
Rossa, per omicidio colposo: "Magherini? Era strafatto di coca, ha dato
di matto, ha picchiato la gente".
Antonio Razzi, in collegamento con "La
Zanzara":" Sto qui al Parco dei Principi con Lino Banfi. Stiamo
vedendo di fare un film insieme. Siamo la coppia più bella del mondo..."
Cleopatra, lunedì 09/02/2015
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