A essere sinceri, non
avrei scommesso granché sul futuro dei Gallows per due ordini di motivi. In
primo luogo, perché la band originaria di Watford ha già raggiunto una vetta
creativa davvero notevole con il concept album, Grey Britain (2009), talmente
bello e convincente, da essere difficilmente replicabile; in secondo luogo, e
questa probabilmente è la ragione principale di tanta perplessità, per la diaspora
che ha visto allontanarsi dal gruppo, prima il carismatico leader e cantante,
Frank Carter, e successivamente il fratello di lui e chitarrista, Steph Carter.
Invece, dopo aver arruolato l’ex vocalist dei canadesi Alexisonfire, Wade Mac
Neil, l’altro chitarrista, Laurent Barnard, si è sobbarcato oneri e onori del
progetto, traghettando i Gallows fuori dalla palude, con un prescindibile album
(Gallows del 2012), e ora con un disco davvero buono, come questo Desolation
Sounds. Disco che, nei progetti della band, doveva essere pubblicato a novembre
del 2014 (le registrazioni erano state terminate durante l’estate dello stesso
anno), poi, in realtà, slittato ad aprile del 2015, per consentire l’uscita di
un Ep promozionale, Bonfire Season, contenente due diverse versioni della title
track e due cover. Desolation Sounds ci restituisce una band che, al netto delle
due gravi perdite di cui abbiamo scritto poco sopra, è riuscita a mantenere
saldo il timone e a proseguire, nonostante tutto, sulla rotta artisticamente coerente
tracciata fin dagli esordi di Orchestra Of The Wolves (2006). Le nuove canzoni,
non suonano abrasive come quelle contenute nel disco d’esordio, né possiedono
il fascino di un’opera complessa come Grey Britain; eppure, il livello di
scrittura si è mantenuto su un ottimo livello, e le bordate metal hard core, ammorbidite
un poco da qualche pennellata melodica, riescono ancora a farci sanguinare le
orecchie. L’ottimo interplay fra le due chitarre, la voce assassina di Mac Neil
e un pizzico di psichedelia a insaporire la pietanza, fanno di Desolation
Sounds un disco che di sicuro non cambierà la storia, ma che rappresenta per i
Gallows e per i loro fans una convincente pietra miliare da cui ripartire per
il futuro.
VOTO: 7
Blackswan, sabato 30/05/2015
1 commento:
Ho orchestra of Wolves dei Gallows.
Non è il mio genere ma non è male, in the belly of a shark mi prendeva super bene.
Poi non li ho più sentiti fino ad oggi..
questa Bon fire Season non mi piace niente, grazie comunque ;-)
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