venerdì 5 giugno 2015

WE ARE HARLOT - WE ARE HARLOT

Prima ancora che il disco d'esordio della band vedesse la luce, si era generato un discreto hype intorno al progetto We Are Harlot. Così, ormai da qualche settimana, la critica musicale in quota rock ha speso parole d'elogio, forse troppe, a proposito del combo di stanza a Los Angeles. Che, nonostante pubblichi il suo primo disco, non è certo composto da musicisti di primo pelo. Anzi. Alla chitarra, infatti, ritroviamo Jeff George, già alla corte dell'ex Skid Row, Sebastian Bach, mentre il microfono lo tiene in pugno, a onor del vero, alla grandissima, Danny Worsnop, vecchia conoscenza di tutti gli amanti del metalcore, per essere stato il frontman dei britannici Asking Alexandria. I due si frequentano fin dal 2010, diventano addirittura coinquilini e iniziano a pensare alla possibilità di dare una svolta alle rispettive carriere. Nascono così i We Are Harlot, a cui si aggiungono Brian Weaver al basso e Bruno Agra alla batteria. Tre anni di stop and go e di ripensamenti per limare e perfezionare le undici canzoni che compongono questo debutto. Un disco che, lungi da ogni pretesa di originalità (da questo punto di vista siamo proprio ai minimi storici), si fa apprezzare per una carica pazzesca, un disinibito desiderio di divertirsi e divertire e un tasso alcolico da paura. Un piccolo cuore di blues, che si percepisce solo sotto traccia, tonnellate di (classic) hard rock che guarda agli anni '80, versante Aereosmith, un pizzico di metal importato dall'esperienza di Worsnop (che ha cambiato radicalmente il modo di cantare ma che non è riiuscito a eliminare ogni scoria del passato) e un appeal radiofonico che trasforma molte delle canzoni contenute nell'album in possibili hits per rockettari incalliti. Un quadro d'insieme che mi ha fatto pensare a dei Buckcherry meno sleaze e più metal, o ai Black Stone Cherry depurati da ogni velleità southern. Una tracklist imperdibile per tutti coloro che amano il cazzeggio rock, i chitarroni e una musica tirata e senza pretese. Per tutti gli altri, da evitare come la peste.

VOTO: 6,5





Blackswan, venerdì 05/06/2015

 
 

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