Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra
e integralmente pubblichiamo
Non
se ne può più. L'Italia è in continua emergenza: emergenza migranti, emergenza
attentati, emergenza disoccupazione, emergenza rifiuti. Una tensione
permanente, costante, come quella che i partiti politici ci stanno
servendo a colazione, pranzo e a cena. Il busillis è la riforma del sistema di
voto, dopo la modifica dell'Italicum. Per chi non se ne fosse accorto, siamo in
piena campagna elettorale. Lo siamo da sempre o quasi, in realtà: dalle
elezioni europee alle amministrative, dal referendum sulle trivelle fino a
quello costituzionale, è un continuo disquisire su sbarramenti, liste bloccate,
collegi uninominali, sistema proporzionale, maggioritario e chi più ne ha, più
ne metta. Un florilegio semi serio di latinismi ricavati dal nome del relatore
della riforma: archiviato il Porcellum, come se si trattasse di vini pregiati,
ecco che compaiono il Rosatellum, il Verdinellum, il Toninellum e da ultimo, il
Tedeschellum. Proprio il modello "tedesco di Germania" pare avere
messo pace fra i tre dell'Ave Maria. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, Renzi,
Berlusconi e Grillo sembrano andare a nozze con il Tedeschellum, che a parte lo
sbarramento al 5% per i cosiddetti partitini, ripropone l'abominio della lista
bloccata. Proprio così: anche il "puro" Grillo, quello che tra un
vaffa e l'altro predicava il vade retro ad alleanze e a candidati nominati, ha
ceduto alle lusinghe dei capilista bloccati. E' il ritorno dei morti che
camminano, degli zombie, degli invotabili o impresentabili, se preferite.
" Accarezziamo i partiti, perchè tanto sono morti", tuonava Grillo.
Era il 2014. Da allora, tutto pare essersi trasformato, anche il Movimento 5
Stelle. E, a quanto sembra, non in meglio.
Cleopatra,
lunedì 05/06/2017
2 commenti:
Bel blog... complimenti
Grazie mille, Sonic :)
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