Wilko Johnson è quello che
si può definire un miracolato: nel 2013 gli avevano diagnosticato pochi mesi di
vita a causa di un aggressivo tumore al pancreas. Nessuna speranza, se non
quella di un’invasiva operazione di nove ore e la benevolenza del fato. Nel frattempo,
Johnson, insieme all’amico Roger Daltrey decise di pubblicare Going Back Home
(2014) una sorta di lascito testamentario, in cui rileggeva parte del proprio
repertorio (quello a firma Dr.
Fellgood e Solid Senders) con un’energia e una freschezza da far invidia a
un ragazzino. Oggi, Wilko ha sconfitto il brutto male ed è tornato a una vita
quasi normale. Non ha smesso di suonare, soprattutto, e questa è la notizia più
bella per tutti i fans del mitico chitarrista. I Keeo It To Myself testimonia
uno stato di salute tornato ottimale e ci regala un compendio imprescindibile
sulla carriera di uno dei chitarristi più influenti e seminali di sempre, uno
che ha scritto pagine decisive per il punk e ha influenzato schiere di
musicisti, tra cui Paul Weller e John Lydon, per citarne un paio. Questo best
of pesca soprattutto dal repertorio Dr. Feelgood (i classici Roxette,
She Does Right, Dr Dupree, Sneaking Suspicion,Twenty Yards Behind, Out In The
Traffic) ma anche da alcuni momenti tra
i più significativi della carriera dell'artista lungo gli '80 e i '90 e brani
registrati tra il 2008 e il 2012 con Norman Watt-Roy al basso e Dylan Howe alla
batteria, la stessa sezione ritmica del fortunato album Going Back Home. Il risultato è un disco dal suono
molto vintage, che fila via rapido e incisivo come la chitarra
affilatissima di Wilko Johnson. Pochi assoli, tanta ritmica, un suono
essenziale e preciso, sono caratteristiche che il grande Wilko porta
impresse nel proprio dna musicale e che si adattano perfettamente a un
repertorio che odora di pub e pinte di birra. Chitarra icastica e
tagliente, fantasia ai minimi termini, compensata però da un piglio da indomito
rocker, esposizione lineare e asciutta: questi gli ingredienti di un doppio
album fondamentale per chi ancora non conosce l’ex Dr. Feelgood, francamente
inutile per tutti gli altri.
VOTO:
7
Blackswan, martedì 13/06/2017
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