giovedì 3 marzo 2011

INDIGNEZ-VOUS !

"Indignez-vous !", Indignatevi ! " è il titolo di un agile pamphlet politico scritto da Stèphane Hessel.Un libricino di una ventina di pagine circa ( da noi pubblicato da ADD Editore ),che in Francia ha venduto più di 700.000 copie,diventando il caso editoriale dell'anno 2010 e suscitando clamore ed interesse da parte dell'opinione pubblica e della società civile.Chi è Stèphane Hessel,l'autore di "Indignatevi ! " ? Hessel è un arzillo vecchietto di 93 anni,con alle spalle una vita piena e avventurosa.Partigiano della resistenza francese,catturato dai tedeschi,torturato,rinchiuso più volte in campi di concentramento dai quali però è sempre riuscito ad evadere.Nel 1948 partecipa alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.Poi dedica la propria vita alla carriera di diplomatico ( è ambasciatore francese presso le Nazioni Unite ),impegnandosi costantemente in favore della causa pelestinese,vissuta in prima persona con frequenti viaggi e permanenze presso la striscia di Gaza.
A 93 anni,quando la vita è giunta al suo estremo confine, sarebbe lecito infischiarsene,lavarsene le mani,godere di ogni giorno che Dio ti mette in terra.Hessel,invece,è ancora capace di militare, di indignarsi,di alzare la voce."Questa vita restituita ( si salvò più volte dalla morte per il rotto della cuffia ) bisognava impegnarla ",scrive nelle sue memorie.Un impegno rivolto soprattutto ai giovani,che sono la linfa,il sangue,la speranza del nostro futuro: "Ai giovani dico:guardatevi intorno,e troverete gli argomenti che giustificano la vostra indignazione.Cercate e troverete !".Sono soprattuto i giovani i destinatari delle parole di Hessel,una gioventù a cui la nostra società "..come unico orizzonte propone il consumismo di massa,il disprezzo dei più deboli e della cultura,l'amnesia generalizzata e la competizione ad oltranza di tutti contro tutti ".Parole semplici,dirette, che contengono verità incontrovertibili." A quelli e quelle che faranno il XXI secolo" continua Hessel," diciamo con affetto : " Creare è resistere,resistere è creare ". Resistere,creare,indignarsi.Tre verbi che includono un'idea di movimento,di azione,e che ci restituiscono il ruolo di protagonisti delle nostre vite.Non dobbiamo,non possiamo, accettare l'apologia dell'esistente,l'essere indifferenti,perchè tanto le cose non cambieranno mai.Non possiamo giustificare la nostra indifferenza utilizzando come paravento l'arte di arrangiarci e di sopravvivere,il bisogno primario della nostra pancia piena.Hessel,citando Sartre,ci dice che " noi siamo responsabili in quanto individui ".Abbiamo quindi responsabilità ben precise:verso noi stessi,gli altri,il paese in cui viviamo e il pianeta terra.E abbiamo anche i mezzi per assumerci questa responsabilità.Basta poco.Forse,è sufficiente gestire questo blog,usare le parole,confrontarsi,ascoltare gli altri,raccontare.Convincersi e convincere che se siamo in grado di schierarci,se ci obblighiamo ad informarci,se spostiamo la nostra attenzione dai televisori a ciò che realmente ci circonda,bello o brutto che sia, avremo creato un pensiero.Il potere,da chiunque promani,teme il pensiero.La forza di ogni totalitarismo,che sia politico,capitalistico o semplicemente mediatico,trova il proprio nutrimento nell'ignoranza e nell'indifferenza.Se continueremo a trascinarci tra un centro commerciale e il divano;se continueremo ad obbedire alla logica del consumo e del profitto;se continueremo a pensare che la carriera ed il denaro siano dei valori;se assumeremo per vero tutto ciò che ci viene detto senza che si risvegli in noi il dubbio,avremo fatto il gioco di chi ci vuole consumatori silenziosi e merce di scambio.Ma se diremo no a tutto questo,se ci indigneremo,se racconteremo agli altri la nostra indignazione,il potere avrà paura di noi.
" Il mio augurio a tutti voi,a ciascuno di voi,è che abbiate un motivo per indignarvi.E' fondamentale.Quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo,allora diventiamo militanti,forti,impegnati.Abbracciamo un'evoluzione storica e il grande corso della storia continua grazie a ciascuno di noi."
Indignez-vous !
Blackswan, giovedì 03/03/03

4 commenti:

Offhegoes ha detto...

Ha ragione Hessel. L'indignazione e' la vera molla per poter essere militanti davvero, per sentire la forza e gli stimoli per FARE qualcosa.
Il vero problema e' proprio questo. Hessel mette il dito nella piaga: non c'e' piu' capacita' di indiganzione vera e profonda. Non ci si indigna piu'!!. Si alza un attimo la testa, con una smorfia facciamo spallucce, e ci rituffiamo dentro il mini schermo del quarantaduesimo cellulare in 5 anni indifferenti al resto.

Anonimo ha detto...

Ciao, volevo segnalarti un librino agile e nuovo.
Disobbedienza, di Raffaele Laudani (il Mulino).
E' un excursus storico sul concetto filosofico-politico di disobbedienza, da Lisistrata a Genova . Ed è, anche, un punto di partenza di ripensare "rivoluzioni" differenti.
Saluts
b

Anonimo ha detto...

per ripensare, volevo dire. detesto gli errori:-)
ba

Blackswan ha detto...

Grazie per la dritta.Andrò a cercare il libro che hai consigliato.La disobbedienza non è mai abbastanza.