domenica 23 ottobre 2011

A ME ME PIACE O’ BLUES


A me me piace o’ blues, cantava secoli fa un giovane e promettente Pino Daniele.Dal Texas al delta del Mississippi, dalla periferia di Londra al cuore dell’Africa,il linguaggio universale del blues è il verbo primigenio di qualunque forma di musica moderna conosciuta sul pianeta.Un amore, quello per il blues, che mi ha accompagnato tutta la vita, e che negli ultimi anni sta diventando una vera e proprio ossessione, tanto da assorbire la prevalenza dei miei ( numerosi ) acquisti settimanali di cd.Così, senza alcuna pretesa di autorevolezza e completezza, mi è venuta voglia di suggerire cinque dischi che adoro e che sono motivo d’orgoglio della mia discografia.Con molta probabilità, molti di voi li conosceranno già e li avranno ascoltati alla consunzione.Tuttavia mi piace l’idea di poterli condividere in questa fredda e soleggiata domenica mattina.

John Campbell – One Believer ( 1991 )

Boccoli e sguardo luciferino, John Campbell ( pace all’anima sua ) predicava un blues notturno, oscuro, ricco di riferimenti al voodo, ai film horror, al diavolo e agli inferi. Cadenze lente e ipnotiche, una chitarra dal timbro gotico e una voce così profonda e cavernosa da far sembrare quella di Lemmy un cinguettare di passerotti.”One Believer” è un disco sulfureo, teso,spirituale come una passeggiata ai confini dell’Ade.

John Mayall – Bluesbreakers with Eric Clapton ( 1966 )

Uno dei più grandi dischi di british blues, con la bella voce di Mayall sorretta da un band di tutto rispetto, nella quale spicca un giovane,ma già straordinariamente dotato,Eric Clapton.Tra tante splendide canzoni, spiccano una trascinante cover di “Hideaway “ di Freddy King e la chitarra scintillante di “Double Crossing “.Nell’edizione rimasterizzata su cd, sono presenti sia la versione mono che quella stereo ( risalente al 1969 ) con due mixaggi differenti.

Popa Chubby – Booty and The Beast ( 1995 )

Popa Chubby è un chitarrista e cantante dall’aspetto truce e dalla mole imponente.Voce cattivissima, e stile chitarristico tutto sangue e sudore, con questo portentoso album il buon Chubby entra di diritto  nel novero dei più grandi bluesman di sempre.Il disco è sanguigno, robusto, ma anche ricco di sfumature che portano il blues a contaminarsi con funky, soul, rock e jazz.


Rory Gallagher – Irish Tour ( 1974 )

A buon diritto, considerato uno dei più bei live della storia, “Irish Tour “ è senza dubbio l’album della maturità artistica del chitarrista irlandese.Una scaletta incendiaria di blues travolgenti, con la chitarra slide di Gallagher che fa scintille e una potenza di fuoco che lascia attoniti.

Gary Moore – Blues Alive ( 1993 )

Se chiedete di Gary Moore ad un purista del blues, vi dirà che gli piace poco o nulla.Il blues di Moore è troppo luccicante e plateale, troppo rock oriented.Sarà.In questo trascinante live, lo sfortunato chitarrista dimostrava invece tutto il suo immenso talento di musicista capace di creare dei crescendo così drammatici ( “Parisienne Walkways “ ) da spappolare il cuore.

9 commenti:

Resto In Ascolto ha detto...

john campbell... è vero. ho il suo secondo album che suona ancora molto potente!

mr.Hyde ha detto...

Il 2° e il 4° sono storici.
Sugli altri mi debbo documentare..grazie per le informazioni..A proposito di Blues e di Clapton ho postato qualcosa sull'ultimo lavoro (2011), è c'è una versione di Layla con una New Orleans Band..vale la pena di ascoltarla..

Barbara ha detto...

Rory Gallagher, wow! *_*

Blackswan ha detto...

@ Resto in Ascolto: Campbell ha fatto quattro dischi e due sono dei capolavori.Immenso.

@ Mr. Hyde : credo siano tutti meritevoli.A mio avviso il disco di Campbell è quasi un obbligo averlo.Vado subito a leggere e ad ascoltare.

@ Barbara : concisa ma efficace :)

Massi ha detto...

A parte Campbell che non conosco gli altri tre o sono consumanti o stanno per diventarlo

Blackswan ha detto...

@ Massi : Come ogni rocker che si rispetti...:) Prova ad ascoltare anche Campbell.Secondo me ,ti fulmina.

marco ha detto...

Blues. la parola più bella della musica.
Il 2° e il 4° sono due degli album che mi hanno fatto innamorare del blues.
Da loro è iniziato prima un viaggio a ritroso per scoprirne le origini e poi verso i giorni nostri..perchè ancora adesso ci sono tanti talenti che cercano di fare innamorare i giovani della parola più bella della musica.

Blackswan ha detto...

@ Marco : E se ci pensi,il blues è una forma di musica semplicissima e antichissima.Ciò nonostante,passano i decenni,cambiano le mode,ma resta sempre attuale.

Massi ha detto...

@Blackswan:Mi procurerò qualcosa e ti farò sapere