lunedì 2 maggio 2011

BELLA CIAO

Sono diciassette anni ormai che il centrodestra attacca e rinnega sistematicamente i valori della Resistenza.Quasi che l'aver contribuito a sconfiggere il nazifascismo sia una colpa da nascondere e non il vanto di una nazione democratica e repubblicana.Ci provano in tutti i modi a sconfessare le gesta di chi ha combattutto a fianco dell'esercito anglo-americano per liberare il paese,come se la resistenza fosse un valore solo della sinistra e non di tutte le forze politiche democratiche.Vogliono modificare i libri di testo scolastici perchè troppo faziosi;utilizzano il revisionismo tramite pennivendoli ( vedi Pansa per tutti ) che riscrivono la storia sotto dettatura;quando si commemorano le vittime di Mussolini e Hitler,per par condicio,si devono commemorare anche i caduti della Repubblica di Salò e le vittime delle foibe; e infine ci hanno rubato " Bella Ciao ",canzone di lotta partigiana e di libertà, che il regime ha svilito,proibito e relegato ad un retaggio, quasi osceno,dei soliti bolscevichi trinariciuti.Ci fanno o ci sono ? Probabilmente entrambe le cose.Di sicuro questa gente non conosce la storia,non sa che fra i partigiani che hanno dato la vita per la nostra nazione oltre alle brigate comuniste,c'erano anche i cattolici,gli anarchici, e gente che non aveva schieramento alcuno,se non l'antifascismo militante.Ieri sera,però,i tanti ragazzi che affollavano piazza San Giovanni in Laterano per il concerto del Primo Maggio,in un moto spontaneo, si sono ripresi quella canzone,che è patrimonio di tutti,monito contro le dittature e memento per il futuro.

http://tv.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/primo-maggio-la-piazza-canta-bella-ciao/67368?video

Blackswan, lunedì 02/05/2011

1 commento:

Ezzelino da Romano ha detto...

Vero.
Bella ciao è la canzone di tutti i partigiani.
Ed è una canzone di liberazione e di libertà.
Detto questo, credo che una cosa di cui i comunisti debbano andare orgogliosi sia di avere dato alla resistenza la più parte dei suoi protagonisti.
Il singolo partigiano comunista non è di per sè più meritevole di quello del Partito d'Azione, del monarchico, del cattolico o dell'anarchico.
Ma in guerra i numeri contano.
Il dramma della Shoah è un dramma di numeri.
Stalin si è seduto a Yalta da protagonista perchè l'Unione Sovietica ha perso in guerra 20 milioni di uomini, cioè si è fumata via una generazione.
Senza i comunisti, la Resistenza italiana sarebbe stata un fenomeno marginale perchè sarebbero stati pochi i partigiani.
Argomenti dei quali peraltro la sinistra italiana si è privata da sè a partire da quello sciagurato momento in cui Luciano Violante, allora Presidente della Camera se ben ricordo, se ne venne fuori con quell'allucinante discorso sulle buone ragioni dei ragazzi di Salò.
Da allora è iniziata la notte, in cui notoriamente tutti i gatti sono grigi, poi seguita dall'alba della nuova vulgata berlusconiana dove comunista è diventato un insulto.

Ezzelino da Romano

Ezzelino