venerdì 13 maggio 2011

BONJOUR FINESSE !

Alla vigilia della tornata elettorale per le amministrative,pare che il Partito dell'Amore navighi in cattive acque.E quando il mare è in tempesta, si sa,nocchiero e marinai fanno di tutto per portare la nave in porto,costi quel che costi.Assistiamo pertanto in questi giorni alla consumata  ( e disperata ) manfrina dell'insulto, messa in scena dalla premiata ditta "Al Nanone & Co":si scaricano tonnellate di fango su tutto e su tutti,tanto poi alla fine qualche cretino finisce per crederci.Ha iniziato da par suo Cerottone,con l'illuminante esternazione che accomunava i PM milanesi al cancro (patologia che,con la buona fede che da sempre lo contraddistingue,il nano aveva promesso di sconfiggere in tre anni ).Non pago delle similitudini oncologiche,l'ometto,che scambia i comizi politici per il bancone del bar al lunedì mattina,ha anche suggerito al pubblico pagante che i leader della sinistra avrbbero un attengiamento restio nei confronti del sapone: " Quelli del PD non si lavano ".Esternazione,questa,che i ben informati garantiscono sia solo la prima di una lunga serie,di cui vi diamo in esclusiva qualche succulenta anticipazione : " Bersani fa le scoreggette di nascosto "," Di pietro dopo essersi scaccolato,appiccica i caccoloni sotto i banchi di Montecitorio " e per finire la scabrosissima " A Fini crescono i peli nelle orecchie e lui non se li taglia ".Dichiarazioni forti,ma che veicolano verso il pubblico un approfondito ed esaustivo ragionamento politico sulle magagne dell'opposizione.Bossi non ha voluto essere da meno,e pur scegliendo la strada dell'esternazione laconica,ha dato comunque vita a sottili metafore fisiologiche e coloratissimi calembour che ammiccano alla coprofilia : " Fini è uno stronzo ! " e,bontà sua, "Non tutti i PM sono stronzi ".Ottimo lavoro,Sicuramente migliore di quello che in passato fecero i suoi illustri compagni di partito,a cui va riconosciuto il dono della sintesi e una certa forza iconoclastica,ma non il medesimo approcio culturale.Tra questi vale la pena ricordare Massimo Polledri che si rivolse alla deputata PD, Ilaria Argentin, con un inarrivabile " Handicappata di merda " e Roberto Calderoli che a proposito di Vendola si distinse con un classico,ma sempre valido:"Qui rischiamo di diventare un popolo di ricchioni".Anche il Ministro La Russa,già noto al grande pubblico per i suoi atteggiamenti frizzanti ma composti,ha pensato bene di implementare la propaganda anti zecca comunista,affermando che ( riporto sommariamente )"le donne di sinistra sono dei cessi,mentre quelle di destra sono tutte belle ".Affermazione questa di grande effetto in senso assoluto,ma che se relativizzata alle foto di Tiziana Maiolo e del Ministro Brambilla perde un poco della sua forza icastica.Sorvolando sull' uscita estemporanea,ma sempre di grande impatto: " Napoli e i napoletani fanno schifo " ,attribuita all'aplomb oxfordiano dell'onorevole Borghezio,meritano invece approfondita attenzione le ultime dichiarazioni della mamma di Batman,in arte Stanlio e al secolo Letizia Moratti,a proposito del suo avversario per la poltrona di sindaco di Milano,Giuliano Pisapia.Il sindaco più cotonato d'Italia ha accusato l'avversario di essere stato condannato ( e in seguito amnistiato ) per aver rubato una macchina,utilizzata poi per un sequestro.Nulla da eccepire sulla tempistica dell'uscita,sparata proprio in limine dibattito,quando l'esponente della coalizione di sinistra non aveva ormai più tempo per replicare ( e per questo,Carelli,direttore di Sky Tg24, è stato denunciato all'ordine dei giornalisti ).Tuttavia, la boutade,che a Gotham City sarebbe stata accolta da scroscianti applausi e avrebbe fatto la sua porca figura,a Milano ha prodotto un effetto diverso.Primo fra tutti,un bella querela,dal momento che Pisapia fu vittima di un errore giudiziario e in appello venne assolto con formula piena " per non aver commesso il fatto " ( che ha un suono più soave delle consuete prescrizioni berlusconiane ).Pare però che ultimamente il povero Pisapia,chissa mai perchè,sia la vittima designata delle esternazioni degli amorevoli putti del PDL.Ieri sera,a Exit, il duo meraviglia,Maiolo-Straquadanio,faceva intendere,nemmeno troppo velatamente,che l'avvocato meneghino avesse avuto in passato frequenti entrature con l'eversione di sinistra,ed in particolare con Prima Linea.La qual cosa deve aver inferocito non poco Sergio D'elia,che della citata organizzazione brigatista fu in passato uno dei vertici( ora pentito e segretario dell'associazione " Nessuno tocchi Caino " ),che in un rigurgito di antica dignità,ha chiamato in studio per smentire le nefandezze appena ascoltate."Per i valori che rappresentava,Pisapia era da noi percepito semmai come un nemico."Dichiarazione inequivocabile  che ha risuonato in sala come una pietra tombale sulle levantine prolusioni dei due cicisbei pidiellini.Almeno fino a quando un'indomita Maiolo ha sbottato verso D'elia con un surreale " Ma cosa ne vuole sapere lui ".Giusto.Visti i meravigliosi manifesti comparsi a Milano tre settimane fa,avrebbero dovuto chiedere un parere a Lassini.Lui si che di terroristi se ne intende.

Blackswan, giovedì 12/05/2011

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