Se la situazione non fosse terribilmente seria,ci sarebbe da sganasciarsi dalle risate.La cricca di incapaci e manutengoli alla corte di B. è riuscita nell'impresa titanica di affondare un paese nell'arco di tempo di tre lustri.Siamo talmente messi male che per cercare di non scomparire dalle cartine geopolitiche dell'Europa occorre una veloce manovra finanziaria da 40 - 50 miliardi.Abbiamo le pezze al culo,insomma,e bisogna intervenire drasticamente per rimettere i conti a posto,su questo non ci piove.L'artefice della manovra ha un nome e un volto:Giulio Tremonti,il virtuoso ministro dei tagli lineari,uno psicopatico sforbiciatore che tutto taglia tranne quello che dovrebbe.E nonostante ciò,il popolo italiano lo considera il più papabile per rivestire prossimamente il ruolo di premier.Sarà perchè le nefandezze compiute fino a qui da Giulio Treforbici sono state vendute come responsabile rigore,o perchè, fra tutte le facce da carrettieri che compongono la maggioranza, la sua è la più presentabile ( figurati le altre ).Eppure,i ventilati contenuti di questa ennesima manovra si prospettano come un salasso nelle tasche dei soliti noti,cioè quelli che normalmente le tasse le pagano senza batter ciglio.Aumento dell'età pensionabile,aumento dell'IVA e riduzione a tre delle aliquote Irpef sono la struttura portante della manovra. E farei attenzione soprattutto alla questione delle tre aliquote,perchè le prime due potrebbero essere utilizzate per i redditi bassi o modesti,e l'ultima,la più alta,per tutti gli altri redditi, con la conseguenza che chi vive solo del proprio stipendio si troverà a pagare un fottio di tasse in più,mentre per i ricchi non cambierà sostanzialmente nulla ( NB : l'eventuale risparmio per i redditi bassi verrà comunque assorbito interamente dall'aumento dell 'IVA ). A questi tre provvedimenti poi se ne aggiungerebbero altri che hanno il sapore della presa per i fondelli: la promessa dell'abolizione dell'IRAP( Imposta Regionale sulle Attività Produttive ) entro il 2014 e un "pesantissimo " taglio ai costi della politica,che si sostanzia nel ridurre a 1600 la cilindrata massima per le auto blu ( che sarebbe un pò come se si imponessero di mangiare caviale solo una volta alla settimana ). Di fronte a certe alzate d'ingegno viene da domandarsi per quale motivo paghiamo un Ministro dell'Economia, quando il buon senso di ogni cittadino comune,senza peraltro nessuna competenza specifica,potrebbe far di gran lunga meglio.Prendete la TAV,ad esempio,balzata nuovamente agli onori della cronaca in questi giorni per la manganellate dei celerini agli abitanti della Val Susa che cercano di difendere le proprie case e il proprio futuro.Il costo stimato dei lavori è di circa 40 miliardi di euro,cioè esattamente la manovra di cui si parla.In Portogallo,dove hanno le pezze al culo come e più di noi,il progetto è stato rimesso nel cassetto in attesa di tempi migliori.E i costi erano sensibilmente inferiori: era prevista una spesa di 38 milioni a chilometro contro i circa 120 milioni previsti nel il progetto italiano ( chissà perchè da noi costa sempre tutto di più ).Un progetto,il nostro,del quale oltretutto ancora non sono chiari i contenuti,cioè non è dato sapere a tutt'oggi se la linea Torino-Lione sarà una tratta merci o una tratta passeggeri ( le due cose insieme non sono possibili, perchè i treni merci hanno un voltaggio ridotto rispetto a quelli passeggeri e andrebbero così piano da ostacolare il Freccia Rossa o simili ).La domanda sorge spontanea:ha senso buttare via così tanti soldi,quando un volo low cost ti porta più velocemente a destinazione e ad un costo sensibilmente inferiore ?E che dire dello scempio ambientale,con deturpamento del patrimonio paesaggistico e nuovi costi generati dall'inquinamento ?Basterebbe,quindi,bloccare questa falsa priorità infrastrutturale,il cui carattere è quello di uno sperpero anacronistico e inutile( inutile per tutti,tranne che per quei pochi che ci stanno locupletando ) per ovviare alla manovra.Come basterebbe mettere fine alle guerre che stiamo facendo in giro per il pianeta e che ci costano miliardi ogni anno.Tutto ciò sarebbe possibile,ci farebbe risparmiare e ci eviterebbe ulteriori bagni di sangue ( per noi economici,per le popolazioni colpite dai conflitti invece vera macelleria ).Eppure,queste sono soluzioni che nemmeno vengono prese in considerazione,Dio ce ne scampi.
E' di queste ore l'annuncio che Tremonti potrebbe dimettersi.Lo stanno attaccando frontalmente sia Berlusconi sia la Lega sulla sostanza della manovra.In realtà,nè il nano nè Bossi sono interessati al bene del paese,ma hanno bisogno di riguadagnare consensi agli occhi degli italiani.Inoltre,Tremonti si sta offrendo al paese come una valida alternativa di centro destra alla conduzione del governo,cosa che mette seriamente in pericolo le future prospettive del binomio PDL-Lega.Una maggioranza,questa,che ha fatto degli sprechi e della pressione fiscale il proprio cavallo di battaglia.Risulta infatti contraddittorio al limite del grottesco criticare ora Tremonti,quando prima lo si è sostenuto a spada tratta sui tagli alla scuola,alla sanità e alla cultura,e quando pur di salvare Berlusconi dalle sue magagne giudiziarie si è affossato l'election day,gettando così dalla finestra la bellezza di 350 milioni di euro. Perchè se davvero la Lega avesse avuto a cuore gli interessi del popolo padano,avrebbe evitato quella bufala pazzesca del federalismo fiscale,che sta svelando in questi giorni la sua vera natura di sistema-salasso. Ben 50 comuni,infatti,per evitare il perpetrarsi dello sfascio finanziario dovuto all'abolizione dell'ICI,hanno aumentato fino al massimo previsto per legge ( 16% ) l'addizionale RCA.La riforma in senso federale del fisco glielo consente e c'è da credere che a breve saranno seguiti a ruota dal resto d'Italia.Poi,verrà il momento delle addizionali Irpef e dell'accisa sulla benzina.Tanto, alla resa dei conti,chi ci rimette sono solo le persone oneste.
Blackswan, martedì 28/06/2011
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