venerdì 12 agosto 2011

ADELE - 21


Di belle figliole che giochicchiano con il revival anni '60,con il soul e il r'n'b di scuola motown è pieno il mondo.Aveva iniziato nel 2003 Amy Winehouse,inanellando dischi avvincenti,sbronze memorabili e ricoveri in cliniche specializzate in disintossicazione.La ragazza,sempre malferma sulle gambe a causa di una stordente passione per i superalcolici e sostanze psicotrope assunte con pertinace devozione,aveva dalla sua una voce memorabile e un'intrigante idea di soul bianco che fece numerose proselite.Troppe,forse.Perchè un conto è avere qualcosa da dire,un altro invece è voler cavalcare la moda al solo scopo di vendere.E poichè pecunia non olet,ecco allora un proliferare di starlet alla Duffy che il soul lo annacquano con un pop tanto esile quanto efficacemente charts oriented.E poi c'è Adele,che ha solo ventun anni ( il titolo del cd si riferisce alla sua data anagrafica al momento dell'uscita discografica ),una voce che fa pensare subito a Etta James o Billie Holiday, e le idee chiarissime,dal momento che,più o meno inaspettatamente,sta in cima alle classifiche di mezzo mondo.Nonostante in "21" sia il pop a farla da padrone,la ragazza sembra muoversi più dalle parti della Winehouse,dalla quale si distingue per una voce più nera,un approccio meno tossico e più levigato,e una buona dose di intensità.In mancanza della quale,saremmo di fronte all'ennesimo lavoro ben confenzionato,di canzoncine buone per tutti i palati,nelle quali il deja-vù impera a detrimento dell'originalità, e quindi sostanzialmente inutili.Invece, Adele,riesce a regalare all'ascoltatore anche qualche momento di ottima fattura,come nella riuscita rilettura di " Lovesong " dei Cure ( da "Disintegration" del 1989 ) o nel singolo "Rolling in the deep ",gospel spaccaclassifica dalle pericolose assonanze con "Crazy"dei Gnarls Barkley ( che nel 2006 ebbe la medesima fortunatissima sorte ).Certo,il lavoro alla lunga suona stucchevole,causa arrangiamenti leccatissimi e ad un uso maniacale per l'accompagnamento d'archi che fa tanto melassa.Eppure,quando la ragazza tira fuori la negritudine dell'anima,è in grado di assestare anche un colpo da Ko ( " One and Only " ).Nulla che faccia spellare le mani dagli applusi,ma tra tanta rumenta che circola nel mainstream,è tutto grasso che cola.

VOTO : 6
Blakswan,martedì 08/02/2011

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