Di questo ragazzino del 1989 se ne parlava molto anche prima della pubblicazione dell’omonimo disco d’esordio.Tre Ep pubblicati lo scorso anno e subito la stampa scatenata a parlare di new sensation ,etichetta talvolta affibbiata troppo frettolosamente ad artisti di scarsa caratura.James Blake dimostra invece di meritarsi tutti gli elogi,partorendo un disco complesso e fuori dal tempo,composto di undici canzoni che impastano dubstep e soul,folk e minimalismo elettronico,wave e trip-hop.Una musica quella di Blake che procede a strappi controllati,in un gioco di vuoti e pieni,nel quale sono le sospensioni,le pause,i silenzi a creare tensione emotiva. Una malinconia concisa e talvolta solo intuibile,che si insinua lentamente sotto pelle,grazie alla tessitura sottile di sample e pianoforte e ad una voce che richiama alla memoria il lirismo aggraziato di Anthony Hegarty.La perla del cd è la cover di “Limit to your love “ di Feist ,asciugata al punto da metterne in nuce esclusivamente la struggente anima gospel.
VOTO : 7
Blackswan,martedì 22/02/2011
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