Nei giorni scorsi è morto Mino Martinazzoli, ultimo segretario della DC.
Grande avvocato bresciano, raffinato intellettuale, con una faccia alla Petrolini (Feltri lo soprannominava Cipresso, o Mortinazzoli), a me ha sempre fatto una bella impressione.
Al di là della colleganza di partito con molti loschi figuri, che peraltro penso vivesse con disagio, mi è sempre sembrato un uomo onesto e soprattutto esercitava su di me il fascino del beautiful loser.
Chi accetta di sedersi ai comandi di un aereo che precipita, sapendo che sta precipitando, ha il mio rispetto.
Ieri leggevo su Repubblica un bell'articolo su di lui e venivano citati alcuni dei suoi folgoranti aforismi.
Uno su tutti mi ha colpito.
"La nave è in mano al cuoco di bordo, e quello che si sente uscire dagli altoparlanti del comandante non è la rotta ma è ciò che mangeremo domani".
Pare risalga agli albori del berlusconismo, quando cioè il cavaliere tampinava il buon Mino per costituire una fantomatica alleanza di tutti gli anticomunisti e Martinazzoli lo mandava elegantemente a cagare.
L'aforisma appare oggi profetico, perchè già allora individuava con estrema precisione la cifra politica degli anni successivi, cioè il navigare a vista.
Che Berlusca ed i suoi si siano accostati alle istituzioni senza la benchè minima idea di dove andare ma solo con le mani adunche ed il pisello di fuori (ruba e fotti finchè ce n'è) non mi sorprende affatto.
Da gente del genere non mi aspettavo nulla di diverso.
Mi addolora invece, e molto, l'omologazione nel malaffare anche in capo a chi dovrebbe rappresentare l'alternativa.
Il caso Penati è l'ultimo bubbone, e non oso pensare a che merdaio verrebbe fuori se si indagasse a fondo nell'universo delle Coop dell'Emilia Romagna.
Ma non è solo la ruberia in sè ad offendermi, bensì la comunanza di modi.
I conti segreti del gruppo Penati in Sudafrica e nelle isole Cayman mi disturbano.
Se in una banca di Pretoria si trovano, fianco a fianco, i portavaligette di Penati e quelli di Berlusconi, e magari si salutano pure dandosi del "collega", qui da noi in cosa possiamo mai confidare?
Le sacrosante rivendicazioni dei lavoratori, e il loro diritto allo sciopero, appaiono sempre più come delle romanticherie legate ad altre epoche.
La CGIL finisce per essere il nonno che si andava ad abbracciare da piccoli quando si aveva paura del temporale.
Un feticcio, più che una reale difesa.
Dice bene Blackswan quando scrive che si sciopera anche per i nostri figli e nipoti, ma a me vengono tanto in mente il libro ed il film "Le ceneri di Angela", e precisamente il passaggio in cui il maestro di scuola di Frank Mc Court esorta i bambini irlandesi a lasciare il loro paese ed andare in America.
Poi si lotterà comunque, questo è evidente, perchè nessuno di noi è disposto ad accettare le orge di questo governo, i deliri leghisti, le macchiette alla Scilipoti e men che mai le cricche modello Penati-Di Caterina.
Ed è pacifico che ogni singolo giorno in cui la dignità di ciascuno di noi avrà creato un problema a questi pezzi di merda sarà di per sè un giorno ben speso.
Ma che fatica essere italiani, per la madonna.
Ezzelino da Romano
4 commenti:
Due considerazione sul bel post di Ezzelino.La prima riguarda lo sdegno per il caso Penati.Personalmente,i ladri mi fanno vomitare tutti,ma se stanno dalla mia parte è anche peggio.Forse da ingenuo, sostengo una differenza etica e intellettuale fra la sinistra e questo centro-destra.E dice bene Ezzelino quando sostiene che scandalizza soprattutto la comunanza dei modi,perchè fa il gioco degli "erbafascisti" e delle loro strumentali generalizzazioni ( nemmeno se ne arrestano altri cento del PD,riescono a fare pari e patta con la cricca dei pregiudicati leghisti e berlusconiani ).
la seconda considerazione riguarda invece il sindacato.dopo anni di buio,e a parte l'inutilità filo-padronale di Cisl e Uil,a me pare che la Camusso e Landini stiano facendo un buon lavoro.E' una sensazione,ma ho l'impressione che tutto lo sdegno della gente stia passando soprattutto attraverso loro due.Perchè se aspettiamo Bersani e Vendola,stiamo freschi.
Vero, ma c'è un problema.
Camusso e Landini parlano un linguaggio del secolo scorso.
Temo fortemente che possano risultare incomprensibili ai giovani lavoratori, quelli che bestemmiano (con ragione) perchè sono sfruttati ma che in cuor loro sono dispostissimi ad ammazzarsi di straordinari pur di farsi il loro piccolo SUV.
Tra l'altro, la Camusso avrebbe bisogno di un buon otorino.
Cazzo, l'ho sentita parlare ad un convegno in tema di diritto del lavoro e quando ha iniziato a parlare credevo che fosse Lemmy dei Motorhead!
L'incrocio fra la Camusso e Lemmy sta prendendo la forma di una perversissima fantasia erotica :)
A parte gli scherzi,forse hai ragione e sono io ad essere un filo demodè...ma da tempo non sentivo gente dire cose di sinistra con tanta chiarezza.
A parte che Lemmy la Camusso se la mangia a colazione dovutamente intinta nel Jack Daniel's.... :P
Detto questo, il post, come l'aforisma, calza alla perfezione con uno dei più grossi problemi della politica italiana. I politici in Italia (se ancora possono essere chiamati così) non rappresentano nessun altro e nient'altro che loro stessi e i loro interessi.
Se c'è una cosa che mi fa incazzare in queste situazioni è che quelli che io ho votato si comportano esattamente come quelli che io invece critico proprio per questi atteggiamenti. So che la destra è stata storicamente dalla parte di ricchi, imprenditori e commercianti, e seppur con il voltastomaco posso dire che mi potevo aspettare certi magheggi per fregare ancora più soldi perchè sono gli stessi degli imprenditori, ma a sinistra non lo accetto, non lo concepisco e non lo scuserò mai. La sinistra dovrebbe stare dalla parte di chi a causa di questi magheggi ci rimette sempre, dalla parte dei lavoratori dipendenti che sono quasi gli unici che versano i giusti soldi delle tasse perchè nemmeno li vedono passare davanti agli occhi, dovrebbe criticare, imporsi, mettersi di traverso sempre e comunque su questioni di questo tipo, e soprattutto dovrebbe mostrare coerenza quando viene fuori uno scandalo come quello di Penati, dovrebbe fare la sinistra, e non occupare quelle sedie in parlamento perchè a destra sono finite, perchè altrimenti la perdita di credibilità è dietro l'angolo, e la gente si incazza. Io li ho votati perchè predicavano che chi sbaglia paga, e allora che lo dimostrino anche quando a sbagliare è uno di loro! Può capitare di avere una mela marcia in casa, è per questo che hanno inventato la pattumiera, per buttarla via appena lo si scopre, altrimenti anche le altre mele faranno la stessa fine prima o poi....
E poi io non capisco e non accetto l'ostruzionismo che viene fatto ogni volta in questi casi, se uno è innocente non ha niente da nascondere e non ha problemi a dimostrarlo a chi di dovere, senza che la mammina vada a sgridare quei cattivoni che non lo lasciano in pace, invece ogni volta si mette in mezzo il partito partono le accuse di strumentalizzazione e compagnia bella, e questa faccenda va avanti da talmente tanto tempo che si è passati dal "beneficio del dubbio" alla "presunzione di innocenza"....
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