C'è un contraddizione feroce alla base del decreto sviluppo contenuto nella letterina presentata dal governo B. alla commissione europea.Una contraddizione che è la tara congenita di questo paese che precipita nel baratro: le decisioni relative al nostro futuro, al futuro dei nostri giovani,vengono prese da due vecchi moribondi, Berlusconi e Bossi, che di futuro non ne hanno più.Due figure grottesche, due burattinai stanchi, svuotati di ogni parvenza di umanità, il cui ostinato attaccamento al potere sta condannando l'Italia ad anni di disperazione.Il nostro è un paese senescente, in cui i ruoli chiave, politici, istituzionali, imprenditoriali, sono in mano ad anziani trafficoni che pensano al loro presente tornaconto senza nemmeno un minimo sindacale di lungimiranza che crei prospettive per le nuove generazioni.Gli impegni presi innanzi all'Europa altro non sono che lo specchio di questa contraddizione: provvedimenti che servono solo a salvare un governo agonico, che dovrebbero fare crescita e sviluppo e che invece si concentrano unicamente sulla macelleria sociale.I ricchi perennemente salvati e i poveri costretti a stringere una cintura che non ha più buchi disponibili.Erano necessari interventi strutturali che guarissero le ataviche patologie di una nazione malata terminale, ma invece del chirurgo, in sala operatoria hanno mandato un cerusico demente che cerca di curare il carcinoma con l'aspirina e l'acqua santa.Licenziamenti più facili, mobilità coatta, età pensionabile demandata al giorno delle esequie.Che c'entra tutto ciò con la crescita ? E di che crescita stiamo parlando ? Della loro,ovviamente. Così si muore, e non solo in modo figurato.E' arrivato il momento di mettere fine all'immondezzaio berlusconiano che ammorba l'aria, di prendere le distanze da un'opposizione tremante guidata da grigi figuri che altro non sono se non l'immagine riflessa e sbiadita di chi ci governa, di ribellarci alla logica marchionnecentrica del profitto a prescindere.Se non reagiamo adesso, poi sarà troppo tardi.Ora,servono i fatti,durissimi,inequivocabili.Il tempo delle parole è finito.E l'unica via d'uscita per riappropriarci del nostro futuro è lo sciopero ad oltranza, una mobilitazione generalizzata e continuata che paralizzi il paese.Noi non abbiamo più nulla da perdere, loro,che vivono in nome del dio denaro, tutto.
Blackswan, venerdì 28/10/2011
8 commenti:
Licenziare per creare più occupazione, sarebbe una barzelletta se non vivessimo ormai in una crisi generale nella quale c'è poco da ridere. E notare, l'Europa (una cosa inesistenze, fatta dai mercati che dettano le leggi ai politicanti, servi ossequianti), ha detto tutto ok, basta che portiate in fondo le misure promesse. Questo per dire, dopo Berlusconi, una nuova politica completamente diversa.
Caro Alligatore,il quadro che hai disegnato è perfettamente aderente alla realtà.L'Europa ha dovuto acconsentire,è una questione di diplomazia,necessaria oltretutto dopo la risatona di Merkel e Sarkozy.Ma ci aspettano al varco.E non sarà piacevole.Resta il fatto che queste misure,ritengo,siano solo intenti accomodanti,promesse che non potranno essere mantenute.La riduzione dei parlamentari e l'abolizione delle province entro la fine del mandato ? Ma ha chi la racconti?Adesso occorre mobilitarci tutti,reagire.Ho la febbre,ma sono più incazzato che mai !
Gli scioperi ad oltranza li fai quando non hai più nulla da perdere, qui ancora troppi stanno bene, e solidarietà è una parola morta. Non vedo soluzioni, se non attendere che crolli labaracca per poter ricostruire.
....ma non vedete che la gente ha fatto ore di fila per comperare al megastore tecnologico...altro che crisi! Bisogna toccare ancora più il fondo...io ho paura per i nostri figli!
@ Rouge e Cirano: il problema è che la baracca ci crollerà addosso, prima o poi, e che il fondo non è poi tanto lontano.Non vedo,francamente,altra soluzione se non quella di una mobilitazione di massa che serva a fermare il paese e quindi i loro profitti.
Io,da laureato disoccupato,ho solo da guadagnare togliendo sti stronzi da torno
@ Massi : e detto fuori dai denti, quando leggo di un giovane ( laureato o meno ) disoccupato, mi verrebbe voglia di prendere la pistola.
@Blackswan:Non lo dire a me
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