41 colpi di pistola rimbombano nella notte. Esattamente 41. Non uno di più, non uno di meno. E’ il 4 febbraio del 1999. Ahmed Amadou Diallo ha 22 anni, è immigrato dalla Guinea a New York per motivi di studio e si mantiene facendo il venditore ambulante: commercia in cappelli, guanti e altre cianfrusaglie. Sono le 23.30, quando rientra nel suo appartamento al 1157 di Wheeler Avenue nel Bronx, dopo una massacrante giornata di lavoro. I suoi coinquilini sono andati a dormire. Diallo ha fame, in frigorifero non c’è nulla. Decide di uscire a comprarsi qualcosa da mettere sotto i denti. Sotto la sua abitazione, quattro poliziotti del NYPD- Sezione Crimini Stradali stanno facendo dei controlli di routine. Si chiamano Edward McMellon, Sean Carroll, Kenneth Boss e Richard Murphy. Stanno cercando un presunto stupratore, che pare sia stato avvistato nei paraggi. Diallo è appena uscito dal suo portone, quando i poliziotti gli intimano l’alt : è nero e somiglia incredibilmente all’identikit del ricercato. Le forze dell’ordine puntano le pistole e urlano al ragazzo di esibire i propri documenti. Ahmed infila una mano in tasca. In pochi secondi, vengono esplosi 41 colpi, non uno di più non uno di meno.19 proiettili colpiscono Diallo, che muore all’istante. Gli altri crivellano il muro, l’ingresso del palazzo e danneggiano il salotto dell’appartamento a piano terra. Sul marciapiede, vicino al corpo martoriato di colpi, in una pozza di sangue, viene rinvenuto un portafoglio. Contiene i documenti che Diallo voleva esibire e che invece i poliziotti avevano scambiato per un pistola. Ahmed era incensurato e disarmato. Il 25 febbraio del 2000, dopo svariati processi, tutti e quattro gli agenti incriminati vengono prosciolti da ogni accusa. Secondo i giudici si trattò di una tragica fatalità. Solo nel 2002 i familiari di Diallo vennero risarciti in sede civile e la Sezione Crimini Stradali della Polizia di New York fu soppressa.
Bruce Springsteen scrisse “ American Skin ( 41 Shots )“ subito dopo i fatti e iniziò a suonarla dal vivo a partire dalla primavera del 2000. L’esplicito riferimento all’assassinio di Diallo gli attirò contro l’ira dei Repubblicani, del dipartimento di Polizia e dell’allora sindaco di New York, Rudolph Giuliani, che ebbe a dichiarare, testuali parole : “C'è ancora gente che sta cercando di creare l'impressione che gli agenti di polizia siano colpevoli ".
È una pistola, è un coltello,
è un portafoglio? questa è la tua vita
Non è un segreto
Non è un segreto
Nessun segreto, amico mio
Puoi essere ucciso solo perché vivi
Nella tua pelle americana
è un portafoglio? questa è la tua vita
Non è un segreto
Non è un segreto
Nessun segreto, amico mio
Puoi essere ucciso solo perché vivi
Nella tua pelle americana
Blackswan, mercoledì 04/01/2012
29 commenti:
bei bastardi....
La polizia newyorkese...che schifo mi fa.
Il mondo è pieno di ingiustizie e nessuna di queste dovrebbe passare sotto silenzio. Nemmeno una, nemmeno la più piccola.
E' dal tempo della rivoluzione francese che ci battiamo per l'uguaglianza e mai smetteremo di farlo. Bruce è uno di noi.
Non riesco ad essere lucido a lasciare commenti su questo genere di argomenti..si prova rabbia e senso impotenza solo a leggere...Però l'urlo di denuncia del Boss ci sta tutto..
Grande come sempre, Black!
L'episodio è vergognoso ed ancora più vergognoso è stato il tentativo di farlo passare sotto silenzio.
Uno dei meriti principali del Boss,attraverso le sue splendide canzoni, è anche quello di farci ricordare le tante ingiustizie di questo mondo.
Se proprio devo andare oltre la musica, se non devo considerare la sua precisa combinazione di note per sapere se una canzone mi piace, bensì le sue parole, io preferisco queste canzoni che nascono per dire quello che altri (tipo gli organi "d'informazione" o le "autorità") vogliono nascondere, piuttosto che una canzone che canta la fine di un amore. A meno che non sia un amore finito in tragedia, certo.
:)
Comunque io prima o poi lo devo confessare che Springsteen non lo conosco, che non sapevo che avesse questa faccia, e che non credo di aver mai sentito sue canzoni a parte quelle postate da te... ah, ecco, l'ho detto.
;)
Che tristezza!!!
Una vita spezzata perché non hanno saputo vedere la verità, accecati dalla loro convinzione e dando per scontato che Diallo fosse chi pensavano. Che schifo!!!
Purtroppo la storia, quella moderna in particolare, è piena di fatti come questi.... Grande merito al boss direi.... E grande demerito alla giustizia americana....
quella m...di Giuliani con la sua tolleranza zero....
Il Boss è riuscito a rappresentare lo squallore della vicenda in una canzone molto potente.
@Face : conciso ma efficace :)
@ Overthewall : temo sia un problema che riguardi più o meno tutte le polizie.
@ Granduca :parole sacrosante.Dobbiamo sempre trovare la forza di ricordare e indignarci.Yes,il boss è uno di noi!
@ Mr Hyde :Bruce non ha mai smesso, nemmeno per un attimo, di schierarsi in difesa dei diritti civili.E' un grandissimo.
@ Newmoon :Il boss, Neil Young e tanti altri per cui la musica è anche strumento di denuncia.
@ Elle : sulla prima considerazione, non posso che essere totalmente d'accordo.Il valore dell'arte non risiede solo nella bellezza, ma anche, e soprattutto,nella sua forza civile.
La seconda esternazione,invece,configura quasi il reato di lesa maestà ! :)) Il titolo di questo blog è un passo di Thunder road di Springsteen...:)
@ Melinda : è successo anche in Italia,con modalità altrettanto violente.si chiamava federico Aldrovandi...
@ Lozirion : concordo,bro.Di casi come questi ce ne sono stati un'infinità.Cercherò di ricordarne il più possibile...
@ cirano: potevi scrivere anche merda.Difficile definire meglio quell'omuncolo...
@ Baol : una canzone davvero potente, di quelle che solo il boss e pochi altri sanno scrivere...
Ma infatti.. io lo immaginavo che trattavasi di confessione di reato grave, e mentre scrivevo ho sudato freddo che neanche due docce mi hanno purificata..
Non aggiungo nulla sulla tua ultima frase perché finirei al patibolo senza rito, ed io ci tengo ad aver salva la vita, così posso sanare la mia ignoranza !!
:|
..sudo ancora..
Sì, di Federico Aldrovandi ne ero a conoscenza! Roba da pazzi :(
@ Elle :Ti perdono,ti perdono :) E' che Springsteeen per me è come un dogma, una fede sulla quale nemmeno discuto :) Quindi,sei graziata,ma hai il compito di ascoltare tutto Born To Run.Poi,ti interrogo :)
@ Melinda : Un episodio allucinante e inaccettabile, che il tuo intervento mi ha permesso di ricordare.Prima o poi,ne parlerò.
Fu impedito anche a Bruce di cantare la canzone al Metropolitan di NY, dove si doveva fare un suo concerto.Alla fine Springsteen l' ebbe vinta e cantò la canzone con tutta la sua potenza e la sua intensità (anche perchè con tutta tranquillità avrebbe , in caso contrario , abbandonato il palco....). nel momento dell'esibizione della canzone , le forze dell'ordine uscironmo fuori per protesta! Evviva la democrazia e la legalità! Ciao mio caro Blackswan....
@ Nella : grazie per l'aneddoto.Le forze dell'ordine che escono è una bellissima immagine :)
Federico Aldrovandi e non solo, purtroppo ci sono stati anche altri casi, di cui però non si sa quasi nulla. Sarebbe bello che anche in Italia qualche artista si spendesse pubblicamente come il Boss...utopia?!
Purtroppo nulla di nuovo sotto il nostro cielo. Fortuna che almeno ogni tanto, forse più in passato che oggi, qualche artista ricordi questi tragici episodi.
Questo è un po' OT ma sempre di musica si tratta,conosci i Joy Division? Sulla copertina dell'ultimo album "Closer" c'è la foto di una statua del cimitero di Genova.
Ciao e buona serata,
Francesca
Messo tra i preferiti, domani lo studio :)
@ Lady : No,non è utopia.Anche in Italia qualcuno ci prova.Se non lo conosci,ti segnalo Giorgio Canali,ex chitarrista dei CCCP e dei CSI.Ora fa dischi meravigliosi e canzoni che hanno il coraggio di denunciare.C'è una canzone in particolare che si intitola Verità,la verità e che si riferisce proprio al caso Aldrovandi.
@ Francesca : Si,conosco i Joy Division.Insieme a Ian Curtis ho passato qualche anno di ascolti davvero intenso.Adesso,grazie a te,so anche cosa rappresenta la copertina.Che meraviglia quelle ( tue )foto.
Un bel post doloroso/doveroso.
Vedo che sul Boss abbiamo pareri concordi...
@ Elle : ti farò domande semplici, non temere :)
@ George : grazie :)
@ Newmoon : se anche tu sei springsteniana dalla punta dei piedi fino all'ultimo capello in testa, direi proprio di si :))))
Una delle grandi contraddizioni degli Stati Uniti:la patria della libertà e della integrazione che sotto questa patina sa di essere razzista anche se non lo vuole ammettere
Vado anche oltre la punta dei capelli...ho già i biglietti in casa per giugno!!!:)
@ Massi : e temo, caro Massi, che le contraddizioni americane non si limitino solo a questo...
@ Newmoon : hai la mia stima e il mio rispetto da qui all'eternità :)Ovviamente, a giugno, ci sarò anche io...
troppo gentile...:) mi sa che in quel periodo un paio di post parleranno della stessa cosa!
@ newmoon : ho proprio l'impressione di si :)
@Blackswan:Non a caso ho detto "una", l'America ne è zeppa
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