giovedì 19 gennaio 2012

MY WAY - FRANK SINATRA


Florida, 1968. Paul e Frank, amici di vecchia data, sono a cena. E' una serata uggiosa, di quelle che immalinconiscono gli animi. I due mangiano, bevono, e soprattutto parlano. Frank è un fiume in piena : è stanco, depresso, vuole lasciare il mondo della musica da cui non trae più le soddisfazioni di una volta. Paul cerca di consolare l'amico e di ricondurlo a più miti propositi, ma non c'è verso. Quando si salutano, Paul, seriamente preoccupato, torna a New York, dove risiede e lavora abitualmente.Cerca di riprendere la propria vita, ma un pensiero, un sottofondo di disagio, continua a tormentarlo. Nei giorni successivi a quell'incontro, continua a ripensare a Frank, alla sua angoscia, ai quei mesti propositi d'abbandono. In particolare, prendono incessantemente forma nel suo cervello, quasi fossero un ipnotico mantra, alcune parole : " And now, the end is near...". C'è qualcosa di struggente in quelle parole, un presagio di sconfitta, di morte,qualcosa che si adatterebbe benissimo al testo di una malinconica canzone. Già, ma la canzone ? Paul ci pensa e si ricorda che l'estate precedente, durante un breve soggiorno nel sud della Francia, aveva acquisito gratuitamente i diritti di un brano dal titolo " Comme D'Habitude ", composto da Jacques Raveaux  e portato al successo Claude Francois. La canzone, nella versione francese, era il racconto disperato di un amore finito, di un uomo sconfitto nei propri affetti, per cui la vita, privata della fiamma della passione, si era trasformata in una routine banale e senza senso. Paul ascolta la canzone una decina di volte. Sembra perfetta. Ma lui sta pensando a Frank, e il testo dev'essere diverso, deve parlare d'altro, non d'amore. E' tardi, ma si mette al lavoro egualmente. Scrive di getto, le parole vanno sulla carte rapidamente, si incastrano alla perfezione l'una con l'altra." For what is man, what has he got, if not himself, then he has not... ". Paul racconta la storia di Franck, la storia di un uomo che, giunto al limitare della vecchiaia, ripensa a ciò che ha fatto, tanto agli errori quanto alle gioie e ai successi, senza tuttavia rinnegare nulla, anzi ribadendo orgogliosamente le proprie scelte. Alle 5.00 del mattino il testo è completato. Paul prende in mano il telefono e chiama Frank, che alloggia a Las vegas, al Ceasar's Palace, e che in quel momento sta dormendo. Frank si sveglia di soprassalto, e ancora mezzo addormentato, ascolta incredulo la voce dell'amico che gli racconta della canzone, e di come sia perfetta per lui. Ha scelto anche il titolo, molto breve perchè composto da due sole parole inserite nel ritornello, che Paul, ne è sicuro, diventeranno un vero e proprio inno per intere generazioni. Frank ascolta con attenzione, è lusingato ma anche perplesso: lui vuole mollare tutto, è stanco di mettersi in gioco, stanco di quella vita vagabonda fra un palco e l'altro che lo sta logorando. Tuttavia, finisce per accettare la sfida, convinto soprattutto dalle insistenze di sua figlia Nancy, che vede in quel brano non solo una possibilità  per il padre di rilanciarsi in grande stile ma anche un probabile boom commerciale.E ha ragione. Perchè " My Way " diventerà una delle più famose canzoni della storia, un ever green fra i più coverizzati di sempre, e una vera e propria miniera d'oro per tutti e tre i protagonisti di questo racconto : Claude Francois, Paul Anka e Frank Sinatra.

Le circostanze riportate nel racconto sono autentiche, anche se mi sono permesso, senza stravolgere i fatti, di arricchire la storia di qualche particolare frutto della mia fantasia.Tra le cover più famose di " My Way " sarebbe un gravissimo reato d'omissione non citare la versione dissacrante e destrutturata che ne ha fatta Sid Viciuos, bassista dei Sex Pistols.
Blackswan, giovedì 19/01/2012

22 commenti:

Arianna Marangonzin ha detto...

Una delle canzoni mito dello scenario musicale internazionale, resa ancor più preziosa dall'interpretazione di Sinatra "The Voice".
Grazie e baci.

Nella Crosiglia ha detto...

Forse una delle canzoni più gettonate in tutto il mondo. La versione Sinatra , è impeccabile, le parole sono scandite come solo lui sa fare , l'incalzare della strada percorsa è all'unisono con le parole , con la melodia e con la voce! Un classico per sempre.. Come sempre , grazie caro BLACKSWAN e enjoy always the music!

Elle ha detto...

Omamma! la voce di Sid si avvicina alle varie versioni sentite mille volte nei karaoke.. a parte il finale a sorpresa, a quello non ho mai assistito.
La storia è romanticissima, un vero gesto d'amicizia! (e ora non dirmi che la parte inventata era prorpio quella..)
:)

Zio Scriba ha detto...

E' la prima volta che assisto a una cover-caricatura: strepitoso Sid, ha avuto un gran coraggio... :)

Massi ha detto...

E'una metafora di vita:ho vinto e ho perso,ma l'ho fatto sempre a modo mio

Galadriel ha detto...

"A modo mio" è il motto di tutti noi. "ma come mi ami?" " Ti amo, ti amo a modo mio". Tutti noi usiamo questa espressione...ma come lo dice lui, la voce, diventa amabilmente "a modo suo". Grazie Nick, scelte con il cuore. Un abbraccio.

francesca ha detto...

Un classico,una storia,un remember.. ecco cos'è My Way. Come sempre grazie per i retroscena che non conoscevo.
La versione Sid è ... delirante,la distruzione di un mito.
Ah ah, ha avuto fegato e una buona dose di disinvoltura anche se rimane ... inascoltabile.
Ciao,Francesca

lozirion ha detto...

Ancora un bellissimo post fratello! ^_^

Grande pezzo.... Una lezione di vita davvero....

"more, much more than this,
I did it my way!"

economistapercaso ha detto...

My way... ci sono cresciuta... ricordi di mio padre che la cantava dal bagno, mentre si passava la schiuma da barba con il pennello...

Granduca di Moletania ha detto...

Voto per la versione del mafioso. A non era una gara ? e perchè allora questi due energumeni dietro di me mi hanno puntato la pistola al cranio ?
Si, si, ho capito. Un attimo. Certo che voto per Frank; fatto; e adesso abbassate anche la lupara, per favore.
Scusa Black, ma se non facevo così, questi non se ne andavano mica.

Un abbraccio.

mr.Hyde ha detto...

La storia che racconti è molto filmica..mi piace leggerli i tuoi post!..
Voto Sid..è più divertente!
Un caro abbraccio.

A piccoli passi ha detto...

...è una canzone bellissima, ho dei gran bei ricordi..una persona che ha lasciato il segno ;))

a presto Nichi

A piccoli passi ha detto...

...è una canzone bellissima, ho dei gran bei ricordi..una persona che ha lasciato il segno ;))

a presto Nichi

Ezzelino da Romano ha detto...

Parlando della versione Sid, per me l'unica esistente, ho sempre pensato che la scena finale (quella in cui lui spara al pubblico che lo applaude) riassuma in un minuto scarso il Thomas Mann dei Buddenbrook.
La faccia autodistruttiva della borghesia, il cupio dissolvi dell'uomo in smoking e della donna in abito lungo.
Fire, fire, fire, fuck the rich!!!

La firma cangiante ha detto...

Pezzo struggente e fondamentale. Anche nelle semplici parole. I did it my way. Quanti possono dire di aver fatto sempre le cose a modo loro senza scendere a compromessi o senza lasciarsi intimorire dalle pressioni.
Nella situazione che tutti noi attraversiamo in questo paese, in questo periodo, sarebbe davvero importante poter dire I did it my way.

Purtroppo in tanti neanche ci provano, ripiegando su un più comodo ho fatto come mi conveniva.

Tristezza

graminacee ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
graminacee ha detto...

mi piace questo blog! Non lo dico perchè ti ho visto tra i followers della stalla, ma perchè un blog che parla di musica non può non piacermi!
Se poi c'è qualche gusto musicale in comune è la fine!;)

Ciao!

Sarah ha detto...

La storia è stupenda, non la conoscevo. Ora non potrò più ascoltarla senza pensare al valore dell'amicizia.

Melinda ha detto...

Meno male allora, My way è stupendissimaaa!!!

Ernest ha detto...

eh beh applausi applausi applausi e poi Sid!

Pupottina ha detto...

è una canzona straordinaria!!!
... in tutte le versioni!!!

buon weekend ^_______^

Massimo ha detto...

Al di là della canzone, che rimane un classico senza tempo, il tuo pezzo è molto bello, avvincente e molto piacevole da leggere.
Dovresti scrivere un libro!