Quando nel 1993 esce In Utero, l’avventura dei Nirvana è
già bella che finita. Siamo ai saluti, insomma, e non sarà un arrivederci. E’
soprattutto Cobain a non poterne più. La propria cronica debolezza, l'incapacità a gestire, anche logisticamente, gli impegni artistici, la dipendenza
dall’eroina, il rapporto sempre più conflittuale con la moglie Courtney Love,
la destabilizzante nascita della figlioletta Francis Bean, gli hanno completamente azzerato le
energie. Entra in sala di registrazione di malavoglia, sopraffatto
dall’inquietudine e da una disperazione che lentamente, ma inesorabilmente, gli sta rodendo l’anima. E’ così prostrato
che, di primo acchito, pensa di intitolare il nuovo disco I Hate Myself And I
Want To Die ( niente male come previsione ! ). Eppure, nonostante sia l’inizio della fine ( l’anno dopo Kurt si
toglierà la vita con un colpo di fucile alla testa ) il livello compositivo
dell’album, prodotto dal guru Steve Albini, resta a livelli eccellenti. In
Utero contiene tante belle canzoni, a riprova che Cobain, nonostante ( o forse
proprio a cagione ) il periodo problematico che sta attraversando, è cresciuto, e non poco, come musicista. Tra le gemme dell’album vale la pena citare Rape Me, Dumb, All
Apologies, Scentless Apprentice, e soprattutto Heart - Shaped Box, una delle più
belle canzoni del repertorio Nirvana e primo singolo estratto dall’album. Kurt prende l'ispirazione per scrivere il brano dopo aver guardato in tv un documentario
su dei bambini malati di cancro. Butta giù un primo riff di chitarra, ma non è
particolarmente convinto del lavoro, e abbandona la canzone, salvo poi
riprenderla l’anno successivo, dopo aver incominciato la convivenza con
Courtney Love. La quale, in merito alla genesi del pezzo racconta che la
canzone fu completata da Kurt in pochi minuti, chiuso nell’armadio, un grande
armadio, che la coppia teneva in camera da letto. La Love, che evidentemente
stupida non era, capì immediatamente il valore artistico della composizione e
chiese a Cobain di poter utilizzare il riff di chitarra per un brano delle sue
Hole. Kurt le rise in faccia e la mandò a farsi fottere. D’altra parte, questi
erano gli amorevoli rapporti che intercorrevano fra i due: passione e amore (
probabilmente a senso unico ), ma anche e soprattutto un turbolento menage
familiare fatto di epocali litigate, pestaggi, rancori mai sopiti e periodicamente
rinfacciati, repentine e schizofreniche separazioni, riappacificazioni benedette
e facilitate dall’eroina, di gran lunga la più efficace intermediaria fra i due
contendenti. Fu così che in Heart - Shaped Box, oltre allo spunto iniziale
ispirato alla sofferenza dei bambini malati di cancro, finì per confluire anche
un altro dolore, quello cioè derivante da un rapporto amoroso che riservava ben poche soddisfazioni e che stava
lentamente erodendo la già precaria stabilità emotiva di Cobain. In tal senso, è assai
esplicito un verso della canzone, quello che apre al ritornello, in cui Kurt canta “ I Wish I Could Eat Your
Cancer When You Turn Black “ ( “Vorrei poter mangiare il tuo tumore quando
diventi nera " ). Che la figura della Love producesse in Cobain immagini tanto
crepuscolari non deve stupire più di tanto, se si pensa che il titolo originale della
canzone, prima di essere tramutato in Heart-Shaped Box, avrebbe dovuto essere
Heart -Shaped Coffin, bara a forma di cuore. Quella bara in cui Kurt finì
qualche tempo dopo, con buona pace della controversa e discussa compagna.
PS : Non è una novità che il tumultuoso legame con la Love abbia in qualche modo accelerato la dipartita dello sfortunato cantante. Di certo, Kurt digeriva con difficoltà l'atteggiamento spesso distaccato di lei e i suoi frequenti ( presunti o meno ) tradimenti. Heart- Shaped Box non è quindi l'unica canzone che racconta di questo doloroso rapporto. Basti ascoltare la riscrittura che Cobain fece di Where Did You Sleep Last Night ?, brano firmato dal bluesman Leadbelly, che compare nel mitico Unplugged in New York, registrato qualche mese dopo l'uscita di In Utero. Quei versi finali, In the pines, in the pines,
Where the sun don't ever shine, I would shiver the whole night through, che Kurt urla ( non canta, urla ) in un fremito di incontrollata rabbia, suonano come il lamento di un uomo ferito a morte dal tradimento di Courtney. Perchè sa, ne è consapevole, che l'amore della propria vita se ne è andato per sempre.
In the pines, in the pines Where the sun don't ever shine I would shiver the whole night through
Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/nirvana/testo-where-did-you-sleep-last-night.html
Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/nirvana/testo-where-did-you-sleep-last-night.html
Blackswan, mercoledì 02/05/2012
17 commenti:
chissa che musica farebbe adesso?sicuramente indie folk chissa...:)
a una ventina d'anni di distanza, forse il vero capolavoro dei nirvana è stato in utero, ancor più che nevermind...
in ogni caso heart-shaped box credo sia la loro canzone che preferisco. tutto kurt racchiuso in un pezzo solo, a forma di cuore
Che spettacolo di album IN UTERO. Spesso, quando lo riascolto, penso che sia stata proprio questa vicinanza alla fine ( secondo me ne sentiva già il profumo acido solforico ) a fargli mollare gli ormeggi del limite creativo ( se mai ha avuto un limite il suo estro ) e generare questo gioiello. Rest in peace. Lui si che era un artista. Bel lavoro, Swan. Davvero bello.
Ho amato moltissimo In Utero, davvero tanto. E' un po' che vorrei parlare dei Nirvana sul mio blog, e prima o poi lo farò. Intanto mi godo questo bellissimo articolo! :)
Black...vorrei solo lasciarti un sincero saluto! Complimenti per i tuoi sempre mirabili post! Vita lunga e prospera!
E' un bellissimo post Mr. Black !
Cobain e la Love avevano un rapporto malato e morboso, quel tipo di rapporto in cui esiste una vittima e un carnefice.
Questo album è bellissimo..con il senno del poi, forse, lasciava presagire ciò che sarebbe stato.
Buona serata..:)
io dico: eterno!!
ecco...io qui non riesco a commentare...perché alcune canzoni o artisti sono legati a vite passate e ho deciso di rimuoverle...ciao
E' sempre un piacere leggerti Nick, tu non parli solo di un brano, tu ci metti tutto il contorno ed è bello vedere come nasce una canzone.
E poi...con Kurt non c'è storia!!!
Indimenticabile!!!
La cosa più difficie che ci possa capitare in un rapporto ... è il non volerlo...L'unione di Kurt con Coutney stava in piedi solo per l'annuncio della nascita di " Fagiolina", che in effetti non ha compiuto il miracolo , ma ha maggiormente inasprito il rapporto. Convenienza per lei,paura terribile di far soffrire gli altri per lui... Che gran tragedia , purtroppo molto comune anche a noi , comuni mortali!Eccelso post ,o mio capitano!
Gran disco ... io ho letto una storia a fumetti in questi giorni, con Kurt che non è morto, e ai giorni nostri rimette insieme i Nirvana per ripetere il famoso concerto di Roma (è la storia finale di GangBang, storie a fumetti per i 40 anni de il manifesto).
Hai scritto davvero un ottimo pezzo! Chissà cosa avrebbe tirato fuori in questi anni ma forse non sono domande che ci possiamo fare.
un saluto
Tanto per cambiare li ho scoperti tardi, ma li adoro! Che voce, quel solista!
@ Face : forse sarebbe un Damien Rice al vetriolo,chissà...
@ Marco : io ritengo che Nevermind sia un gradino superiore.Meno pensato,più istintivo,più grezzo.
@ Harley : Grazie. Un gran disco, anche se a dire il vero, per me tutti i dischi dei Nirvana sono bellissimi :)
@ Roberto : attendo il tuo post.Lo leggeròmolto volentieri ( con me sfondi una porta aperta ).
@ Legolas : grazie di cuore. Ricambio caro amico :)
@ Mary : ho sempre avuto l'impressione che fosse Kurt la vittima fra i due. Il disco, sottoscrivo, è favoloso.
@ Cirano : Nei secoli dei secoli.Amen :)
@ S.:Ti capisco.C'è musica che anche per me è legata a vite passate e ci sono stati momenti che ho fatto fatica a riascoltarla. Poi, quando ci penso,capisco che non è la musica ad essere sbagliata,ma la vita precedente :)
@ Melinda : grazie, cara. La musica, quel poco che ne conosco, mi piace raccontarla.Come se fosse il romanzo più bello della mia vita.:)
@ Nella : vero, Nellissima. E quel rapporto continuava magari anche per quella cosa che chiamano denaro...
@ Alli : grazie per la dritta, vedo di recuperare il fumetto.
@ Ernest : me lo chiedo spesso anche io. E' stato un grande perchè è sfilato attraverso questo mondo come una luminosissima cometa ?
@ Adriano : meglio tardi che mai :)
Io adoro Heart - Shaped Box!:)
Comunque..per quanto riguarda il suo rapporto con la moglie.. di certo non era la persona giusta per una persona come lui che sicuramente era molto fragile; poi però di solito sono queste sofferenze che a volte ti danno quel tanto in più da sfogare nell'arte. In questo caso nella musica; questo connubio tra persona fragile e tormentata che nn sa bene come affrontare la vita lo troviamo in molti artisti. A me viene in mente Luigi Tenco, musica completamente diversa da quella dei Nirvana,ma stessa vita altalenante che non sa quale direzione prendere. E anche quella che era la sua fidanzata Dalida, scelse la stessa strada.
Ora leggevo i commenti quassù e chissà che musica sfornerebbe se fosse ancora vivo? Una persona così inquieta sarebbe riuscita a continuare per anni a sfogare al meglio la sua inquietudine nella musica o si sarebbe fatta divorare dal declino? E' un dubbio che mi rimane su quelle persone che morte giovani hanno dato il loro meglio nel breve tempo che hanno vissuto.. come avrebbero proseguito?
Ok..ho scritto il mio testamento :)
@ Rose : L'arte, spesso, va di pari passo con la sofferenza, il disagio,la debolezza interiore. Hai citato Tenco, e hai fatto bene, perchè ha molte cose in comune con Cobain. Ma se ne potrebbero citare a centinaia di magnifici perdenti che hanno scritto pagine memorabili di musica.Mi vengono in mente Nick Drake, Tim Buckley,Elliott Smith, ad esempio.Difficle pensare a Kurt oggi.Probabilmente,schifato, si sarebbe dedicato ad altro,magari avrebbe scritto o dipinto.
PS :un pò presto per preoccuparsi di testamenti, o no ? :)
Per me la Love ha metaforicamente armato quel fucile col suo comportamento ed il suo modo di fare, di sicuro le conveniva avere di più essere una vedova che una divorziata che avrebbe visto la figlia una volta al mese che avrebbe vissuto col padre intento a fare qualsiasi cosa tranne che il musicista
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