L'elogio alla lentezza è un prius logico per i Blue Nile. I loro dischi sono stati centellinati nel tempo, come le apparizioni di comete o astri misteriosi, a una media di circa uno ogni sette anni. E' questo il segreto per mantenere alto il livello di ispirazione ? Probabilmente si, soprattutto se si considera la straordinaria qualità di ognuno dei quattro dischi pubblicati dai tre musicisti scozzesi fino a oggi (l'ultimo, High , è del 2004). Hats, rilasciato nell'ottobre del 1989, è senza dubbio il capolavoro della band guidata da Paul Buchanan, l'apice di una musica sublime e raffinata, in grado di abbinare silenzi malinconici, spiritualità e romantiche visioni notturne, e di mescere il sapore torbato del whisky delle highlands ai barbagli agrodolci delle luci di una notte che scorre in lontananza. La voce triste e arresa di Paul Buchanan (quest'anno al debutto solista con lo stupefacente Thin Air) intride di poesia sette canzoni senza tempo, cesellate delicatamente su partiture di tastiere distanti ed eteree, e su basso e batteria elettronica che talvolta pulsano sottotraccia e più spesso si insinuano liquide nel tessuto della musica, scandendo con morbidezza il ritmo delle emozioni. Le canzoni di Hats, ricche di echi e di riverberi, suonano calde e avvolgenti, galleggiano a mezz'aria, fluttuano, ci sfiorano le orecchie, grazie a una resa sonora a dir poco stupefacente. E' la superba e languidamente notturna, Over The Hillside, ad aprire il disco: il ritmo lento di una drum machine, accordi di synth in minore e un morbido arpeggio di chitarra elettrica tessono una trama leggera attorno alla voce serica di Buchanan, che accarezza il microfono e i nostri cuori, in un crescendo appena intuito di pathos, costruito sull'essenzialità degli arrangiamenti. Impossibile non commuoversi alle lacrime quando parte l'arpeggio di chitarra di Let's Go Out Tonight, preghiera per l'ultimo dei romantici, colonna sonora perfetta per una sconfitta o un dolore straziante, declinazione introspettiva e ripetuta del verbo immalinconire. Headlights On The Parade cerca invece più apertamente la strada della ritmica , è un ricordo nostalgico di ciò che fu felicità, come intravvedere un sole antico, che un tempo sorgeva proprio là in fondo, alla termine della notte. E se tutto ciò non bastasse a sgretolarvi il cuore, From A Late Night Train trasforma il senso della perdita in teorema, cristallizza in note, rendendole eterne, le parole salate che accompagnano le lacrime e il sapore amaro della più disperata rassegnazione.
Hats è un disco che non si può pensare, nè cercare di capire. Almeno non subito. Ci sarà un momento in cui l'ascoltatore comprenderà anche con la testa che questo album è un capolavoro, perchè in grado di sedurre l'anima con la chimica delle assenze e delle sottrazioni, e perchè, come solo i grandi romanzieri fanno, racconta tensione e dramma usando il linguaggio discreto di un sommesso colloquio. Ma fino a quel momento, Hats conoscerà solo la percezione emotiva, la fisicità dei nostri palpiti, le dimensione sensuale del nostro evocare attraverso le note. Un intimismo tanto profondo da pretendere che l'ascolto avvenga in perfetta solitudine : una sigaretta che brilla nel buio, un bicchiere di scocth, e fuori gli ammiccamenti sinuosi della notte o i primi accenni dell'alba che si fa bella. Soli, in compagnia di tutti i misteri della musica e di quelli taciuti dal nostro cuore.
Il 19 novembre è uscita la collector's edition di Hats. Oltre alla scaletta originale rimasterizzata, il cofanetto contiene anche un bonus cd, con alternative takes di Seven Am, Let's Go Out Tonight e Saturday Night, una versione live di Headlights On The Parade, oltre a The Wires Are Down, B Side del singolo The Downtown Lights, e un notevole inedito, questa la vera chicca per i fans, dal titolo Christmas.
VOTO : 10
Blackswan, martedì 11/12/2012
13 commenti:
Bé, questa volta parto avvantaggiata, perché questo disco lo conosco benissimo..lo conosco indirettamente grazie a te, nel senso che dopo essermi innamorata di Mid Air, ho cominciato a fare qualche ricerca e sono arrivata ad Hats..ci sono su da quest' estate..ma credo di avertelo già detto.
E' un disco malinconico, è vero..e Let's go out tonight ti da il "colpo di grazia"..a me mancavano solo la sigaretta e lo scotch..ma l'alba c'era..c'era il tramonto..e a volte anche la notte..
Il 10 ci sta tutto..ovviamente il mio voto è un voto di pancia..
Buona serata :*
In assoluto uno dei miei gruppi preferiti. 10 pieno.
Non ho mai avuto un gran rapporto con la matematica. Sará per quello che non capisco la chimica delle sottrazioni e delle assenze..
M'hai fatto venire la voglia di saperne di più,complimenti
Unici
@ Mary :Un classico inarrivabile.Se non ci sta il dieci in questo caso...:)
@ Maurilio : sarà questo il motivo per anche per me Mid Air è il miglior disco dell'anno ? :)
@ Irriverent : Chimica, non matematica. :) E' tutta un'altra storia. Peccato, ti perdi uno dei dischi più belli di sempre.
@ Massi : i complimenti vanno ai Blue Nile :)
@ Overthewall : ...e inimitabili.
Ho letto il post ascoltando il pezzo, non li conoscevo, adesso apro il torrent.
Constato ancora una volta che la tua efficace scrittura narra una densa trama. Questa volta per artisti, una volta di più prima a me ignoti, ma che mi hanno subito coinvolto emotivamente.
@Black: precisino e tignosetto....ma se non ce n'è, non ce n'è. Sia chimica o matematica :-P
@Saziozero: non te ne pentirai :)
@ adriano : difficile non farsi coinvolgere dai blue nile
@ irriverent : ci sono i gusti personali e l'obiettivita'. Importante e' che restino separate. :)
@Black: difatti io non metto in discussione la capacitá tecnica dei musicisti.
Ho semplicemente esternato una mia(personalissima) opinione rispetto ad una musica che "non capisco" (ammissione di assoluta incapacitá ) e che non "sento" .....
Sempre precisino e tignosetto.
Cicca
cicca
mai sentiti prima, molto, molto orecchiabili. Una vena di PinkFloyd in questo pezzo. Immagini che sanno d'antico, scene che mi viene voglia di vivere da protagonista. Ottima scelta, una bella scoperta, un 10 meritato :)
Intervengo in ritardo,ma non potevo non esprimere il mio personale apprezzamento per i Blue Nile che ho scoperto non molto tempo fa.E' stato subito amore al primo ascolto!Penso che"Let's go out tonight" sia una di quelle ballate languide e sensuali che ti entrano nel cuore evocando ricordi di momenti che vorresti rivivere.
Cleopatra
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