Ecco un nome che non vi dirà assolutamente nulla, a meno che non
abbiate seguito l’avventura dei Coral, fino al 2008, anno in cui il chitarrista
Bill Rider Jones lascia il gruppo per dedicarsi alla carriera solista. Che inizia
però solo nel 2011, con la pubblicazione di If, un concept album strumentale
ispirato a Se una notte d’Inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Oggi, Rider
Jones torna con un disco di undici canzoni che fluttuano leggere in una
dimensione folk pop intimista e malinconica, undici canzoni in cui si respira
il fascino di una Liverpool (città di provenienza del cantautore inglese)
avvolta dalla nebbia e da una fitta pioggerellina attraverso la quale si
sfumano, in lontananza, i contorni del mare. Registrato proprio nella patria
dei Beatles, nella vecchia casa dove il cantautore visse la sua infanzia, A Bad
Wind Blows In My Heart è prodotto e mixato da James Ford (già al lavoro con gli
Arctic Monkeys), che con sapienza crea un suono tanto essenziale quanto caldo e
avvolgente, esaltando la voce di Rider Jones che si muove trasognata su un
impianto musicale votato a una colloquiale semplicità. Chitarra acustica,
pianoforte e una sezione ritmica sempre discreta costituiscono l’architettura
di ballate languide e autunnali, meditabonde e da meditazione, in un cui pallidi
barbagli di sole filtrano di quando in quando (You’re Getting Like Your Sister)
attraverso le plumbee nuvole di un cielo scorbutico e carico di pioggia. Un
disco languido, dalla trama sottile ma evocativa, adattissimo a cullare sogni e
nostalgie, perfetto per tutti coloro che si sentono orfani della poetica
depressa del grande Elliott Smith.
VOTO : 6,5
Blackswan, lunedì 13/05/2013
6 commenti:
Posso dire che "se una notte..." è un libro "sconvolgente".
Bel pezzo "semplice" e "leggero".
Ciao Black
Non lo sconoscevo, mi piace.Sono curioso di ascoltare l'album strumentale.
Forse un genere così delicato non rende benissimo dal vivo. Ho ascoltato altri suoi brani, in studio, e sono decisamente molto superiori a quel che sembra quello linkato.
Sto ascoltando ora "He took you in his arms" e rende molto, molto più che il brano dal vivo che hai linkato.
Solo una critica. Secondo me non ha voce, e quel modo di cantare così sospirato alla lunga mi fa venire l'orticaria. Ma questi sono solo gusti personali, che non vanno ad invalidare il prodotto :)
In questo caso mi fa impressione la rinomanza del sanremese, e Partigiano, Calvino nel mondo!
Mitici Coral!
La canzone mi intriga piuttosto e richiede un rapido download per saperne di più.
Speriamo che vada come per i Dawes che mi piacciono moltissimo
@ Badit : ne ho letti molti di Calvino,ma questo purtroppo mi manca.
@ Mr Hyde : I Coral sono un gruppo notevole. If non mi ha fatto impazzire, è un pò troppo peso.
@ Mist :molto dipende dal contesto ed è probabile che un video non riesca a trasmettere le stesse suggestioni di un live. Sulla canzone, effettivamente, va a gusti. A me, questa, non sembrava male.
@ Adriano : Grandissimo Calvino !
@ Euterpe : felice che i Dawes ti siano piaciuti. Io non riesco a smettere di ascoltarlo.
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