C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita:
il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle
spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un'ossessione
che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa
perché. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette
piede nell'ufficio persone scomparse dove lavora, centinaia di occhi la fissano
dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei,
è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Forse per questo Mila è la
migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. Ma
se d'improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Sembrano
identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su
chi li ha presi, se ne aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E
perché sono tornati?
Chi ha letto Il Suggeritore, uscito quattro anni fa nelle librerie
italiane, si sarà sicuramente fiondato a comprare anche quest’ ultima fatica
dello scrittore pugliese, L’ipotesi Del Male. D’altra parte, Donato Carrisi,
con il suo primo romanzo, ci aveva fatto sognare. E poco importa se poi non si
trattava di sogni, ma di veri e propri incubi : quell’esordio fu talmente
emozionante e convincente da mettere in fila gran parte della produzione noir
di derivazione americana o scandinava. Insomma,
nel genere, Il Suggeritore è quello che si può definire, senza rischiare
di essere spernacchiati, un capolavoro. L’ipotesi Del Male arriva quindi nei
negozi carico delle attese di tutti coloro che si erano affezionati alle oscure
vicende di Mila Vasquez, poliziotta integerrima, dall’ anima però tormentata e anaffettiva.
A Carrisi il compito di non deludere (o eludere) le aspettative di tanti
lettori, e di gestire una materia che si ripresenta alquanto complessa, dal
momento che l’ambientazione del romanzo è priva di punti riferimento, sia
spaziali che temporali, e l’intricata vicenda, come di consueto, si sviluppa
sul quel labile confine che separa il bene dal male, la normalità della vita e
del quotidiano dalle porte dell’inferno. Obiettivo complicato, dicevamo, (il
rischio di ripetersi era dietro l’angolo), ma ampiamente centrato, grazie a una
scrittura fluida, alla minuziosa documentazione, che da credibilità e sorregge
l’impalcatura dell’intreccio, e a un ritmo serratissimo, gestito con la perizia
di un califfo del thriller. Nonostante qualche passaggio, a mio avviso, un po’ forzato
(non posso dirvi quale per non rovinarvi la sorpresa), il romanzo scorre che è
un piacere (il brivido lo è sempre), ci regala un finale aperto che inquieta, e
ci lascia soprattutto un senso di angoscia (e di claustrofobia) che perdura ben
oltre l’ultima pagina del libro. Sembra la cosa più scontata di questa terra (e
probabilmente è anche la più disattesa), ma un noir può dirsi davvero buono
solo se riesce a far paura. Carrisi ci è riuscito ancora. Non era facile.
Blackswan, sabato 25/05/2013
9 commenti:
Ottimo romanzo anche questo, forse un gradino sotto a Il suggeritore, ma merita di essere letto :)
Sono troppo tetra di mio, in questo periodo, per dedicarmi ad una lettura del genere :)
Grazie per la recensione, so su cosa evitare di buttarmi, prossimamente :)
Lo terrò per momenti più solari :P
parente di al bano? :)
ne avevo sentito parlare,incuriosito e insospettito per via del cognome...
adesso me lo sono segnato :)
finito di leggere da poco e mi è piaciuto... solo che rimanda ad un seguito... quanto ci toccherà aspettare per saperne di più sul Suggeritore? piesse ... mi ha colpito il fatto che Carrisi abbia deciso di devolvere i guadagni delle vendite del romanzo in Grecia ad un'associazione che si occupa di dare pasti alle persone in difficoltà... non è da tutti fare una cosa così ...
Mi devo decidere a leggere Carisi, anche se la tua recensione allontana un po' dai miei interessi questo autore, perché mi sono abituato a noir che portano anche il lettore ad un certo distacco dai temi trattati.
Ce l'ho nella lista dei da leggere. Concordo con te, il Suggeritore è un capolavoro. E pensare che questo qui è partito scrivendo fiction televisive. Quando si dice l'importanza della gavetta
mi mancano tutti e due quindi direi che devo darmi da fare
Finito di leggere pochi minuti fa. è un bel libro e non vedo di leggere il seguito!!!
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