I grandi spazi, la
natura aspra e selvaggia, il deserto. La polvere, soprattutto. Sono queste le
suggestioni che spingono Chris Eckman a viaggiare attraverso innumerevoli
dustlands. In primo luogo, con i Walkabaouts e con i Dirtmusic in veste di
musicista; poi, come produttore di uno dei dischi più belli dello scorso anno,
Chatma della band maliana dei Tamikrest. Oggi, il viaggio di Eckman continua in
solitaria, anche se le terre selvagge di cui parla Harney County non hanno nulla
di esotico, sono lontanissime dal deserto africano. La landa desolata di Harney
County, infatti, si trova al confine estremo dell'America, in Oregon. Una terra
scorbutica, in cui è la violenza della natura a dominare su tutto; un luogo di
disarmante bellezza, dove la vita, i piccoli gesti, lo scorrere lento delle
ore, si fa estremo. Voce e chitarra acustica, Eckman racconta questo pezzo di
terra in cui l'abbacinante violenza del sole percuote gli occhi
del viaggiatore con un diffuso senso di imminente tragedia. E perchè il suo
racconto sia sincero usa le parole e la musica della polvere. Desolazione,
deserto, arsura, chilometri di nulla senza che anima viva si palesi. Così le
canzoni, per rispecchiare la bellezza di questi luoghi ostili,
procedono attraverso arrangiamenti scheletrici, la cui ossatura
è saldata nella fusione fra la chitarra di Eckman e il
livido contrabbasso di Ziga Golob. Non c'è quasi altro, in questo folk
scarnificato che fluttua a mezz'aria fra Nebraska di Springsteen e il Dylan più
roots. Una spettrale chitarra elettrica in The Carnival Smoke, l'armonica
western e la batteria trasandata di Many Moons. Basta. Eppure questa
essenzialità espressiva, questo colloquiare con l'anima e con
Dio, travalicano gli angusti confini del soliloquio, per assumere,
come nei dieci minuti di Rock Springs (ispirata all'omonima raccolta di racconti
di Richard Ford), il respiro ampio dell'epica e della letteratura. Un disco
difficile, ruvido, privo di compromessi, la cui bellezza si percepisce solo
dopo diversi ascolti. Quando questo succederà, chiuderete gli occhi e vi
immaginerete la contea di Harney, settemila anime e ventiseimila chilometri
quadrati agli estremi confini del West. E allora sarà magia.
Voto:
9
Blackswan, martedì 13/01/2014
Blackswan, martedì 13/01/2014
8 commenti:
Istintivamente ti dico che mi piace parecchio, anche se ultimamente ce ne sono in abbondanza di album di questo genere.Siamo quasi all'inflazione, ciononostante li ascolto sempre con piacere.
@ Euterpe : vero e poi io ascolto principalmente questo genere. però, Eckman possiede un suo perchè grande come una casa. :)
Grande!! L'ho visto dal vivo con i Tamikrest. Non me lo perdo.
E' magia caro Nick....
Basta chiudere gli occhi e ascoltare la voce...::::)))))
bellissima, S
@ Lucien: sapevo di cogliere nel segno :)
@ Nella : è proprio vero !
@ S. : felice che ti piaccia :)
un grande album, che resta dentro anche quando il tempo passa. E un lavoro perfetto, perchè Eckman ci ha abituati alla bellezza sonora.
@ Anonimo : infatti, non smetto di ascoltarlo. Grande disco !
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