Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo.
"Vedere Berlusconi in blue geans (jeans) e scarpe da ginnastica tra anziani e disabili, in campagna elettorale, farà da impulso a capire chi è veramente quest'uomo. Chi non lo votava, lo voterà, perchè è un uomo che sta sulla scena da vent'anni, un imprenditore di primissimo piano che dà lavoro a decine di migliaia di famiglie. Un politico di caratura internazionale "ridotto" in canottiera, farà di lui la vittima eccellente di questa presunta democrazia.
Sono sicuro che il miglior spot politico per la campagna elettorale di Forza Italia sarà proprio la foto di Berlusconi in maniche di camicia e pantaloncini corti che accompagna un disabile". (Antonio Razzi).
Cari amici, Silvietto è socialmente utile. Il sostituto Pg, Antonio Lamanna, ha dato parere favorevole all'affidamento in prova ai servizi sociali per l'ex Cavaliere, a condizione che non diffami ancora i giudici. Altrimenti, si arrabbiano e lo mettono dietro la lavagna. Silvietto sarà impegnato, settimanalmente, per una mezza giornata in una struttura per anziani disabili nell'hinteland milanese (qualcuno dice perfino vicino ad Arcore), come motivatore. Grazie ad uno sconto di pena che scatta dopo i primi sei mesi, la reclusione di un anno per frode fiscale si riduce a nemmeno un mese e mezzo. Come andare a fare un corso di ceramica organizzato dal comune, insomma. Immaginate come se la ride: qualche ora in ospizio a raccontare barzellette e voilà. Per la cronaca, poche settimane fa, in una ennesima intemerata, paragonò alla mafia i magistrati che dovevano decidere sul suo destino. Altro che magistratura rossa. Incolore, semmai. Con quale faccia si concede una misura così mite ad un soggetto che non ha mai mostrato alcun segno di ravvedimento e di pentimento? Quale paese permette che un condannato con sentenza definitiva, dichiarato decaduto dal Senato, venga ricevuto al Quirinale diventando l'interlocutore del Premier per le riforme? E se Silvietto "piange", il sodale e compagno di affari, Marcello Dell'Utri, non ride. Acciuffato in un lussuoso albergo di Beirut in Libano, il fondatore di Forza Italia ed ex senatore condannato per concorso in associazione mafiosa, irreperibile da qualche giorno, aveva motivato la sua assenza con la necessità di controlli medici, essendo reduce da un intervento di angioplastica. Nessuna sottrazione al verdetto della Cassazione, dunque, precisa. Ma il diavolo, si sa, fa le pentole ma non i coperchi e un'intercettazione telefonica scova i protagonisti con le mani nella marmellata. Il fratello di Dell'Utri, Alberto, intercettato al telefono con Vincenzo Mancuso, titolare di un ristorante romano, sosteneva per il fratello Marcello la necessità di "accelerare i tempi" e che il Libano sarebbe stato il luogo ideale. Come abbia fatto ad espatriare e chi gli abbia rilasciato il passaporto non è dato sapere. La fuga si è conclusa
sabato e un contrito Angelino Alfano, sentendo già scricchiolare la poltrona, annuncia l'avvio della procedura di estradizione per il suo ex compagno di partito. Peccato che l'estradizione non sarà facile, in quanto il reato di tipo
mafioso in Libano non è contemplato. Quando si dice il caso. La vicenda già imbarazzante di per sè diventa boccaccesca per un intervento di Silvietto durante un incontro ad Arcore con alcuni forzisti : "Marcello è in Libano e
l'ho mandato io. L'ho spedito a Beirut qualche giorno fa, perchè Vladimir Putin mi ha chiesto di sostenere la campagna elettorale di Amin Gemayel". Ogni commento è inutile. Del resto, solo in Italia poteva succedere che i deputati votassero una mozione che sosteneva che Ruby fosse la nipote di Mubarak.
Renato Brunetta (FI) a proposito di Berlusconi: "Berlusconi è un simbolo come Aung San Suu Kyi che era bloccata a casa sua ed è diventata un simbolo mondiale".
Alessandro Sallusti (direttore del "Il Giornale") in un suo editoriale: "A una settimana dall'avvio ufficiale della campagna elettorale , togliere di mezzo l'unico leader in grado si contrastare la sinistra è una porcata. Anzi, questa
volta va detto senza peli sulla lingua: è da figli di puttana, pronunciato con rispetto verso quelle disgraziate signorine che esercitano la professione più antica del mondo".
Michaela Biancofiore (FI): " Berlusconi non ha mai diffamato le toghe, ha sempre premesso che c'è una parte della magistratura che è ovviamente politicizzata ed è sotto gli occhi di tutti. Berlusconi ha assoluto rispetto
della magistratura". E a proposito dell'affaire Dell'Utri, precisa: "Dubito sia latitante. E' un uomo di chiesa, un uomo di grande cultura che ha fatto la storia di tante aziende di questo Paese. Certamente, lui e Berlusconi sono due
perseguitati".
Graziano Delrio (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e alter ego di Renzi) intervistato da "Avvenire": "Com'è da vicino Renzi? Da fuori pare uno arrogante e invece Matteo ha un'attenzione quasi maniacale alle persone. Lo chiamo Mosè e lui è realmente come Mosè quando dice a Dio "Non mi separare dal mio popolo".
Cleopatra, lunedì 14/04/2014
P.S. Vi dò appuntamento a dopo le festività. Auguri a tutti.
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