Non è la prima volta che i cd dei Led Zeppelin vengono
rimasterizzati, e tuttavia queste nuove uscite meritano un occhio di riguardo, anche se, magari, già possedete le precedenti. La prima parte
della nuova campagna di ristampe della band (ne seguiranno altre) ha visto
la contemporanea uscita dei primi tre album del dirigibile, ripuliti e tirati a
lucido, e confezionati inoltre insieme a un cd ulteriore rispetto l'edizione
originale che presenta, soprattutto nel caso della prima opera, succose
rarità. Tralasciando di addentrarci nella recensione di tre album così
importanti, ciascuno dei quali meriterebbe uno spazio a se stante (in tre
anni, dal 1969 al 1972, gli Zep escono con quattro dischi, uno più bello dell'altro), giova invece
soffermarci sui cd extra, che nel caso di Led Zeppelin II e Led Zeppelin III
sono costituiti da materiale tratto dalle sessioni di registrazione, quindi
mixaggi alternativi oppure abbozzi (la versione in nuce di Gallows Pole
sul terzo album) di quelle che saranno poi le canzoni nella
forma che tutti conosciamo. Due raccolte interessanti, ma non imperdibili,
che faranno comunque la gioia dei completisti di casa Zappelin, in quanto
trattasi comunque di brani inediti. Di gran lunga più appetitoso il cd extra allegato
a Led Zeppelin I (il disco originale suona ancora meravigliosamente diretto e
potente), che contiene un concerto tenutosi il 10 ottobre del 1969 all'Olympia
di Parigi, e cioè uno dei primi spettacoli registrati professionalmente e preziosa
testimonianza di una band che di lì a breve sarebbe partita alla conquista del
mondo. La qualità della registrazione non è eccelsa, ma la potenza del suono e
lo stato di forma degli Zep fanno passare in secondo piano ogni imperfezione
tecnica. Il concerto inizia con Bad Times Good Times: solo trenta secondi e poi
parte sparata Communication Breakdown. Seguono I Can't Quit You Baby e
Heartbreakers, che fanno da antipasto al quarto d'ora di un'allucinata Dazed
And Confused, da incorniciare. Notevolissima anche You Shook Me, con Bonham che
si prende la scena, così come nella successiva (Moby Dick). Chiude la
performance una grande versione di How Many More Times, con coda strumentale e
un piccolo assaggio Whole Lotta Love. Se non possedete nessuno dei tre
dischi, questa è l'occasione più ghiotta per implementare la vostra
discografia; se siete fans, ma non completisti, io suggerirei
solo l'acquisto di Led Zeppelin I (per quanto mi riguarda, tra i tre, è
quello che ritengo una spanna sopra), visto l'ottimo allegato live.
VOTO: SOLO CONTENUTI EXTRA
LED ZEPPELIN I : 8
LED
ZEPPELIN II : 6,5
LED
ZEPPELIN III: 6,5
Blackswan, martedì 26/08/2014
4 commenti:
Lo so che non c'entra, ma darei 8 al III...
Certo che tutto quello che toccano gli zeppelin diventa oro, ormai... e a considerare la mole impressionante di bootleg che circolano, siamo ben lontani dal raschiare il fondo...ci aspettano chissà quante altre uscite...
Anche se non è un referendum, anch'io preferisco il terzo.
@Mr.Hyde: il voto era solo ai contenuti extra. Gli album originali sono tutti superiori all'8 :)
@ Evil: non sono gli unici che potrebbero guadagnarsi la pagnotta senza piu' suonare una nota (vedi Neil Young, Allman,etc) :)
@ Berica: trovo il primo piu' sanguigneo, ma comunque mi piacciono tutti ;)
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