domenica 2 novembre 2014

BIG DADDY LOVE – THIS TIME AROUND



Amore a primo ascolto per questi cinque ragazzi provenienti da Western, North Carolina. Amore per un suono, clamorosamente americano, ma anche amore per una band che sa rileggerlo con gusto personale e una buona dose di originalità. In circolazione dal 2008, i Big Daddy Love hanno all’attivo quattro album in studio (compreso quello di cui stiamo parlando) e un live datato 2013 (Live At Zyggy’s), in cui propongono una miscela che loro stessi definiscono Appalachian Rock. Già, perché nonostante provengano dal North Carolina, stato americano che ha dato i natali a tanti gruppi di matrice prevalentemente folk e bluegrass (Avett Brothers, Chatam County Line, etc) i nostri, pur non disdegnando i suoni delle radici, premono il piede soprattutto sull’acceleratore del rock (per intenderci: una delle cover che fa parte della loro scaletta live è Sweet Child O’ Mine dei Guns n’ Roses). This Time Around è quindi composto da dodici canzoni dall’ossatura quasi esclusivamente elettrica, in cui il rock propriamente detto si fonde con sonorità blues e accenti country, e in cui la Stratocaster di Joseph Recchio, sempre in bella evidenza, e una certa propensione alla jam ci ricordano che da queste parti ha lasciato la propria influenza anche l’Allman Brothers Band. Ma il segno distintivo dei Big Daddy Love è la presenza fra le fila del quintetto di un banjoista stratosferico, Brian Swenk, che determina col proprio strumento quello che è il marchio di fabbrica del gruppo. Il banjo si contrappone alle chitarre, le asseconda, duetta, crea le stratificazioni sonore da cui decollano le sei corde e ruba la scena prendendosi lo spazio per tecnicissimi assolo, in un interplay tanto equilibrato quanto suggestivo. Il risultato finale è un disco che non perde un colpo dalla prima (il rock blues spigoloso di Nashville Flood) all’ultima canzone (la title track, una ballata agrodolce che ci conduce nel cuore dell’America sudista): in mezzo un repertorio musicale con un filo conduttore ben delineato, ma al contempo assai variegato. Troverete quindi il gospel elettrico di Kerosene (Allman docent), il rock’n’grass (!) di Smoke Under The Water (ascoltate che tecnica possiedono questi ragazzi!), il reggae al banjo di Home No More e Every Other Day, superlativo ballatone elettrico in cui banjo e chitarra elettrica si rincorrono per ben sette minuti di autentica goduria. Sono pronto a scommetterci la ghirba, che This Time Around riuscirà a entrare nel cuore sia di coloro che amano un suono più decisamente roots che di quanti, invece, apprezzano sonorità più marcatamente rock. Una sorpresa, un super disco.

VOTO: 8




Blackswan, domenica 02/11/2014

2 commenti:

Unknown ha detto...

Io mimeraviglio sempre di come tu riesca ad essere sempre presente, costante, negli ascolti, nelle proposte, nella preparazione. Insomma si può sempre discutere sui voti,sulle recensioni... ma chi se ne importa,alla fine.
Chapeau!!

Blackswan ha detto...

@ Evil: Questo è solo un gioco e i voti(e le recensioni) sono una delle regole del gioco. Come per te, la musica è una parte della mia vita, probabilmente la migliore. Regalarla agli altri, a prescindere da come lo faccia,bene o male (probabilmente male)da un senso a tutto :)