Due fratelli, come spesso capita, a dirigere la
baracca (Brad Barr alla chitarra e voce e Andrew Barr alla batteria),
e un paio di amici a dare man forte e a far da contorno (Sarah
Page e Andres Vial). Una strumentazione particolare, dal momento che la
Page suona l'arpa e, all'occasione, anche il dulcimer. E per finire, una propensione
spontanea alla jam session, nata fin da quando i due fratelli militavano nei
The Slip, e che in qualche modo sottende alla forma canzone con cui si
esprime il gruppo. Queste le caratteristiche di di una band che milita
ancora nel sottobosco indie, ma che si dimostra già pronta per il grande salto.
Provenienti da Montreal, Canada, formatesi nel 2011, anno in cui i Barr
Brothers hanno pubblicato un Ep e il primo full lenght, il gruppo ha fatto
la solita trafila di estenuanti tour e apparizioni televisive, culminate con
una comparsata al David Letterman Show. Oggi, il quartetto pubblica il suo
secondo disco, compiendo un deciso passo avanti, sotto il
profilo stilistico, rispetto all'esordio di tre anni fa. Sleeping
Operator, infatti, consolida la forma e la sostanza di un folk da camera
(l'utilizzo dell'arpa è significativo) che esce però dal seminato,
contaminandosi con svariati generi. Un eclettismo di fondo che porta i Barr
Brothers a esplorare territori decisamente "americani "
(la pedal stell di Wolves), a immergersi nel fango del Mississippi
(la ruvida Half Crazy), a commuovere con la ballata malinconica appena
sussurrata (la struggente How The Heroine Dies), a cimentarsi coi pastelli
tenui del folk alla Paul Simon (Even The Darkness Has Arms) e a tentare il passo
lento e il respiro profondo del sad-core tanto caro agli Spain (Come In
The Water). Strumenti elettrici e acustici perfettamente amalgamati,
arrangiamenti ricchi di stratificazioni e la voce calda e vagamente soul di
Brad Barr, contribuiscono a rendere Sleeping Operator un disco
estremamente elegante ed eterogeneo, confermando quanto di buono la band
ci aveva fatto ascoltare all'esordio. Lontani ancora dal capolavoro, ma
già ben incamminati sulla strada che porta all'originalità.
VOTO: 7
Blackswan, giovedì 20/11/2014
1 commento:
Bellissimo il pezzo del video. Li ho sentiti ieri sera dal vivo al D. Letterman e mi hannno colpito molto positivamente.
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