Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
Arieccolo, direbbero a Roma. Assolto in Cassazione,
Silvietto, stringendo tra le dita l'immaginetta di Santa Paola Severino e
indossati nuovamente i costumi di scena, riappare raggiante sul palco a
raccogliere gli applausi di un pubblico sparuto e spelacchiato che lo accoglie
con cori da stadio e striscioni davanti a Palazzo Grazioli. "Chi non
salta comunista è" , urla la solita claque organizzata per
l'occasione.
"Finalmente la verità. Oggi è una bella
giornata per la politica, per la giustizia, per lo stato di diritto. Ero certo
che le mie ragioni sarebbero state riconosciute...Gli italiani capiscano cosa
ho subìto. Ora, sono di nuovo in campo per costruire , con Forza Italia e con
il centrodestra, un'Italia migliore, più giusta e più libera". Dismessi
i panni del reietto e circondato dal solito cerchio magico, Francesca Pascale
in testa, Silvietto si illude di riavvolgere il nastro e di inaugurare una
nuova stagione politica.
Verrebbe quasi da compatirlo se non fosse che recita a
soggetto. Il ruolo dell'eterno martire è quello che più gli si addice.
"Adesso chi paga per tutto ciò che ha subìto
Berlusconi?" si interroga la sempre saggia Daniela
Santanchè.
Peccato che per questa vittima della giustizia "
'a nuttata non è ancora passata". Nubi cupe e fitte si addensano sulla
testa di Silvietto. Che, prima di tutto, dovrà vedersela con quel
caravanserraglio di Forza Italia, erosa da faide interne tra fittiani,
brunettiani e verdiniani. Poi, dovrà affrontare l'uragano Salvini, il ruspante
giovanotto dai modi spicci e grevi, amico di Casapound, che si atteggia a
leader di destra e che non fa sconti a nessuno. E poi c'è l'Uomo Nero, l'inviso
Renzi, il traditore.
Ma non è finita. I processi ancora pendenti, la
credibilità minata, la condanna morale della Conferenza Episcopale Italiana, le
Olgettine che battono cassa, tutto è contro di lui. Pure il Milan e, persino,
Saturno.
Eppure ritorna per costruire un'Italia migliore.
Nonostante tutto, a dispetto del declino ormai irreversibile.
Era il 26 gennaio del 1994 quando Silvio annunciò la
discesa in campo. A distanza di vent'anni ne stiamo ancora scontando gli
effetti. Che Dio abbia pietà di noi.
Emilio Fede sulle "cene
eleganti" e sulle "Olgettine" : "Leggo che hanno trovato
un aiuto economico. C'è chi ha aperto un ristorante in Messico, io invece
niente, nemmeno gli ultimi stipendi".
Francesca Pascale, dopo l'assoluzione di
Berlusconi: "Sono sempre più onorata e orgogliosa di stargli
accanto".
Michaela Biancofiore: "Ricorderemo a
tutti chi è Berlusconi e cosa ha fatto per il suo Paese, ricaricheremo e ci
ricaricheremo di energie per fare tornare Forza Italia ad essere la nazionale
politica italiana".
Gennaro Gattuso: "Berlusconi ha un
carisma incredibile, dà una grande carica. Ricordo un colloquio con lui prima
della finale di Champions del 2003. Fu come un Viagra".
Silvio Berlusconi, rivolgendosi ai giovani
di Forza Italia dopo l'assoluzione: "Vorrei imbucarvi al bunga bunga,
ma vi deluderebbe molto. E' solo una normalissima cena".
Cleopatra, lunedì 16/03/2015
1 commento:
Berlusconi è un relitto, si è tirato la faccia che ormai sembra un cinese e quando parla biascica.
Non se lo fila di pezza più nessuno.
Non è mica di lui che dobbiamo preoccuparci, è di quell'altro che guida adesso...
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