Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
"Che origini hanno i piloti dell'autobus
caduto???" (tweet di Daniela Santanchè , dopo la sciagura aerea
sulle Alpi francesi).
"Schettinen" (titolo della prima
pagina del quotidiano "Il Giornale", all'indomani della tragedia) .
"Un uomo solo al comando...Renzie sta
schiantando l'Italia" (post di Beppe Grillo, riferendosi
all'analogia tra Renzi e Andreas Lubitz, il co- pilota tedesco).
"Secondo voi quanta gente hanno ucciso i
cattivi governi? Quanti il governo Renzi? Per me più di 150..." (tweet
di Laura Castelli, Movimento 5 Stelle).
Potrei andare avanti ma direi che è sufficiente così.
Quanto basta per provare tristezza, imbarazzo, disagio e perfino disgusto.
Sulla Santanchè c'è ben poco da dire se non che la
sciagura sia quella di vederla imperversare sui social o in qualche programma
spazzatura berciando su immigrazione e razzismo. Autobus anzichè airbus, Danielona
è stata fuorviata dal correttore automatico, ma questo sarebbe il meno. La
twittatrice compulsiva, prima ancora di conoscere i possibili retroscena sulla
vicenda, sembrava avere la soluzione a portata di mano.
Peccato che, stavolta, l'uomo nero fosse un tedesco di
Germania e non il solito islamico. E le 149 vittime? Un dettaglio, per
l'onorevole forzista. L'importante è dare subito addosso allo straniero. Una
quisquilia anche per l'illustre compagno di vita, nonchè direttore de "Il
Giornale". Il titolo a caratteri cubitali sulla prima pagina,
"Schettinen", ha un sapore sinistro. Un messaggio (ammesso che ci
sia) che sembra evocare uno scontro fra ultrà di diverse tifoserie, Schettinen
vs Lubitz. Ad maiora, Sallusti.
Nemmeno Beppe Grillo e accoliti ne escono bene.
Paragonare Renzi al pilota dell'airbus è decisamente inopportuno.
Il ricorso alla provocazione usando il paravento della
libertà di espressione mi pare assai logoro. "La provocazione è l'unico
modo perchè tante persone non si rendono conto che le scelte politiche
uccidono...Ecco questo è un paese un po' perbenista. La provocazione è il modo
per fare aprire gli occhi alle persone", rintuzza Alessandro Di
Battista in difesa del Grillo parlante.
C'era davvero bisogno di strumentalizzare una tragedia
per indurre gli italiani a una riflessione? Perchè la comunicazione del
Movimento 5 Stelle si schianta, spesso, sul cattivo gusto? Ricordiamo bene
quando Grillo disse che la mafia aveva una sua morale e che andrebbe quotata in
Borsa.
Anche l'Italia ha fatto i conti con le proprie
tragedie. L'incidente della Costa Concordia è ancora davanti ai nostri occhi.
Allora, la stampa internazionale ci cannibalizzò. I
riferimenti a Schettino si sprecarono per denigrare l'Italia o un avversario
politico. Perfino il mite Pierluigi Bersani fece ricorso allo sciagurato
capitano per descrivere l'ex Cavaliere.
Purtroppo, sempre più spesso si tende a vampireggiare
sulle disgrazie. Il senso del pudore pare essersi dissolto.
Pochi, ormai, sono in grado di esprimere il proprio
pensiero entro il perimetro del rispetto. Se non si comincia dalla comprensione
per il dolore altrui avremo poche speranze di "restare umani".
Cleopatra, lunedì 30/03/2015
1 commento:
davvero profonda tristezza... questi cercano visibilità scherzano sulla morte delle persone
non ho parole
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